𝟏𝟔.

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———————4 SETTEMBRE










real life

l'aereo sacramento- san paul dura circa cinque ore.
l'accompagnatrice, come già detto è la mia carissima madre. non so se sia felice o no di essere con lei.

non vado d'accordo con nessuno dei miei due genitori. spero che le pratiche del divorzio tirino a lungo fino ai miei diciotto anni, così da andare al college, senza poter fare questa scelta difficile, scegliere tra i due.

dopo il gate, arriviamo in anticipo di circa un quarto d'ora. mando un messaggio a vinnie prima di sedermi al mio posto sull'aereo.

ci sentiamo tra cinque ore, minneapolis i'm coming 😭 scrivo, utilizzando una faccina per essere più ironica possibile. avremo come differenza d'orario solo due ore, per me, in avanti.

non sarà tanto difficile sentirci. prendo posto, accanto al finestrino.
una delle mie passioni è quella di viaggiare, ma purtroppo non ho mai potuto farlo come volessi.

per carità, ho visitato alcuni posti molto belli negli usa, ma nulla al di fuori di quelli. vorrei andare il europa, asia, qualunque continente che non sia l'america.

"quel ragazzo, vinnie, è importante per te?" mi domanda all'unisono mia madre, senza un briciolo di compassione. "si, ma sai com'è, qua la gente pensa solo ai cavoli propri" alludo al fatto che mia madre mi abbia messo seriamente in difficoltà con questa scelta di trasferirci lontano dalla california.

andiamo in minnesota solo perché ha una casa, comprata prima che ian nascesse, per gli studi di mia madre all'università del posto.

"non pensare che io faccia tutto pur di farti stare male, vedrai che la vita li sarà meravigliosa" da quando tutta questa compassione, da quando tutto questo amore nei miei confronti.

"non provare a creare un quadretto perfetto, perche questa situazione è fuorché che perfetta" sbotto.
"non avevi detto che saresti stata felice se noi ci fossimo separati? ora cambi idea?" dice la donna dai capelli biondi, come i miei.

"semplicemente non volevo muovermi dalla california. ti giuro che avrei festeggiato tutta la notte col prosecco se vi foste separati e io fossi rimasta sempre a los angeles" incrocio le braccia, assottigliando gli occhi.

"oramai è passato, continua a pensare a quelle stupidaggini, quadri, disegni, quelle robe lì. vivi la vita che c'è fuori" sospira.
"stavo iniziando a farlo con vinnie, ma guarda un po', sono su un cazzo di volo per il minnesota" mi guarda male non appena sente quella parolaccia.

mi fa ridere, ho sentito che tra mio padre e lei se ne dicono di ogni, ora il problema qual è?" 'cazzo'?

"io ho delle mail da controllare, tu fa come ti pare" esclama, tirando fuori il laptop, e poggiandolo sulla piccola superficie assegnata ad ogni posto.

decido di iniziare un film, che mi offre l'aereo, per passare un po' di tempo insomma.







la villetta nella periferia di Minneapolis non è per niente male. lo stile è abbastanza retro, ma con qualche quadro dei miei posso sistemare tutto.

di fianco c'è ne un'altra, sempre della stessa tipologia. da quel che ho capito, ci vive la migliore amica di mia madre dell'università.
col tempo hanno perso i rapporti, ma credo che mia madre l'abbia informata del nostro arrivo.

ρᥙᥒto ᥴᥲrdιᥒᥱ // vinnie hackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora