8.

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Mi sveglio grazie a qualcuno che continua a richiamarmi.

"Scar", mi tolse i capelli dal viso, "Ehi, svegliati".

Mugolo qualcosa di incomprensibile e apro gli occhi ritrovandomi Katlynn davanti.

"Ben svegliata dormigliona", sorride e mi da un bacio sulla guancia.
"Che ore sono?", chiedo con la voce ancora impastata dal sonno.
La mia migliore amica si gira e guarda l'orario segnato sulla sveglia.
"Sono le 19:45, tra quindici minuti dobbiamo essere in Sala Grande", sbuffo.

"Devo venire per forza?", domando lamentosa.
"Sì, hai bisogno di mangiare, così ti riprenderai completamente", "Non ho avuto nulla", minimizzo, "Certo, intanto, però, in corridoio non ti reggevi in piedi".

La guardo e sospiro.

"Ti va di raccontarmi cos'è accaduto?", chiede cauta.
"Va bene...diciamo che Tom ha provato a infilare la mano dentro i miei slip, così mi sono arrabbiata e l'ho spinto via con una forza fuori dal normale".

Appena finisco sgrana gli occhi e si alza di scatto dal letto.

"Quel figlio di puttana", dice uscendo fuori dalla porta come un razzo.
"Kat torna qui", la richiamo inseguendola.

La trovo in Sala comune che si avvicina minacciosamente al maggiore dei fratelli Riddle.

"Ehi stronzo!", urla facendolo voltare e sbuffare allo stesso tempo.

"Cosa vuoi Harris-", ma non completa la frase che la rossa gli ha sferrato un pugno sul naso.
"Questo è per aver toccato la mia migliore amica senza il suo permesso", mi metto davanti a lei e le blocco le braccia per evitare che combini altri danni.

"Ora basta, andiamo a mangiare", dico seria.
"Ma-", la interrompo con un gesto della mano, guardandola male, e si convince, così s'incammina sospirando.

Mi giro verso il ragazzo che nel frattempo si era alzato tamponandosi il poco sangue fuoriuscito.

"Senti Scar i-", lo interrompo parlandogli sopra, "Per te è Scarlett. Poi, non voglio sentirti, non ora", annuisce leggermente e vado via.

Appena entro in Sala Grande mi dirigo verso il tavolo dei Serpeverde.

"Ehi ragazzi", sorrido a Blaise e Draco.
"Woods", mi saluta il biondo platino, invece il secondo si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia.

Quando si allontana sento uno sguardo addosso, così mi giro e trovo Mattheo fissarmi insistentemente.
Non ho idea di cosa gli prende, così lo ignoro e mi siedo.

Durante la cena anche Tom ha fatto il suo ingresso. Si è seduto accanto al fratello e hanno cominciato a parlare guardandomi di tanto in tanto.

Non sopportando più le loro occhiate, a nemmeno metà del piatto, mi alzo e vado via.

La rossa mi richiama, ma non l'ascolto e continuo a camminare.

Appena entro in Sala Comune noto Pansy intenta a piangere, così mi avvicino subito.

Ora che ci rifletto, prima non era presente.

Mi siedo sul divanetto, di fianco a lei e le alzo il viso asciugandole poi le lacrime.

"Ehi, cos'è successo?", chiedo cauta. "D-Draco", "Che ha fatto?", "Ha d-detto che q-qualsiasi cosa ci f-fosse tra noi è f-finita", dice singhiozzando e la stringo a me.
Evidentemente Blaise gli avrà parlato dei suoi sentimenti.

"F-forse non gli p-piace più il mio corpo, sono d-dimagrita d'estate e le mie c-curve ne hanno risentito", tenta di trovare una spiegazione.
"Non ti azzardare a dire mai più una cosa del genere", mi guarda.

"Pansy sei perfetta così, con o senza forme. Non possiamo sperare di piacere ad un ragazzo solo per il nostro aspetto fisico. Ciò che conta veramente è il carattere di una persona, com'è dentro. Anch'io, quando ero più piccola, ero insicura del mio aspetto fisico. Riesco a comprenderti perfettamente.
Ma sai, una volta una persona mi disse:'Non devi essere il prototipo di ragazza che vogliono gli altri, ma te stessa. Poi se ti rifiutano non sanno che si perdono'.
Ed è da quel momento che ho capito cosa conta veramente.
Quindi ora alzati e non permettere più a qualcuno di ridurti così, va bene?".

Mi sorride e annuisce freneticamente.
"Grazie Scar, veramente", mi stringe la mano, "Per le amiche questo e altro". "Buonanotte allora", mi da un bacio sulla guancia, "Notte".

Mi alzo e cammino verso la mia camera, ma prima che possa aprire la porta qualcuno mi afferra il polso facendomi voltare.

"Mattheo? Che ci fai qui?", chiedo confusa.
"Volevo solo accertarmi che almeno tu non avessi subìto danni oggi", "Oh, ehm, sì. Io sto bene. Non vedo perché dovrebbe interessarti, però", alza gli occhi al cielo.

"Ho sentito il discorso che hai fatto a Pansy", cambia argomento.
"E quindi?", "Quella frase te la dissi io. Quando andavi dietro a quel tipo strano", "Cameron", lo correggo.
"Eh?", chiede confuso, "Si chiamava così, non l'hai mai sopportato e non pronunciavi il suo nome, come ora", sorrido divertita seguita da lui.

Da un lato mi era mancato vederlo così.
Rimaniamo in silenzio a guardarci per qualche secondo, finché non tossisco allontanandomi.

"È-è meglio se vado", annuisce, "Hai ragione".
"Quindi, buonanotte Mattheo", parlo frettolosamente, "Notte, Scar".
Deglutisco rumorosamente per poi fiondarmi in camera e appoggiare la schiena alla porta.

Prendo un bel respiro e ripenso alla giornata appena passata.
Niente male come inizio, no?

You complete me || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora