Capitolo 11

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Rose's POV

Sono passate già due settimane dal nostro arrivo ad Hogwarts. Ho deciso di lasciare perdere con Nick, non ne valeva la pena e ha troppa paura di Albus e Scorpius. Una mezza calzetta come lui non è quello di cui ha bisogno Rose Weasley in questo momento.
Albus e Alice si sono fidanzati, ormai lo sa tutta Hogwarts. Ammetto che mi sento un po' sola, fra lei e Lily, ma mi concentrerò sullo studio. Mi avvicino alla scrivania per prendere il libro di pozioni. Mentre lo porto sul letto cade un foglietto.

Stasera ti aspetto alle 23 davanti alla Stanza delle Necessità. Ti ho messo un vestito nell'armadio, ti piacerà.
S.

Apro l'armadio. C'è il vestito verde, quello che ho provato a Hogsmeade. Scorpius. È l'unico che mi ha visto col vestito addosso. E poi si è firmato con una S.
Ora devo decidere se andare o no. Okay, ammetto che su questo non ho mai avuto dubbi.
Lo dirò ad Alice e Lily? Ci penserò al momento.
Sarà un venerdì sera diverso dal solito.

Alle 22:59 sono nel corridoio del settimo piano ad aspettare il biondo. Le mie amiche stavano dormendo, così sono uscita senza dire niente.
Lui arriva alle 23 in punto. Mi fa un cenno con il capo e si mette a camminare davanti al muro per far spuntare la porta.
Dentro c'è un tavolo apparecchiato per due, le pareti sono occupate da alcuni quadri e specchi molto eleganti. Il tavolo è apparecchiato con una tovaglia verde scuro, abbinata al mio vestito, e anche lui ha la cravatta di quel colore.
- Malfoy... Perché mi hai preso questo vestito se ti ho detto che non mi piaceva?
- Perché non hai detto che non ti piaceva. Avevi detto che non ti ci sentivi a tuo agio. Ma è bellissimo, non potevo lasciarlo lì.
- Ma non mi sta bene, potevi trovare qualcosa di meglio.
- Stai zitta. Sei bellissima. Perfetta.
Arrossisco. Lui sposta la sedia per farmi sedere e mi accomodo. Sul tavolo c'è un centrotavola di girasoli e tante piccole candeline gialle come loro.
- Questa volta hai fatto tutto in verde, ne sarai felice.
- Parlando così presumi ci sia un prossimo incontro, mi piace.
- Perché mi hai invitata? - non rispondo e cambio argomento.
- Mh, non lo so. Forse dopo aver visto Albus e Alice fare i piccioncini mi è venuta voglia di passare la serata con una ragazza. E tu mi sei sembrata la più indicata. Darti fastidio è una delle mie attività preferite.
- Sei sempre simpatico, Malfoy. E cosa mi dici di questi girasoli?
- Dovevo fare un centrotavola carino. Le rose erano troppo classiche e banali per te, poi ti chiami pure Rose, quindi no. Gli altri fiori non mi sembravano belli o non stavano bene col verde. Poi ho pensato ai girasoli. Per te che sei il mio sole. Nel senso che mi scotti con la tua crudeltà. - ride della sua battuta.
- Davvero divertente.
Fa comparire il cibo, del sushi di tutti i tipi. Compare anche una bottiglia di vino rosso. Riempie entrambi i bicchieri.
- Assaggia quello che vuoi. - dice indicando gli innumerevoli piatti, e così faccio.

Abbiamo finito di mangiare, quando ci alziamo parte una musica dolce e lenta. Malfoy mi attira a sé e poggia le mani sui miei fianchi. Io allaccio le braccia intorno al suo collo e lo seguo nei movimenti. Non sono mai stata una grande danzatrice, ma con lui tutto sembra semplice. Balliamo due o tre canzoni, quando mi giro vedo un corridoio di candele che va verso una porta. Mi giro verso Malfoy che mi sorride fiero del suo incantesimo. Passiamo e dietro la porta ci sono delle scale, le candele continuano. Salgo, seguita da lui finché non arriviamo alla meta. Un terrazzo, il pavimento è ricoperto da una grossa coperta e dei cuscini.
- Ho pensato... ti sarebbe piaciuto guardare le stelle. Ah, un'ultima cosa! - agita la bacchetta e compaiono due vaschette di gelato, una alla vaniglia e una al caramello. Sorrido afferrando la mia e buttandomi a terra.
- E se ci vedessero?
- Ho fatto un incantesimo. Non devi preoccuparti di niente.
Scorpius mi ruba la vaschetta dalle mani e mi mette la sua. Assaggia il mio.
- Non so cosa ci trovi. È un gusto buono, ma così semplice.
- Il caramello... Me lo stai facendo rivalutare ma non batterà mai la vaniglia. Potrei dargli un secondo posto.
Si avvicina a me pericolosamente.
- Sei sexy quando mi dai ragione.
- Non ti ho dato ragione. La vaniglia è il gusto migliore.
- Sei ancora più sexy quando fai l'orgogliosa.
Sto zitta e lo guardo, i suoi occhi color ghiaccio su uniscono ai miei.
Avvicina la sua bocca alla mia. Dischiudo le labbra. Le nostre bocche sono ad un millimetro l'una dall'altra, ma io non ce la faccio.
- No! - dico allontanandomi.
- Rose, lasciati andare, dai.
- No, Malfoy. Io non sarò una delle tante che è caduta ai tuoi piedi.
- Tu non sei una delle tante, Rosie.
- Io... In questo momento non voglio Scorpius. - dico addolcendomi.
- Okay. Ho un'idea. Fra qualche giorno ci sarà la partita... Se vinco io voglio un bacio, se vinci tu farò quello che vuoi. Ci stai?
- Io voglio che... Devi fare il bagno nudo nel Lago Nero di notte.
- Affare fatto?
- Affare fatto.
- Non vedo l'ora di baciarti.
- Non sarei così sicuro di vincere, fossi in te.

Verso le due si alza e sparisce per qualche secondo dietro la porta. Non mi ha detto niente, mi sto iniziando a preoccupare. Mi alzo per andare verso la porta, ma appena faccio qualche passo si spalanca. Esce con in mano una busta di carta e si risiede senza dire niente.
- Malfoy? Che hai?
- Vieni.
Mi siedo senza dire niente.
- Ho fatto un incantesimo. Scatta foto ogni ora, poi quando lo disattivi ti si stampano.
Apre la busta. Ci sono tre foto. Una siamo seduti al tavolo e ridiamo, l'altra ho la testa poggiata sulla sua spalla mentre balliamo e l'altra siamo sdraiati vicini e lui sta indicando una stella.
- Wow... Sono bellissime.
- Già. Ne puoi tenere una, se vuoi.
- Perché io una e tu due?
- Chi vince la partita prende la terza?
- Okay. Io voglio quella dove balliamo.
- Io quella delle stelle. Questa al tavolo non è particolarmente bella, la prenderà il migliore.
- Bene.
Sbadiglio.
- Torniamo in camera?
- Sì, ho un po' sonno.
Mi riaccompagna al dormitorio con un passaggio segreto e mi metto subito a dormire nel letto.

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