2/10/21
|HARRY'S POV|
L'aereo era atterrato ormai da un paio di ore: l'atterraggio non aveva causato problemi, era andato tutto come previsto, con velocità aveva adagiato le ruote sul ruvido cemento, dopodichè, uno per uno riprendemmo le valigie a noi appartenenti.
Circa dopo centoventi minuti arrivammo nell'albergo in cui avremmo alloggiato per i dieci giorni successivi, il luogo distava centodieci kilometri dall'aeroporto, i quali, noi percorremmo in autobus.
Una volta arrivati nella hall eravamo tutti alquanto stanchi pur essendo ancora pieno pomeriggio, il viaggio particolarmente durativo ci aveva scossi dal punto di vista fisico.
Louis fece solo un breve discorso, raccomandandoci di riposare e che lo svago serale sarebbe stato a nostra scelta, dopodichè, ci avvisò del fatto che il giorno seguente ci sarebbe stata la prima visita guidata.
Ci avviamo nelle nostre stanze, io insistetti con Zayn per sistemarci nella stanza accanto a quella di Louis, inizialmente era piuttosto titubante, ma dopo riuscii a convincerlo.
Una volta entrati nella camera 81 cominciammo a guardarci intorno, in modo da capire l'ordine, nel quale, erano disposte le diverse stanze.
Appena si entrava si poteva notare il grande letto matrimoniale, rivestito da lenzuola verdi, le quali ondeggiavano a causa della leggera brezza proveniente dalla grande finestra, dalla quale, si potevano scorciare le persone camminare nelle strade.
Il bagno era piuttosto grande, c'erano le cose essenziali, ed era presente uno specchio luccicante circolare: ad occhio il suo diametro si poteva misurare in quindici centimetri.
Sentivo gli occhi pesanti, le palpebre erano solite chiudersi lentamente per poi riaprirsi di scatto, così decidemmo di appisolarci solo per qualche mimuto: minuti che diventarono ore.
Ci svegliammo alle otto di sera passate, scendemmo velocemente per la cena, dopodichè, cominciammo a prepararci.
L'attività serale a nostra scelta si era convertita in una notte in discoteca, sapevo già perfettamente quello che avrei indossato.
Mi guardai allo specchio: la camicia aperta fino al petto lasciava trapelare alla libera vista qualche mio tatuaggio, nella parte inferiore, gli skinny jeans fasciavano le mie gambe per poi essere accompagnati dal liscio tessuto dei Chelsea boots.
In quella discoteca sarebbero state presenti diverse classi, ognuna proveniente da una differente parte del mondo, caduna aveva un professore con sè.
Si stava trasformando in una gara al professore più fico, proprio per quello, obliggammo, non ascoltando le sue proteste, il nostro professore di francese a venire con noi.
Ci trovammo tutti quanti nella hall dell'hotel, la quale, era rivestita da un tappeto rosso di pelliccia che si estendeva per tutta l'area della stanza.
Arrivammo nel locale dopo una classe brasiliana, ci fecero entrare, eravamo gli ultimi arrivati e probabilmente gli ultimi che sarebbero arrivati quella notte.
La discoteca aveva una capienza di circa 8.000 persone, all'interno di essa si potevano scrutare culture e usanze differenti: classi tedesche, italiane, inglesi, spagnole, francesi, russe, svedesi, svizzere e olandesi.
Tutte all'interno di un singolo edificio, prendemmo posto al tavolo, al centro della quale, era stampata la bandiera inglese.
Gli sguardi di noi studenti si perdevano in quella stanza, avevamo davanti un pezzo di mappamondo.
Notai all'istante lo sguardo di una ragazza olandese: capelli estremamente lisci e rossi, inoltre, sul viso, principalmente nella zona del naso, presentava delle lentiggini; il suo sguardo bruciava su di me da quando ero entrato.
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I'm complicated
FanfictionLouis Tomlinson, professore di lingua francese, verrà assunto nello stesso liceo linguistico dove, due anni prima, si è iscritto Harry Styles. Harry Styles, si trova al secondo anno di liceo linguistico, ragazzo molto sicuro di sè, che però fa fatic...