𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟟𝟡

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Ma una porta non sa niente

Del suo incredibile destino

Che se fa entrare uno straniero

Poi lascia uscire chi è vicino

-Tutto si muove (Ermal Meta)

Quel giorno Taehyung era arrivato molto presto all'ospedale, infatti non ricevette risposta quando urlò un buongiorno, che caratterizzava ormai il ragazzo gioioso. Dopo aver timbrato il cartellino "delle assenze e presenze" si diresse nel suo studio, aprì la porta e ci trovò dentro un uomo di trent'anni con la sua bellissima, a detta di Tae, espressione annoiata e triste, ma sapeva che dietro quella faccia risedeva un uomo buono e sempre disponibile <<Buongiorno Yoongi>> canticchiò poco prima di venir spinto con la schiena contro il muro che si trovava dietro di loro <<Cosa ti ricordi di ieri>> affermò preso un po' dal panico mentre cercava di non farsi notare, e qui Taehyung non rispose.
La scorsa notte era stata un'emozione unica e rara, un susseguirsi di eventi che li avevano portati a fare tutto ciò che si erano ritrovati a fare, non aveva il coraggio di dire a Yoongi che si ricordava tutto, ma l'unica cosa che il suo corpo gli disse di fare, fu di avvicinarsi e di appoggiare le sue braccia e farle combaciare al suo collo, bianco come la porcellana, ma caldo come il sole che ti brucia sulla palle in estate, per poi baciarlo.
Quelle labbra sapevano di miele e la cosa che sorprese il più piccolo fu che il maggiore non lo allontanò <<Mi piaci>> aveva solo detto, facendo poi piangere il più piccolo sulla sua spalla.
Taehyung al ricordo di tutti i momenti passati con Yoongi si asciugò le lacrime
<<Amore tutto okay?>> domandò il grigio mentre stendeva la sua testa sulle gambe del più alto, ovviamente chiedendo il permesso all'altro, visto il pancione che stava crescendo <<Stavo pensando che ti amo tanto>> si abbassò e lo baciò, lo avrebbe amato per sempre.

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