2𝚡10 - 𝙿𝚘𝚕𝚕𝚢'𝚜 𝚋𝚒𝚛𝚝𝚑𝚍𝚊𝚢!-

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𝙹𝚘𝚜𝚎𝚙𝚑𝚒𝚗𝚎'𝚜 𝚙𝚘𝚟

Eravamo in ospedale e io aprii subito la porta della camera di Thomas.
Vidi l'ultima persona che averi voluto.
L'ispettore Campbell.

«Mi farò vivo appena saprò che sapete piscare in piedi. Buongiorno signorina White.» disse quest'ultimo.
Feci un passo in avanti verso di lui ma John e Benjamin mi tennero ferma.

«Josie no!» Disse lo Shelby.
«Cosa ci fate voi qui? Andatevene!» sibilai a denti stretti.
«Non lo sapete? Ho salvato io il suo adorabile  fidanzatino.»
«Se ne vadi. Prima che non disponga delle mie azioni.» gli risposi.
«arrivederci signorina White.» sorrise e se ne andò.

«Josie, la prossima volta contieniti.» mi ordinò Thomas.
«Stai scherzando spero.» gli risposi.
«Ti devo ricordare cosa mi ha fatto. Se non fosse stato per me, ti ricordo, tu saresti in una cassa da morto, da ben DUE anni.
Mentre quel uomo mi strappava via i punti di sutura perchè non volevo tradirti, tu eri a SCOPARE con la fottuta traditrice. E non mi hai mai detto nemmeno un "grazie".» continuai io arrabbiata.

«Josie basta! Puoi andare!»Alzò anche lui la voce.
«Vaffanculo! Sei un pezzo di merda! Io faccio di tutto per te e per i Peaky Blinder, senza mai aspettarmi soldi o altro in cambio. E tu mi ripaghi così? Sei un uomo spregevole e senza cuore. Ti odio.»dissi uscendo dalla porta.

-

Sono sei giorni che Thomas è andato a parlare con Alfie Solomons.
Mi manca? Molto. Benjamin mi è sempre stato vicino.

Quel giorno, in ospedale, quando uscii dall'ospedale mi scesero delle lacrime.
Mi abbracciò e mi consolò.

Entrai in sala scommesse e trovai molte persone. Tutte quelle che lavoravano per lui.

«Josie, come tu ben sai oggi è il compleanno di Polly e tra poco arriva. Thomas gli ha comprato una casa. Dopo andremo. Tu verrai con noi.» Mi disse John.

«Ci sarà anche lui?» chiesi con voce ferma.
lui annui.
«No grazie.» lo superai ma mi fermò di nuovo.
«Eddai Topo, fallo per Polly.» dopo aver sospirato annui.

Ad un tratto entrò la festeggiata e partì un applauso generale.
Rimase sorpresa.
Tommy entrò nella stanza e mi gurdava.
Che sfacciato.

«Che diavolo sta succedendo?» Chiese polly
Tommy la raggiunse e le mise un braccio intorno alle due spalle.

«Quando sei tornato?» Cintinuò lei.
«Non volevo perdermi il tuo compleanno.»le rispose lui.
«come sai che é il mio compleanno? Non lo sa nessuno.» affermo lei.

«Quest'anno è diverso... John, Finn, andate a prendere la macchina.» disse autoritario il Fratellone.
John mi prese per la mano e mi condusse fuori per prendere la macchina.

-

La macchina si fermò davanti a una serie di case a schiera.
Scendemmo dalla macchina ed entrammo in una di esse.

«Avevi promesso una casa a tua sorella.» disse Pol sorridendo.
«Si, è così l'ho fatto. Avevo ancora un po' di contanti.» si fermò Thomas.
«Questa è nostra?» chiese lei

«No polly è tua. Te la sei meritata.» Stavolta era lui a sorridere.
Quel dannato sorriso.
Polly guardò ilncredula verso la firezione mia e dei nipoti. Che le sorridemmo.

arthur fece un passo verso la zia e le consegnò le chiavi e aggiunse.
«Benvenuta a casa, Polly.»

La zia si sedette sul divano invredula.
mi sedetti accanto a lei e aprii la mia borsa tirando fuori un piccolo pacchetto verde e glielo consegnai.

«Buon compleanno Pol.» le sorrisi.
Lentamente aprii la scatola e appena vide l'anello con un bellissimo smeraldo.

Lentamente aprii la scatola e appena vide l'anello con un bellissimo smeraldo

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Mi abbracciò e mi ringraziò.

«Artur, perchè non prendi i ragazzi e raggiungete la macchina. Tu- mi indicò col dito-puoi rimanere.»

John,Arthur e Finn uscirono.
Thomas invece si sedette sul tavolino davanti a noi. Non riuscivo a guardarlo in faccia. Mi ha delusa tantissimo.

«Pol, so che tu sei infelice da un bel po'. E do anche il perchè.» presi le mani della zia e le strinsi in segno di supporto.
«Esme ha ragione sai... lei ha un cuore buono. Davvero. Noi le abbiamo parlato e ho capito... ci ha detto quello che ti renderebbe felice.» continuò lui.

«Polly, ho parlato con i nostri contatti nella polizia, loro hanno persone nel consiglio, che a loro volta conoscono chi tiene i registri della parrocchi, i registri delle adozioni e degli allontanamenti fozati segreti.» dissi io sorridendole.

Polly rimase sbalordita e incredula.
«con il tuo permesso... vorrei ungere qualche granaggio, dare un occhiata a quei registi che non ti hanno mai mostrato.» chiese il nipote.

«Polly... noi troveremo tuo figlio e tua figlia. E li porteremo a casa.» dissi decisa.
«Ecco perchè ti ho regalato questa casa... così che tu possa accoglierli a casa, dov'è il loro posto.»

Lei ci prese ad entrambi la mano in segno di gratitudine e con le lacrime agli occhi.
«Ce la faremo Polly.» continuò lui.
Pol ci sorrise felice.

In Love With A Gangster // Peaky Blinders  {SOSPESA!!}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora