-Idiot-

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Louis sentiva un dolore atroce alla testa e appena si mosse di un centimetro dalla posizione in cui era si lasciò sfuggire un lamento e il primo pensiero che gli balenò per la testa fu: dov'è Harry? Sta bene?

Cercò di guardarsi intorno ma tutto quello che vide fu bianco, bianco e ancora bianco.

L'unica traccia di colore era dato dai vestiti della persona che era buttata sulla sedia al suo fianco, rise leggermente per la sua seduta scomposta provocandosi dolore alle costole.

Doveva ancora capire come ci era finito lì dentro e cosa aveva fatto per avere tutto quel male.

Girò di nuovo la testa nella direzione del ragazzo seduto e lo chiamò debolmente con la gola secca per le troppe ore senza parlare  "Nialler..." si mosse leggermente per smuoverlo facendo dei respiri profondi visto che ogni movimento gli produceva molto dolore "Nialler svegliati."

"Oh, Lou altri cinque minuti, siamo in anticipo per la missione..." la voce roca del partner lo fece sorridere, scuotere la testa e tornare al suo posto faticosamente.

Ma fu quando Niall spalancò gli occhi e urlò "LOUEH! Sei sveglio!" buttandogli le braccia addosso per un abbraccio che Louis rise fermato dal dolore alle costole.

"Louis hai fatto prendere un infarto a tutti quanti...sai bene?"

La spia si guardò intorno notando la fasciatura sul braccio sinistro che partiva dalla spalla, fasciando il suo  petto e che finiva al polso, fasciatura tenuta su da un tutore "Credo che sia tu a dirmi se sto bene in realtà perché io ho dei ricordi molto confusi degli ultimi avvenimenti di prima."

Niall su grattò la nuca "In realtà sono passati tre giorni e prima che tu chieda Harry sta bene fisicamente."

Il liscio lo guardò "Che vuoi dire?" e Niall sospirò "Era distrutto quando ha visto che è arrivata un' ambulanza per portarti via, voleva venire qui con te ma aveva un tour da portare avanti e in realtà non so nemmeno a che punto siano arrivati e dove si trovino ora nel mondo..."

"Nialler hai fatto bene a non farlo venire...devo parlare con lui...ma ora riusciresti a dirmi cosa è successo per portarmi a questo punto in questo posto?" chiese Louis cautamente.

Il biondo sembrava infuriato "Quel bastardo ti ha sparato due volte mirando al cuore, fortunatamente una pallottola è finita nella spalla e l'altra fra le costole ma non ha beccato nessun organo vitale quindi in linea generale stai davvero bene e sei stato fortunato."

Si sorrisero e il più giovane riprese a parlare con uno sguardo un po' più triste "Ho avuto paura, paura che tu non ti risvegliarsi più e che tutto il sangue che hai perso fosse troppo e io non avrei più riavuto il mio migliore amico." Niall tirava su con il naso mentre Louis addolciva lo sguardo.

"Nialler, Niall guardami...io ora sono qui e poi non ti avrei mai lasciato da solo con delle spie inesperte e incompetenti quando puoi avere il massimo del massimo con me." disse con un sorrisetto strafottente.

"Idiota." gli disse Niall sorridendogli ed abbracciandolo "Cosa farai con Harry?"

"Non lo so." gli mentì il liscio, perché in realtà aveva già un piano.

-

"Grazie Mitch, fagli trovare la busta in camera sua e il resto verrà da sé."

Louis e Niall si erano fatti dire la posizione da Mitch e volevano controllare personalmente che stesse bene e così facendo Louis lasciò anche una lettera ad Harry spiegandogli tutto.

"Sei sicuro Louis? Tu riusciresti ad essere al suo fianco e anche a proteggerlo."

Il ragazzo in questione scosse la testa "No Mitch ma grazie per avermi aiutato, Harry starà meglio così."

-

Dopo l'ennesimo concerto Harry tornò in camera distrutto: certo era contento per lo show ma Louis gli mancava.

Gli mancavano i suoi occhi blu come il cielo che non avrebbe mai smesso di guardare, così lo scrisse nella canzone 'Sky never looked so blue, so hard to leave it...' pensò a tutto ciò che gli aveva trasmesso quel ragazzo che gli mancava e pensò a quanto sarebbero dovuti stare separati ' I'll be gone too long from you...'

La canzone stava iniziando a prendere forma e Harry non se ne accorgeva nemmeno, pensava solo a lui, alle piccole pause che facevano nelle conversazioni perché si perdevano negli occhi l'uno dell'altro 'Quick pause in conversation...' e quando gli sembrava tutto così surreale che nemmeno lui poteva crederci 'You gotta see it to believe it...'

Si fermò solo un attimo e fu proprio in quell'attimo che vide una busta blu molto simile al colore dei suoi occhi.

Con mani tremanti la raggiunse e la aprì con molta delicatezza, dentro c'erano diversi fogli piegati, prese il primo e notò che c' era la sua scrittura sopra.

Iniziò a leggerla:

Non sono molto bravo a scrivere lettere e tantomeno è semplice scrivere una lettera del genere...non sono forte e nemmeno coraggioso tanto quanto voglio far credere, non sono abbastanza per te e voglio che tu sia al sicuro e sei al sicuro solo se sei il più lontano possibile da me.

Sappi solo che sarai sempre nel mio cuore Harry Styles.

Il tuo sinceramente, Louis Tomlinson.

Harry si lasciò scivolare lacrime sulle guance, senza preoccuparsi che avrebbero potuto bagnare il foglio, fu quando lesse il secondo foglio che scoppiò a piangere.

La prima parola del foglio scritta con dei ghirigori attorno e con la sua calligrafia era: ~Habits~.



N. A.

Ok lo devo ammettere, scrivere tutto ciò ha ammazzato pure me ma mi è piaciuto molto legare i pensieri di Harry alla stesura di Canyon Moon

Non vi faccio spoiler ma ci vediamo direttamente al prossimo capitolo

-M

-Habits- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora