13. Casa

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"T/N va meglio?"

Una voce dolce e pacata mi riporta alla realtà, in cuor mio penso e spero che sia Levi parlare; apro lentamente gli occhi ma davanti a me seduto sul pavimento in legno c'è Marco.

Facendo attenzione alla ferita che mi sono procurata mi siedo appoggiando la schiena al muro dietro di me tirando un sospiro per il movimento.
T/N: "Che ore sono?"
Marco: "Le sette di sera, è passato in fretta il tempo, vero?"
Il mio sguardo è pieno di stupore, non credevo fosse passato così tanto tempo.
T/N: "infatti..."
Il mio amico si alza improvvisamente andando verso la cucina di questa casa, lo seguo con lo sguardo.
Marco: "perché non ci solleviamo il morale bevendo del buon the?"
Dice mostrando un bellissimo sorriso offrendomi una tazza chinandosi verso di me.
T/N: "quello che ci voleva! Grazie mille"

Ricambio uno dei miei migliori sorrisi mentre il ragazzo mi si siede accanto. Sposto la mia attenzione sulla bianca tazza di ceramica che ho tra le mani; il mio sguardo si fa scuro al pensiero di quando l'unica persona che mi preparava del te era Levi...
Il mio levi...
Una lacrima riga la mia guancia ed attraversa il viso fino a raggiungere il the stesso; copro il mio volto con i capelli in modo tale che Marco non mi veda così.

"Levi..."

È l'unica cosa a cui riesco a pensare; Marco prende la mia mano.
Marco: "non preoccuparti, domani torneremo dagli altri, troverò un modo."

LEVI POV'S
Sono passate due...
Tre...
...
....
...
Sei...
Sette ore ormai dall'ultima volta che ho potuto guardare i suoi occhi e al solo pensiero che non l'ho seguita questa mattina invece che continuare la spedizione mi viene da tirarmi un pugno in faccia finché non sarà totalmente sfigurata...

Mi sono dato l'ennesima dimostrazione che niente dura e che a qualsiasi cosa io mi affezioni per mano mia muore; come un fiore che appassisce se non lo si annaffia, potrà essere anche il più bello della prateria ma la vita non risparmia e non fa sconti a nessuno.

Sono nella mia angusta camera seduto sulla sedia portando lo sguardo oltre la finestra, verso le stelle che illuminano questa notte piena di rimpianti. D'un tratto mi scende una lacrima dalla guancia sinistra, l'asciugo con il dorso della mano; ma questa volta non voglio sembrare un duro, non posso mentire anche a me stesso mi sento così vulnerabile in questo momento...
Voglio piangere...
Più e più lacrime bagnano il mio viso; incredibile come questa ragazza riesca a farmi scoprire il vero me, vorrei ringraziarla per avermi fatto aprire gli occhi, per avermi fatto capire che non sono solo "una macchina da guerra", Per avermi fatto ridere... Per avermi fatto capire cosa significhi amare una persona tanto da piangere per questa...

Infondo non sono il solo ad averla persa, altri hanno perso una preziosa amica: Eren, Mikasa, Armin, Sasha, Connie, Jean, Ymir, Historia, Reiner, Bertholdt e Annie.
Quante lacrime hanno versato alla notizia della sua morte, quanti occhi distrutti dal dolore e abbracci di conforto, per qualche strano motivo i ragazzi abbracciarono Jean come se avesse perso un membro importante della famiglia. Ricordo ancora quando uscì di corsa dalla mensa catturando l'attenzione di tutti i presenti dirigendosi sul campo di addestramento.

Poggio i gomiti sul davanzale in pietra della finestra mettendo la testa sui palmi delle mani chiudendo gli occhi consumati dalle lacrime.

T/N POV'S
Sento qualcuno scuotermi ripetutamente fino a farmi svegliare.
Marco: "Ritorniamo a casa! Ho trovato un cavallo!"

Sono un po' stordita da tutto ciò, infondo mi sono appena svegliata e non sono in ottima salute; ma una parola mi fa riaccendere la scintilla nei miei occhi: "casa"

Torniamo a casa...

Torno a casa...

Senza fare domande prendo la sua mano alzandomi in piedi con difficoltà a causa del dolore; con attenzione scavalchiamo le macerie uscendo dall'abitazione disastrata, di fronte a me c'è un cavallo con la criniera nera e folta.

T/N: "come hai-"
Guardo il ragazzo confusa.
Marco: "stava girando qui attorno e ho colto l'occasione"
Ci avviciniamo all'animale, per fortuna è tranquillo.
Marco: "metti il piede nella staffa e poi ti sollevo"
Faccio come dice, poggia le mani sui miei fianchi e mi solleva a pochi centimetri da terra
T/N: "AH!"
Mi posa affinché io metta i piedi nuovamente sul terreno, la mia maglia si colora di un rosso ancora più acceso.

Marco: "cazzo la ferita non si è chiusa nemmeno di un millimetro"
T/N: "non importa se perderò altro sangue, dobbiamo tornare"
Ci riproviamo anche se il risultato è lo stesso perlomeno adesso siamo entrambi in sella.

Marco: "tieniti stretta a me"
Con le mani stringo forte Marco; mi sento incredibilmente stanca come se avessi corso per un'ora intera, poggio la testa sulla sua schiena cominciando il nostro lungo "viaggio"

Guardo il paesaggio attorno a me ma spero di non incontrare alcun tipo di gigante o per entrambi sarebbe la fine, e questa volta sul serio.
Il tempo scorre, la mia ansia cresce sempre di più, che cos'hanno in testa Reiner, Bertholdt e Annie?

Perché sono nostri nemici?

Cosa vogliono?

Non so darmi una risposta a queste domande. Cerco di liberare la mente pensando a quando potrò riabbracciare i miei amici ed  in effetti pensando a queste cose mi hanno fatto perdere la cognizione del tempo. Con la coda dell'occhio vedo dei cancelli neri a me familiari.
Marco: "aprite i cancelli siamo soldati tornati da una spedizione"
?: "la spedizione si è conclusa ieri e poi senza due cavalli e dispositivo di manovra tridimensionale?"
Marco: "siamo stati attaccati dai giganti e se non aprite subito questa ragazza morirà per causa vostra!"

Sono stupita dalla determinazione e forza di Marco, sa essere dolce quanto duro.
I cadetti si stanno allenando, sento le varie voci che si sovrappongono.

Marco: "capitano Levi!"
Il mio cuore salta in gola, ma non posso muovermi, non devo rischiare di peggiorare le mie condizioni.
Levi: "Marco Bodt?"
Il cavallo si avvicina di più alla sua voce.
Levi: "non può essere... Io-"
Marco: "sono consapevole di ciò che le hanno detto ma non è importante, T/N ha bisogno di aiuto perde sangue da ormai un giorno ed è allo stremo delle forze"
Lo sento correre verso di noi, riapro gli occhi davanti a me c'è lui pallido in viso.

Levi: "T/N..."
T/N: "Levi!"

Allungo le braccia, lui mi afferra e mi stringe a sé.

Finalmente sono a casa.

【Anime di un tempo】|| Levi x Reader  (completo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora