capitolo 2

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Sakusa era stato un eccellente studente dell'università di Tokyo, ed era riuscito a laurearsi a pieni voti in medicina, per poi prendere una laurea in una specializzazione, che gli avrebbe assicurato un buon lavoro.

Ora era apprendista oncologo in un ospedale abbastanza grande della città.

Era riuscito ad avere un posto grazie ad un suo carissimo amico, che era infermiere nello stesso ospedale, shiroi ningyō.

Prima del suo arrivo non seguiva nessuno in particolare, i dottori avevano deciso di fargli seguire con un ocnologo esperto un paziente per tutto il suo percorso, quindi aspettavano una nuova entrata per iniziare effettivamente il tirocinio.

Quest'ultima non tardò ad arrivare.

Era un paziente che da tempo veniva faceva visite frequenti, ed era stato chiamato a trasferirsi definitivamente in ospedale, per evitare che il suo stato peggiorasse in modo critico e irreparabile.
Decisero di far seguire quest'ultimo a Sakusa, nonostante lo stato del paziente fosse più grave del previsto e difficile da riparare ormai, volevano che si abituasse al più presto all'ambiente ospedaliero.

Sakusa entrò in ospedale, sempre preciso e freddo, al contrario di quanto ci si aspetterebbe da una persona il suo primo giorno di effettivo tirocinio, e si diresse senza esitare alla porta del suo nuovo paziente.

Il nome del paziente che gli avevano assegnato era Miya Atsumu

Aveva già sentito da qualche parte questo nome, gli era stranamente familiare.

Dopo aver trovato la stanza indicata aprì delicatamente la porta, cercando di fare meno rumore possibile ed entrò

-buongiorno-

Nella stanza vi erano quattro letti, vicini agli angoli della stanza, cercò con gli occhi la targhetta con il nome assegnatogli e si diresse verso il letto più lontano rispetto alla porta.

Di fronte a lui c'era un ragazzo con i capelli tinti, e accanto a lui il dottore con il quale avrebbe dovuto lavorare.

-heilà, sei proprio tu Sakusa? quanto tempo-
-io non ti conosco-
-già, hai ragione, io sono Atsumu...no questo già lo sai, andavo nella tua stessa scuola alle superiori, eri una celebrità tra gli insegnanti, per i tuoi voti intendo, per questo ti conosco-
-ora mi è chiaro-

Sakusa aveva finalmente ricordato il ragazzo cha aveva di fronte, aveva fatto i corsi per l'università insieme a lui, era chiaro perchè non aveva continuato gli studi, perciò evitò di chiedere.

Il dottore cominciò a lavorare e portò Miya in sala per iniziare, seguito da Sakusa, dopo l'operazione venne un infermiera per portarlo nuovamente nella sua stanza, mentre il dottore si occupava di altri, e Sakusa si sedette accanto al suo paziente, insieme all'infermiera.

Dopo aver parlato del più e del meno il moro e la ragazza uscirono per lasciare un po' di tempo a Miya di riposare.

-Sakusa Kiyoomi-
-Hanabira Ochano, piacere-

A quanto pare Hanabira lavorava esclusivamente con i pazienti delle tre stanze nella quali era presente anche Miya, insieme a Ningyō, perciò avrebbero lavorato spesso insieme.

-non ti affezionare, soffrirai-

Era un consiglio sincero, ma suonava molto freddo per qualche motivo.

-lo so, grazie, sono al corrente delle condizioni di Miya. Sono gravi, ma non così critiche, si può ancora risolvere.
-ci speriamo tutti, ma considera tutte le possibilità, mi raccomando. Ti ci dovrai abituare se comincerai a lavorare qui-

Il suo carattere era stato senza dubbio forgiato dalle sue esperienze in ospedale, quando parla con i suoi colleghi è seria, mentre quando sta insieme ai pazienti è sempre solare e cerca di essere il più positiva possibile. Però non le veniva neanche in mente che potesse essere falsa, era ovvio che l'unica cosa che voleva era la guarigione dei pazienti, e aveva studiato molto bene come la psicologia giochi un ruolo fondamentale, quindi l'unico sentimento per lei era ammirazione per la serietà con cui svolgeva il suo lavoro.

Era vero, si sarebbe dovuto abituare.

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