-Doncaster-

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Louis alla fine aveva pensato che sarebbe sul serio stato meglio nella sua città natale circondato da persone che gli davano solo amore.

Certo le sue sorelle appena lo avevano visto lo avevano inondato di domande e la povera Johanna era quasi svenuta ma quando ha spiegato la faccenda loro lo reputarono da subito un eroe.

Quel giorno era particolarmente tranquillo perché tutte le sorelle erano fuori tra shopping, sport o amiche quindi a casa si trovavano solo Louis che era seduto al tavolo a prendere un tè e Johanna che nel frattempo sbrigava delle faccende.

"Lou alla fine come va con quel ragazzo?"

Il liscio si irrigidì sulla sedia e spostò lo sguardo dal liquido colorato alla donna che era girata di spalle per pulire i fornelli.

"Di che ragazzo parli mamma?"

La donna si girò con un espressione sconcertata appoggiandosi al piano di cottura e tenendo la spugna tra le mani "Oh caro, quello per cui mi hai chiesto come ci si sentisse da innamorati."

Louis riabbassò lo sguardo sulla tazza piena ancora per metà "Lui sta meglio senza di me, non mi perdonerei mai che succedesse una cosa come con Stephen."

Johanna scosse la testa con vigore "È inutile che metti Stephen e Harry sullo stesso piano, si vede lontano un miglio che quei due ragazzi sono diversi, poi quel Stephen non mi è mai piaciuto mentre Harry si."

La donna sospirò "Lou ora ormai sei qui così ti potrai riposare ma la vita non è degna di portare questo nome senza qualche rischio e se non rischi non vivi."

Louis si alzò dal suo posto e abbracciò sua madre, quella donna così forte che lo aveva cresciuto tutto da sola e che stava facendo lo stesso con le sue sorelle, pianse finché non ebbe più fiato e alla fine disse "Spero di non mancare ad Harry tanto quanto lui manca a me perché a me manca il fiato."

-

A Londra pioveva anche quel giorno e un biondo dall'aria sconsolata stava guardando fuori dalla finestra pensando a quanto avesse amato quel tempo orribile il suo partner e migliore amico e sperò con tutto sé stesso che Johanna (santa donna secondo Niall) lo stesse facendo rinsavire dall'idea orribile di abbandonare Harry.

Proprio fantasticando su quella strana coppia che si era venuta a creare in quella missione, Niall parve scorgere quei capelli aggrovigliati che aveva dovuto tenere d'occhio solo due mesi prima.

Appena si avvicinò fu sicuro di aver visto bene, quindi gli fece un sorriso "Signor Styles, che piacere, a cosa devo la sua visita?"

Il riccio ridacchiò "Niall anche se non sono più vostro cliente ciò non vuol dire che devi smettere di darmi del tu."

"Va bene amico, come mai qui? Ancora problemi?" chiese leggermente curioso la spia da dietro la sua scrivania facendo segno per far accomodare Harry in una delle due poltroncine poste lì davanti.

"No no, non ho più avuto problemi con stalker o per cose in cui avrei bisogno dell'aiuto di due spie. Sono venuto qui per ringraziare te e Louis personalmente, insomma l'ultima volta che ci siamo visti voi due stavate andando un pò d fretta e io poi non ho avuto tempo per venire a trovarvi o anche solo chiamarvi."

Niall annuì "Sul serio Har non serviva, insomma avevamo capito che avevi da fare, non ce la siamo presa."

Harry si guardò intorno "Ma Lou dov'è?"

"Louis è a Doncaster dalla sua famiglia per riposare, mi dispiace."

Harry era deluso "Oh, non fa nulla...io volevo solo darvi questi."

Portò la mano sinistra sulla scrivania di Niall e ci posò una busta completamente rossa, la aprì con delicatezza sotto lo sguardo confuso della spia "Tra una settimana ci sarà il concerto conclusivo del tuor qui a Londra e mi piacerebbe che ci foste anche tu e Louis, questi sono i biglietti con il pass speciale così starete nella zona riseravata a parenti e amici."

Niall aveva un sorriso enorme e si alzò facendo il giro della scrivania abbracciando Harry "Mi dispiace per quello che è successo tra te e Lou ma lo convincerò a venire sta tranquillo."

Harry lo abbracciò più stretto "Grazie Niall..." si staccarono e Hrry continuò "...per me è importante che ci sia perché ho una sorpresa..."

Niall sorrise furbo "È una canzone vero?"

Harry spalancò gli occhi "Come fai a saperlo?"

"Beh ci sono due tipi di persone nel mondo: chi riesce a trasmettere solo a parole ciò che prova e chi no quindi per esprimere ciò che prova serve un altro modo e qualcuno usa la pittura, qualcun'altro la poesia mentre tu come Louis hai la musica..."

Si guardarono dritto negli occhi "...non voglio che vi perdiate, vi siete trovati dopo così tanta sofferenza per entrambi che nessuno di voi due merita di perdere l'altro e io farò tutto il possibile per farvi essere ciò che siete già ma che solo con la musica capirete."




N. A.

C'è solo un capitano, un capitanooooo c'è solo un capitanooooo (e il suo nome è Niall)

Ci si vedeee

-M

-Habits- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora