mi piaci

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Arriviamo in ospedale.. e a dire la verità mi aspettavo venisse anche suo padre, ma di lui nessuna traccia.
Passarono solo 15 minuti ma per me era un eternitá, fin quando non vedo arrivare un medico.
M:allora? come sta?
<sta bene signorina, il suo ragazzo si è ripreso.. ha solo avuto un mancamento>
M:oh grazie al ciel- ma non è il mio ragazzo
<ah no? pensavo di sì dato che appena si è svegliato ha chiesto di lei, comunque se vuole può andare a trovarlo>

Che cosa? ha chiesto di me?

M:va bene, grazie..
Cerco di non pensare alle parole del medico e entro nella stanza 256
A:ma heyy! dice con voce debole
M:oh mio dio adrien!!! corro da lui e lo abbraccio. Mi hai fatto spaventare!
A:ah si? mi dice alzando un sopracciglio
M:si idiota.. come ti senti? chiedo preoccupata
A:ah.. un po' meglio
Gli tengo la mano e gli sorrido quando veniamo interrotti da un infermiera
<salve ragazzi, allora adrien tu domani tornerai a casa..  chiedo a lei che è la sua ragazza di stargli molto vicino>
M:ancora? non sono la sua raga-
L'infermiera chiude la porta e io rimango pietrificata in piedi, poi mi giro verso adrien che rideva.
M: perché quale cazzo di motivo stai ridendo
A:ti da così fastidio?
M: che cosa?
A:il fatto che ti scambino per la mia ragazza
M:no! nel senso.. magari da fastidio a te
A:nah, a me non cambia.
Cosa voleva dire non cambia? cioè quindi se sono la tua ragazza o non lo sono non ti cambia niente ? vabbè, a me non importava.
A:ahh che palle  sta sera dormiró qui tuuutto solo. Dice con la voce da bambino
M:devi adrien
A:ahhh se solo qualcuno potesse rimanere qui con me !
M:se vuoi posso rimanere io
A:ehm, e secondo te io chi intendevo?
M:ah hahaha.. ehm adrien..
A:si?
M:perché hai chiesto di me appena ti sei svegliato?
A:ero preoccupato per te. mi dice con voce ovvia
M:preoccupato? ma se sei tu quello che sta male
A:cosa c'entra, pensavo fossi rimasta a casa da sola e quindi mi sono preoccupato

Lui era davvero preoccupato per me? e non si faceva problemi a dirlo....

M:mh, okay
Arriva la notte e io mi metto con una sedia accanto a lui, e poggio la testa sulla sua pancia, lui intanto mi accarezza i capelli.
A dire il vero quella posizione era davvero scomoda, ma non avevo nessuna intenzione di spostarmi, nessuna al mondo.
Continua a toccarmi i capelli, poi passa a pizzicarmi delicatamente l'orecchio e poi nuovamente ai capelli.
A:dormi? chiede sussurrando
M:no. rispondo
A:stai scomoda così, vieni vicino a me
M:ma sei matto, non possiamo!
A: dai
M:mm e vabene
Mi metto accanto a lui, lasciandogli però maggiore spazio.
Mi metto di fianco con lo sguardo rivolto verso il suo, e lui continua ad accarezzarmi i capelli, e mettere qualche ciocca dietro le orecchie.
Poi carezza con le sue dita la mia guancia, cosa che mi fa arrossire.. e finisce con il guardarmi negli occhi.

Resto 10 minuti buoni a fissarla, finché lei non chiude gli occhi.
Era bellissima, marinette mi piaceva, mi piaceva la sua pelle, il suo volto, i suoi capelli, la sua voce,il suo profumo.. e soprattutto il suo modo di essere.
Ora come ora non posso considerarla solo un'amica.. ma per il momento io per lei sono questo.. non intendo rovinare tutto, intendo farglielo capire.
Si gira all'altro lato e io metto il braccio su di lei, portandola a me.
il mattino seguente
Mi sveglio e marinette non era più accanto a me, in realtà non era nemmeno in camera.
Dopo qualche secondo la vedo arrivare con la colazione
M:buongiorno, dormito bene?
A:magnificamente
Poggia la colazione sul letto
A:woow, la colazione dell'ospedale sembra buona
M:hahahha si dai
Iniziammo a mangiare tutto, era delizioso.
A:ahh voglio tornare a casa ora!
M:tra un po' andiamo
L'infermiera entra in camera
<adrien, puoi andare a casa>
A:grazie a dio!

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