Uno, due, tre, quattro...
Ma la pioggia deve fare così tanto rumore?
La odio!
Odio tutto.
Odio questa maledetta pioggia che mi sta trapanando i timpani continuando a sbattere su quel vetro appannato e lurido che non mi sforzo nemmeno di pulire perché rispecchia il modo in cui mi sento e rispecchia ciò che provo.
Odio questo appartamento una volta pieno vita e allegria, lo contraddistinguevano, adesso è solo spoglio come un albero pronto a morire, così come me che sono qui ad aspettare solo l'abbraccio della signora oscura.
Odio i rumori di questa città così frenetica e piena di vita, piena di quella stessa vita che tenta disperatamente di abbandonare il mio corpo.
Odio le risate di quei quattro ragazzini che camminano per questa strada in questo quartiere deserto e malfamato da ore e sono così dannatamente vivaci e allegri, forse per quella solita sbronza del sabato sera o forse perché, semplicemente, avevano un motivo per cui vivere.Io ho perso il mio.
Odio chiunque sia felice, vorrei che il mondo si accorgesse del mio dolore e che si disperasse con me, mi sento egoista anche solo a pensare questo, ma è ciò che sento di dover pensare.
Odio l'orologio a pendolo appeso in cucina che puntualmente suona ogni quarto d'ora, ricordandomi tutto il tempo che sto perdendo a fare il vegetale accasciato mollemente su questo divano.
Odio Rachel Berry per essersene andata a Los Angeles per quello stupido provino di quella scadente serie televisiva, che probabilmente le porterà solo quelle che la gente definsce volgarmente rogne e probabilmente tanta cattiva pubblicità da distruggerle la carriera che non ha ancora preso del tutto il volo.E io?
E io cosa ne ho fatto del mio grande sogno di cantare e ballare a Broadway?
Niente.
Assolutamente niente, l'ho distrutto, certo vado ancora alla NYADA, ma ci vado solo perché ho pagato la retta per tutto l'anno. Sinceramente una volta usciti da lì non so cosa andrò a fare...Odio il mio cellulare che non dà sengni di vita da giorni, che non mi fa avere tue notizie da giorni.
Odio questa mia stupida vita senza fine e senza scopo, mi è solo di intralcio, mi separa dal mio sonno eterno che tanto desidero.Ma più di tutti odio quel dannatissimo letto.
È ancora impresso il tuo profumo così speciale di cannella e nocciola, di cui amavo inebriarmi quando ti baciavo e quando eravamo assieme, sempre.
Odio quel letto perché ci ha visti assieme per la prima volta, che ha vissuto quel momento magico assieme a noi, che ha vissuto fino a poco tempo fa.
Lui avrà il nostro ricordo impresso nelle molle per il resto dell'eternità, mentre io già comincio a dimenticarmi la tua voce, il colore dei tuoi occhi, che in realtà non ho mai capito quale fosse e, cosa ben più grave, ho cominciato a dimenticarmi delle sensazioni che mi facevi provare ogni volta che mi sfioravi, toccavi, amavi...Odio la mia natura di umano debole, schiavo di una vita che non ha il coraggio di togliersi. Eppure è così semplice perderla, potrei benissimo buttarmi giù da una finestra o correre in centro ad una strada. Il mio stupido buon senso mi frena.
Ecco, odio anche il mio buon senso, sì, poteri smettere di soffrire ma lui mi dice che c'è ancora qualcosa per cui vivere... scemenze.Vorrei solo riabbracciarti.
Mi ricordo quando mi svegliavo nel cuore della notte dopo aver avuto un incubo e ti guardavo dormire sul mio petto, con quell'espressione di beatitudine mista a tranquillità che mi rasserenava all'istante.
Ti prego, dimmi che ti ricordi quando mi consolavi ogni volta che ero così stressato da piangere come una fontana, io mi ricordo benissimo; mi abbracciavi e mi dicevi che sarebbe andato tutto bene.
Sei un bugiardo.Non è andata bene per niente!
Niente è andato come avrebbe dovuto, ovvero bene.
Lo sai che tra un mese ci saremmo dovuti sposare, ti ricordi vero?
Ma tu non ci hai pensato, vero?
Hai reagito di impulso quella notte.
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Senza te non vivo
RandomOne shot sui Klaine. È raccontata dal punto di vista di Kurt che è rimasto solo. Per non rimanere più solo deve fare una sola cosa...