𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟞𝟠

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Ma invece mi sento così fragile

Per me sempre così facile

Perdere la testa

Ti dico di andar via ma vorrei dire resta

-Pensare male [The Kolors (feat Elodie)]

<<Jonie potresti ascoltarmi?>> chiese per l'ennesima volta Jin guardando il suo peggior nemico, che in quel momento aveva la testa tra le nuvole <<Jin? Dimmi tutto>> finalmente gli rivolse la parola e l'altro appoggiò la testa sulla sua spalla.
Si trovavano sul grande attico dell'ospedale dove lavoravano, Namjoon fumando una sigaretta mentre Jin stava mangiando la sua amata frutta.
<<Mi spieghi a cosa stavi pensando? Nelle ultime settimane sei così pensieroso>> mise il broncio il rosa aspettando che il brunetto potesse baciarlo, in fondo si trovavano solo loro, poteva farlo, gli era concesso.
<<Jin stavo pensando - si voltò verso il posacenere e spense con le dita la sigaretta - perché non vieni a vivere da me?>>

***

<<E questo era l'ultimo!>> disse il ragazzo del trasloco verso Yoongi e Taehyung che si inchinò ringraziando il maggiore, ovvero il più basso, quando quest'ultimo gli diede anche la mancia. <<Avevo dimenticato come si stava in un'appartamento, la villa era così grande che non riuscivi mai a capire dove potevi stare meglio, troppo grande per due persone, ma troppo piccola per una famiglia>> disse il più basso buttandosi sul divano che si trovava al centro della sala da pranzo <<Yoongi - lo chiamò il più alto accarezzando la sua piccola pancia e facendo dei piccoli cerchi con il pollice e l'indice - non credi che mi stia facendo un po' troppo grande? Insomma la mia pancia cresce a dismisura, per non parlare del seno e del sedere, perché per me è così difficile? Guarda Jimin! Lui è al quarto mese come me, è sempre lo stesso, non è cambiato di una virgola!>> disse disperato mentre il suo compagno sperava davvero che tutto quello che il più piccolo stesse dicendo fossero solo gli ormoni, che spesso e volentieri facevano brutti scherzi, e infatti così fu.
Tae si buttò a terra piangendo con le gambe portate vicino al suo petto e la testa buttata sulle sue ginocchia, vista da fuori la scena sembrava più che comica, come se un bimbo facesse i capricci perché la mamma non gli avesse comprato il suo gioco preferito, ma vista dal punto di vista del più alto, tutto questo era fottutamente straziante.
Non si sarebbe mai aspettato che la sua gravidanza potesse essere così distruttiva, sperava di viverla in modo diverso, senza mai essere stanco, sempre sorridente e con lo stesso fisico di sempre, invece sembrava un elefante con le caviglie gonfie e la pancia grande come se si fosse mangiato un sacchetto intero di arachidi.
Yoongi si avvicinò a Tae per poterlo abbracciare e gli diede un dolce bacio sulla fronte <<Tae, non so come fartelo capire - sospirò abbassando lo sguardo - sei così bello che nemmeno te ne accorgi.
Fare i paragoni con Jimin non ti aiuterà a niente, perché lui vive la sua gravidanza mentre tu, amore mio, ne vivi un'altra.
Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, e il fatto che tu mi faccia diventare padre è una gioia così immensa che stento ancora a crederci.
Sai come sono, il mio essere così poco emotivo forse ti porta a credere che io non ti ami più come prima, ma fidati, ti amo così tanto che anche la parola stessa per me vale più di qualsiasi cosa. Kim Taehyung, ti amo dal profondo del mio cuore, spero tu possa comprenderlo>> finito il discorso il più basso si alzò per poi dirigersi nella loro camera da letto, seguito a ruota da un tigrotto selvatico che gli teneva stretta la mano.
Ancora una volta, Yoongi era riuscito a zittire i pensieri di Taehyung, come nessun'altro al mondo sapeva fare.

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