Capitolo 45

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Stranamente mi fecero parlare con Maria.
Ero un misto di rabbia e pianto quella mattina.
"Ginevra dammi del tu, cosa succede? Perché stai così?"
"La situazione è un po' complicata Maria, un po' tanto.. ho bisogno di vedere Luca il prima possibile."
"Allora facciamo così; oggi è domenica, riesci a prendere un treno e venire qui per il pomeriggio?"
"Certo."
"Perfetto, verrai qui, io ti aspetterò agli studi mediaset e ci faremo una bella chiacchierata così puoi dirmi tutto quello che ti tormenta. Quando ti sarai calmata ti farò parlare con Luca. Hai scelto il giorno giusto, i ragazzi sono in hotel oggi non hanno lezione."
"Perfetto Maria.."
"Ora ti faccio avere il numero del mio assistente, così puoi chiamarmi appena sei qui a Roma"
"Grazie grazie davvero"
Preparai uno zaino per partire il prima possibile, la mamma di Luca mi chiese se volessi un accompagnamento ma le dissi che dovevo farlo da sola. Presi un aereo e arrivai a Roma in poco tempo.

"Pronto? Sono Ginevra, la signora De Filippi mi ha chiesto di chiamarla appena arrivata a roma"
"Si, gliela passo subito..."
"Ginevra sei già qui?"
"Si Maria.. è un problema?"
"No non preoccuparti, sto arrivando davanti agli studi Mediaset aspettami."
"Certo"

Arrivó un van nero, Maria abbassó il finestrino e mi chiese di salire, che emozione essere lì con lei, la stimavo come donna nonostante non mi piacessero i programmi spazzatura che conduceva.
"Ti va di andare a mangiare qualcosa?"
"Sì certo."
"Allora verrai a casa mia, maurizio non c'è e so fare un'ottima pasta al sugo."

Non ci potevo credere, ero a casa di Maria De Filippi...
dopo qualche chiacchiera le chiesi come mai mi aveva preso così a cuore.
"Io.. sono molto empatica cara Ginevra, i problemi dei miei ragazzi di amici, sono i miei problemi, siamo una famiglia e credimi ho aiutato molti ragazzi e ragazze in situazioni davvero disperate...ma cosa ti porta qui? Sentiti libera di dirmi quello che vuoi."
Le spiegai di me e Luca..della nostra sorta di relazione del fatto che siamo mezzi fratelli, di quello che successe prima che partisse, della lettera e di martina.
"Quindi la figura di martina ti preoccupa?"
La sua domanda mi fece rimanere scioccata.
Non aveva dato minimamente peso al fatto che fossimo fratellastri e che ero innamorata di lui ma a martina. Beh aveva centrato il punto della situazione.
"Si, Maria.. io devo dirti un ultima cosa.."
"Aspetti un bambino da Luca immagino."
"Come fai a saperlo??!"
"Lo percepisco.. ti tocchi spesso la pancia quasi a voler sapere che il bambino stia bene e... beh hai mangiato abbastanza per essere una sola"
"Ahahahahahah"
"Beh capisco la tua preoccupazione Ginevra, tu però questo non lo hai ancora detto a luca, vero?"
"Già.."
"Cosa credi che ti dirà lui?"
"Non ne ho idea, voglio solo delle spiegazioni e per quanto riguarda il bambino... non mi importa. È mio figlio e me lo tengo ma questo discorso lo affronterò con lui fuori."
"Beh sei molto determinata come ragazza Ginevra. Adesso facciamo così.. io lavo i piatti, tu vai a sistemarti e ti do un passaggio all'hotel dei ragazzi okay?"
"Grazie davvero Maria."
"Figurati"

Ero l'ansia fatta a persona, non potevo credere al fatto che dopo 2 mesi avrei visto Luca.

Arrivai all'hotel dei ragazzi, Maria prima di lasciarmi mi diede un enorme in bocca al lupo e mi disse che se avessi avuto bisogno di qualcosa non avrei dovuto esitare a contattarla.
Mi avviai verso l'hotel, ero vestita streeatwear e poco mi importava.
Dissi che mi aveva mandato Maria, feci degli accertamenti e mi fecero andare nella camera di Luca.
Bussai. Sentii casino. Bussai dinuovo.
"Ginevra...?? Che ci fai qui?"
Luca era a torso nudo e in camera c'era un casino.
"Wow.. pensavo fossi più felice di vedermi."
"Si si sono felice ovvio ma... non ti aspettavo cioè..,"
"Posso entrare o no?"
"Sisi... se sei venuta qui è per qualcosa di serio..?!"
"Abbastanza."
I ragazzi mi salutarono e uscirono.

"Vieni qui piccola..."
il ragazzo allargó le braccia, avrei voluto che quell'attimo durasse per sempre..
"Allora? Che succede?"
"Voglio sapere una cosa..anzi forse più di una..."
"Dimmi.."
"In questi mesi in cui sei stato con martina.. c'è stata una frequentazione?! C'è stato qualcosa di fisico?"
"Non ci posso credere..."
"Cosa??"
"Tu sei malata. Sei venuta qui apposta per chiedermi una roba del genere?"
"Non sono malata, voglio solo delle spiegazioni."
"Io non ti devo nessuna spiegazione. Non sei la mia ragazza."
Ero delusa, arrabbiata, ferita, ma nascosi tutte queste emozioni dietro un'espressione seria.
"Va bene così.ho già capito tutto."
Dissi prendendo la mia borsa.
"Adesso fai anche l'offesa? Per queste cose che credi tu dovresti semplicemente aspettare; sto facendo un cazzo di percorso serio, e tu pensi alle stronzate Ginevra???"
"Non urlarmi addosso. Se davvero fosse stata una stronzata, non avresti perso tempo a dirmi come si sono svolte le cose. Quello che hai detto basta per farmi capire che qua gatta ci cova e cova anche da molto tempo."
"Tu sei pazza."
"Ti auguro una buona permanenza e un in bocca al lupo per tutto. Ciao"

Me ne andai cosi... affranta, delusa, sconvolta.
Volevo morire.
Andai in hotel, prenotai il volo per la mattina dopo..
Maria mi chiamó per sapere come fosse andata e le raccontai tutto.
Mi disse che presto sarebbe andata a fargli visita per farlo ragionare, purtroppo si ragazzi bisogna stargli dietro..
la ringraziai per tutto quello che aveva fatto per me.

Una volta a casa raccontai tutto alla madre di Luca che pur essendo sua madre le diede dello stronzo, era delusa dal suo comportamento e questa volta era dalla mia parte.
Per fortuna ero circondata da persone che mi volevano bene ma se non cera lui niente aveva senso...

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