Parte 1 : gelatine gusto tiramisù

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"Odio quando hai quello sguardo" disse rabbrividendo Blaise, Draco si voltò lentamente verso di lui facendogli deglutire in fretta il succo di zucca

"questo è impossibile" ribatté "come lo aveva definito quella corvonero? Un cielo in tempesta?"

"si qualcosa del genere.." confermò Blaise "quello che intendevo è che non mi piace quando hai quell'espressione da folle controllato, specialmente quando quell' espressione è rivolta a Potter"

"sto solo riflettendo Blaise, immagino che per te sia difficile da comprendere, ma è una cosa che la maggioranza delle persone fa. Certo, io, riesco a farlo meglio degli altri..." Zabini manifestò il miglior sbuffo da ― per quale motivo sono ancora amico di questo qua ― e tornò a bere il suo succo

"ma non avevi dato fondo a tutti i tuoi piani per conquistarlo? Pensavo avessi rinunciato ormai"

"Blaise, Blaise,Blaise" cantilenò, Blaise detestava quando iniziava le frasi in quel modo, anche perchè spesso susseguiva un soliloquio dove Draco tendeva a parlare di sé in terza persona, cosa alquanto fastidiosa "la mente di Draco Lucius Malfoy è come un pacchetto di gelatine tuttigusti"

"ovvero?"domandò Zabini scacciando una vocetta nella sua testa che canticchiava uno strano motivetto circa l'aver ragione sul soliloquio di Draco

"ha sempre un più uno".

I piani di conquista di Draco erano incominciati quando Harry alla fine della battaglia gli aveva ridato la bacchetta. In quel momento era stato colto da una disarmante verità, lui era innamorato di Harry James Potter. Sì, era sconcertante.

In verità non poi così tanto date le reazioni dei suoi amici quando lo aveva confessato.

Ricordava ancora la discussione perfettamente.

"a me piace Potter" aveva esordito dopo che Blaise e Pansy erano stati trascinati in malo modo nella sua stanza della casa in campagna dove si erano stabiliti lui e sua madre dopo la guerra. Pansy si era scrollata della cenere di dosso a causa del viaggio in metropolvere, poi aveva alzato lo sguardo su di lui e aveva detto semplicemente

"quindi?" QUINDI, lei aveva detto quindi. Draco era cosciente della sua superiorità intellettuale rispetto la media ma mai fino a quel momento aveva preso atto del baratro presente fra lui e il resto dell'umanità

"come quindi?" si era aspettato espressioni sconvolte, magari anche qualche lacrima, non uno stupido; Quindi

"beh si, dove sta il punto?" aveva domandato Blaise incrociando le braccia "ah, chiaro! Vuoi fartelo di nuovo ma da dopo la guerra non sai più dove si trova.." Pansy schioccò la lingua al palato come se anche lei avesse finalmente capito il nocciolo della questione

"di nuovo?" aveva balbettato il biondo "pensate che io mi sia già fatto Potter?"

"non è così?" aveva chiesto con un' espressione stranamente ingenua Pansy

"no!" aveva esclamato indignato

"oh, io pensavo che quel giochetto di Potter che ti pedinava e tu che facevi finta di non accorgertene fosse piuttosto eccitante..."

"ero in missione per il sss" la esse gli si era smorzata in gola. Non gli piaceva parlare del sesto anno,in un gesto inconscio aveva tirato il polsino della camicia, allungando la manica come se potesse coprire maggiormente il marchio che si trovava sotto, sulla sua pelle

"ma sì, dai Draco arriva il punto, vuoi un'altra idea? Il nascondino non è bastato a Potter?" non avevano giocato a nascondino, certo aveva fatto finta di non accorgersi della sua presenza e doveva ammetterlo in alcuni momenti mentre sapeva di essere seguito aveva provato un brivido di piacere al pensiero che lo stesse guardando. Okay, questa era stata una novità anche per lui. Realizzare che una parte di lui già allora si eccitava all'idea di Potter che lo guardava. Pensare che sul momento non se ne era accorto, ma a mente lucida, parlandone con i due mentecatti del Quindi, realizzava che in quel periodo si era preoccupato di essersi slogato un polso a forza di, di tenere in mano la sua bacchetta

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