Parte 8

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POV'S SARA

Allenai il mio potenziale magico con Jinny, all'oscuro di Jake. Non volevo che si scoprisse chi, probabilmente, ero. Dopo giorni di duro allenamento fisico riuscii a mettere al tappeto Jinny. Quando fummo tutti e 3 pronti andammo alla ricerca di un demone-vampiro.

Era notte e Kay ci portò in un hotel abbandonato, nella periferia della città. Quando entrammo scoprii che era tutt'altro che abbandonato. Era pieno zeppo di demoni-vampiro. Con cautela ci avvicinammo ad uno di loro. Kay gli bisbigliò qualcosa  all'orecchio, dopodiché il demone si alzò e ci seguì fuori dall'edificio.  Mentre Kay lo distraeva Jinny prese una mazza e gliela sbatté dietro la nuca. Il demone-vampiro svenne e cadde per terra. 

"Dove lo nascondiamo?" chiese Jinny, allora le risposi: "Potremmo portarlo nel mio appartamento."

"Sì, è una buona idea." rispose Kay.

Lo portammo nel mio appartamento di corsa.  Quando arrivammo aprii la porta, Kay lo mise su una sedia e Jinny lo legò. 

"Cosa dovremmo fare? Aspettiamo che si sveglia o lo svegliamo noi?" chiesi, allora Jinny rispose: "Dobbiamo svegliarlo."

Andai in cucina, presi un bicchiere d'acqua e lo versai sul demone. Quest'ultimo si svegliò. Quando ci vide cercò di attaccarci, ma senza nessun risultato. Iniziai a parlare: "Allora, te lo dico chiaramente, voglio sapere dove si trova la base di Rafael." finsi di essere una persona dura, gli puntai un pugnale alla gola e dissi: "Prova a mentirmi ed io ti taglio la gola."

"Fa pure, io non ti dirò nulla."

"Oh, invece lo farai. Ti tortureremo fino a quando non parlerai." disse Jinny.

"Oh, non serve. Sai, da quel che so, il modo più doloroso, per un demone-vampiro, di morire è quello di lasciarlo fuori dalla nascita del sole. La loro pelle prima inizia ad arrossarsi, poi si creano delle bolle su tutto il corpo, infine, inizi a diventare cenere; ti sgretoleresti in 10 minuti di puro dolore. Il dolore che proveresti, come dire, è  indescrivibile. Da quel che so questo è il modo più doloroso e più lento per morire, a te la scelta." dissi. Il demone stette in silenzio per un po' e poi disse: " E va bene, vi dirò dove si trova la sua base. Ma, vi prego, non ditegli che sono stato io a dirvelo."

Il demone ci spiegò che dovevamo andare in un'edificio abbandonato vicino al molo. Ci avvertì del fatto che ci sarebbero stati tanti demoni a  fare la guardia. Per sicurezza noi lo lasciammo chiuso in cucina, dopo aver abbassato l'avvolgibile della finestra. L'avremmo liberato solo dopo aver parlato con Rafael, solo perché c'era la possibilità che avvisasse altri demoni. Corremmo fuori dal mio appartamento ed andammo al molo. Per fortuna avevamo delle armi con noi. Quando arrivammo vedemmo che l'edificio era circondato da demoni-vampiro e demoni sanguinari. Forse dentro ci sarebbe stato anche qualche demone-anziano. Uccidemmo più demoni possibile pur di entrare dentro. Quando ci riuscimmo salimmo le scale, allora chiesi: "A che piano si dovrebbe trovare Rafael?"
"L'ultimo." mi rispose Jinny. Ad un tratto ci trovammo circondati da dei demoni. Kay disse: "Andate avanti, qui ci penso io." Io e Jinny corremmo il più veloce possibile. Poi arrivammo ad una porta, Jinny l'aprì con un calcio. C'era un lungo corridoio con una stanza alla fine di esso. Però il corridoio era pieno di demoni. Io e Jinny ne uccidemmo la maggior parte mentre correvamo verso la porta. Quando arrivammo io l'aprii ed entrai mentre Jinny la chiuse subito dopo essere entrata anche lei. Vidi che c'era un terrazzo, ci andai e vidi un giovane uomo magnifico che dormiva. Doveva essere Rafael. Jinny venne vicino a me e lo svegliò. Appena lui aprì gli occhi chiese: "Cosa vuoi, Jinny?"

Ero incredula... l'aveva chiamata per nome. Si conoscevano? 

"Vogliamo risposte." rispose lei. Rafael si girò e, quando mi guardò, spalancò gli occhi, si alzò e disse: "Sei uguale a lei."

"Lo so, è per questo che sono qui. A quanto pare il mio potenziale magico è lo stesso di quella giovane donna."

"ALLORA SEI DAVVERO TU!?" mi disse con un leggero sorriso sul volto

"Io...io non lo so, d'altronde, come potrei?"

"Hai ragione, chiedi tutto quello che vuoi."

"Allora, prima di tutto, come potrei capire se sono davvero lei?"

"Fammi vedere il tuo potenziale magico."

"Va bene."

Chiusi gli occhi, liberai la mente e poi dal mio corpo uscì una luce accecante. Dopo 5 minuti il mio potenziale magico si esaurì. Rafael mi guardò stupito per qualche istante e poi...Mi abbracciò!!!!

Scoppiò in lacrime e poi mi disse: "SEI TU, SEI DAVVERO TU." mi riabbracciò. Era strano ma... mi sentivo al sicuro fra le sue braccia.

La portatrice di luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora