26/09/21
|HARRY'S POV|
Erano le sei di mattina, gli ultimi sprazzi dell'alba scorgevano dalla finestra, i primi raggi mattutini si posarono sul mio corpo, quando ancora dormivo.
Ero nel mio stato di sonno profondo quando il suono cigolante della porta si infiltrò nelle mie orecchie, insieme ad un percepibile odore di caffè.
Louis cominciò a posare le sue labbra sulle mie, per poi lasciare il segno dietro il mio orecchio destro, successivamente, con baci sconnessi, si spostò sulla mia guancia.
Mi svegliai stropicciandomi gli occhi, probabilmente fu uno dei migliori risvegli.
"Buongiorno piccolo" mi disse lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra, facendomi inclinare le labbra in un sorriso smagliante.
Ci misimo sul letto a fare colazione, lo guardavo con occhi che brillavano, lui era davvero tutto per me, sarebbe rimasto nel mio cuore, per sempre.
Quando salimmo in macchina continuammo a ridere senza un preciso motivo, eravamo solo felici di essere insieme.
"Harry, sai, non credo dovrei dirtelo, ma oggi c'è test a sorpresa di francese" mi disse non distogliendo lo sguardo dalla strada.
"No, Lou, non ho aperto libro, ti prego" dissi cercando di fargli cambiare idea in qualsiasi modo.
"Harry, tranquillo, cercherò di aiutarti il più possibile" affermò facendo districare una mano tra i miei ricci definiti.
Una volta arrivati davanti alla nostra aula entrai per primo e lui aspettò qualche minuto per imitarmi: non volevamo dare troppo nell'occhio.
"Buongiorno ragazzi, oggi verifica a sorpresa di francese" disse tirando fuori gli unici due libri, che ogni, mattina si portava appresso.
La classe, da prima rumorosa, calò in un silenzio, alquanto inquietante.
Louis, prima di cominciare a distribuire i vari fogli, appuntò su due di essi, in matita, delle scritte.
Solo quando il protocollo mi fu consegnato, sia io che Zayn, capimmo cosa avesse appuntato in matita.
Infatti sia sul mio test, sia in quello di Zayn, in alto a destra, c'erano scritte le risposte corrette del test: la sua scrittura la avrei riconosciuta in mezzo ad altre mille, era sottile e leggermente inclinata sul lato destro.
"Mano a mano che finite potete cominciare ad andare nelle vostre rispettive stanze" disse il prof quando mancavano solo dieci minuti alla fine delle ultime ore.
Io e il mio migliore amico, avevamo già finito da molto tempo, ma decisimo di tenerci il nostro test per non destare sospetti.
Così uno dopo l'altro, io e Zayn, consegnammo il test, il quale, ci fu facilitato notevolmente.
Dirigendoci verso le nostre stanze, la scena che vedemmo, ci procurò alquanto fastidio: un ragazzo alto, palestrato, dagli occhi color cioccolata, stava picchiando, un ragazzo, bassino, dai capelli color biondo tinto.
Andammo verso di loro, mentre Zayn si occupava del moro, io mi accertai delle condizioni fisiche del biondo.
Il mio migliore amico ci mise relativamente pochissimo tempo a far scappare a gambe levate, quello, che pareva si chiamasse Liam.
Il ragazzino più piccolo, non riusciva a calmarsi, era un disastro di singhiozzi e lacrime versate.
"Zayn, portiamolo in camera, poi chiamo Louis" gli dissi cercando una possibile soluzione utile.
Una volta entrati nella stanza cominciai immediatamente a digitare il suo numero di telefono.
"Ehi, amore, possiamo sentirci dopo? Sto correggendo i test" mi disse rispondendo in qualche secondo.
"No, Lou. Vieni qua nella camera mia e di Zayn il prima possibile, per favore" gli dissi cercando di fargli capire quanto fosse urgente la questione.
"Harry, state bene?" Mi chiese avvisandoci del fatto che stesse arrivando.
"Io e Zayn si" gli dissi chiudendo la chiamata sentendo i suoi passi sempre più vicini alla porta.
Appena entrò, rimase con il fiato sospeso, non si aspettava di certo quello che gli si presentava davanti.
"Fatelo un attimo respirare" ci suggerì allontanando me e Zayn dalla figura del ragazzino biondo, ancora in lacrime, che di tanto in tanto, rilasciava qualche singhiozzo.
Dopo che Louis riuscì una volta per tutte a farlo respirare regolarmente, cominciò a fargli domande per conoscerlo.
"Come ti chiami?" Gli disse cercando di metterlo a suo agio, passandogli una mano sulla guancia arrossata.
Quest'ultimo gesto mi fece provare una sensazione simile all'invidia, probabilmente più collegabile alla gelosia: quella mano doveva passare solo sulla mia guancia.
"Niall, Niall Horan" disse balbettando sulle prime sillabe.
Louis, dopo poco tempo, lo accompagnò dal preside, in modo che Niall raccontasse tutta la verità, alla figura più importante dell'istituto.
Quando Lou ritornò, Zayn si era già avviato verso le macchinette per prendere qualcosa da bere.
"Zayn se ne è andato?" Mi chiese il mio prof di francese
"A quanto pare" dissi, cercando di fargli capire la mia gelosia.
"Piccolo, è tutto ok?" Mi chiese sedendosi di fianco a me, passandomi una mano sulla guancia.
"Hai fatto lo stesso gesto con quel ragazzo" gli dissi con acidità, successivamente, gli spostai la mano, girando il volto nell'altra direzione.
"Harry" mi disse, realizzando, la mia gelosia al momento.
Osservando che non gli avrei concesso il contatto visivo, ne tanto meno mi sarei girato, mi sollevò per le cosce dal letto, prendendomi tra le sue braccia.
"Piccolo, quello è stato casuale, con te nulla è casuale. Ricordatelo, amo solo te" mi disse trascinanadomi in un bacio pieno dell'amore che nutrivamo entrambi per l'altro.
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I'm complicated
FanfictionLouis Tomlinson, professore di lingua francese, verrà assunto nello stesso liceo linguistico dove, due anni prima, si è iscritto Harry Styles. Harry Styles, si trova al secondo anno di liceo linguistico, ragazzo molto sicuro di sè, che però fa fatic...