...inziai a scordarmi di tutto, come mi succede sempre quando Niall è accanto a me. Eravamo distesi sulla sabbia fredda, ma i nostri corpi erano caldi dalla passione. Esistevamo solo io lui in quell'Universo immenso. Tutto il resto era niente quando c'era lui insieme a me. I nostri corpi si muovevano in sintonia, io sopra lui "gestivo" i movimenti. Ci eravamo lasciati andare, non pensavo potessero succedere con Niall questo genere di cose. E invece eccoci sulla sabbia fredda e dura a sussurrarci dei "ti amo", a scambiarci baci passionali e muovendoci sempre di più all'unisono, come se volessimo fonderci in una cosa sola. "Zayn...oddio...ti amo e ti...amerò per sempre...sappilo" disse ansimando.
L'eccitazione dentro di me stava crescendo sempre di più, il mio corpo aumentava sempre il ritmo con cui si muoveva ogni secondo, come per scandire il tempo.
"...Niall...ti amo anch'io..." furono le parole che riuscii ad emettere, perlopiù ansimando.
Stavo raggiungendo il limite massimo del piacere. Lui aveva tra le dita i miei capelli e tirava forte, cosa che mi procurava un piacere assurdo. A tratti toccava la mia schiena, con quelle mani morbide e vellutate, il suo tocco mi faceva rabbrividire, era così delicato.
Non avevo completamente idea del tempo che stava passando. Non ne avevo mai abbastanza di stare vicino a Niall, con lui non c'era un limite e il piacere non finiva mai.
"Piano Zayn..." mi diceva quando andavo un pó più forte, così io rallentavo.
Tutto quello che si poteva sentire erano i nostri gemiti che creavano una perfetta armonia. Una scena stupenda: sulla sabbia, sotto un cielo pieno di stelle.
Arrivammo entrambi al culmine del piacere e con un ultimo bacio, dove le nostre lingue si intrecciarono appassionatamente, ci staccammo e io mi misi al suo fianco con lo sguardo rivolto verso le miriadi di stelle sopra di noi.
Il petto mi si alzava e abbassava ancora.
"Ti amo" dissi guardando Niall.
Lui si girò, con quei suoi occhi mi guardò e mi disse "Ti amo".
Poche parole che lasciarono intendere un infinità di cose che solo noi conoscevamo, come se fossero segreti sussurrati dal cuore.
Saremmo potuti restare lì, in mezzo al nulla, fino alla fine di tutto, ma non potevamo. Iniziava a fare sempre più freddo e il mare stava iniziando a diventare sempre più forte, segno di un vicino temporale. Incitai Niall ad alzarsi e vestirsi e io feci lo stesso. Nel frattempo si stava alzando sempre di più la bufera. Anche la nebbia iniziò a scendere. Per miracolo riuscimmo a trovare la macchina, mi misi alla guida, accessi il motore e partimmo.
"Eii, stai tremando, provo ad accendere l'aria calda" e così provai, non ero sicuro che funzionasse. Provai e riprovai ma niente. Ed ecco che tutte le sventure ricominciavano a perseguitarmi.
"Tranquillo, continua a guidare, non ci vorrà molto. Posso resistere" la voce gli tremava per il troppo freddo, era sbiancato, non sapevo cosa fare e in più dovevo stare attento alla strada, a causa delle nebbia sembrava che stessi guidando nel vuoto. Ad un certo punto, quando riuscii a intravedere un parcheggio mi ci accostai e scesi.
"Mi sono ricordato che nel cofano tengo sempre delle coperte, non saranno il massimo ma potranno riscaltarti almeno un pó" e così aprii il grande sportello e presi le due coperte che erano ben piegate. Risalii in macchina e gliele diedi. Lui mi rispose con un debole "grazie" e proseguimmo.
Finalmente dopo più di due ore e mezza arrivammo in città. Non sapevo se portare Niall a casa sua o andare direttamente a casa mia. Scelsi la seconda opzione, in fin dei conti non sapevo dove abitasse quindi avrei perso solo tempo e lui non stava bene.
Mi accorsi solo nel momento in cui gli dissi che eravamo arrivati che si era addormentato. Allora scesi, aprii il suo sportello, lo presi in braccio e mi affrettai a raggiungere la porta. Aprii con un pó di difficoltà e lo appoggiai subito sul divano. Iniziò ad aprire leggermente gli occhi e guardò verso la mia direzione.
"Zayn..." gli uscii un sussurro leggero.
"Ti sto preparando del tè, è tutto quello che ho per farti stare meglio, vedrai, avrai preso solo un pó di vento. "Grazie per tutto quello che fai per me ogni giorno" disse, con la voce rauca e con un accenno di tosse. Accesi i riscaldamenti per creare un ambiente più caldo, sempre per farlo stare meglio. Quando il tè fu pronto lo misi in una tazza e glielo portai. Iniziò a bere e io mi sedetti accanto a lui, accarezzandogli la guancia, lui non se ne accorse nemmeno. Quando finì tutto gli chiesi se si sentiva un pó meglio ed annuì. Mentre lo accarezzavo e lo coccolavo si addormentò. Lo portai in camera da letto e mi stesi al suo fianco. Ero felice del fatto che si era addormentato, se lui stava bene, stavo bene anche io, eravamo legati da qualcosa di invisibile e impercettibile, ma allo stesso tempo era qualcosa di solido e fortissimo.
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You are my skin ||Ziall
Fanfiction'Tu sei il mio tutto, tutto quello che mi rende felice'