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'Cazzo ma quella donna non sa proprio il significato della parola dormire

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'Cazzo ma quella donna non sa proprio il significato della parola dormire..'  pensò il ragazzo.

Hanma Shuji si infilò velocemente i mocassini neri e uscì chiudendo la porta alle mie spalle. sono le 6:30 del mattino. poco fa l'alto uomo dai capelli neri ha ricevuto una chiamata urgente da parte di T/n Matsuno, la detective con cui da quasi un anno lavora come partner. l'agenzia, ovvero casa sua, dista circa dieci minuti a piedi, così con le mani in tasca si incamminò lungo il triste viale di case grigie mentre una leggera pioggerellina picchiettava sul suo cappotto.

come al solito sotto lo zerbino di casa trovò una stupida lettera di quella testa di merda di Kisaki che per la milionesima volta gli intimava di finire in fretta il lavoro. Hanma era stato mandato la sotto sua richiesta, poco tempo fa giravano parecchie voci riguardanti due detective che erano sulle sue tracce ed effettivamente hanno tentato anche due o tre attacchi nella speranza di catturarlo, così l'ha mandato a farli fuori.

uno dei due, Sherlock Holmes, è stato abbastanza facile da uccidere per Hanma, in fondo il suo punto forte era la mente ed in uno scontro frontale aiuta ma in parte, mentre la seconda non pensa di essere in grado di uccidere. di tutti gli scenari possibili non mi immaginava di certo che uno dei due fosse una donna! non prendetela sul personale ma era abituato che di questi tempi fossero casalinghe o prostitute o serve di qualche nobile non di certo delle detective!

all'inizio pensava che una volta superato questo shock, se così si può chiamare, sarebbe riuscito ad ucciderla senza problemi, ma sono passati mesi e ancora continua a procrastinare. gli si sono presentate molteplici occasioni che ovviamente non si è fatto sfuggire, eppure questa donna sembra sempre pronta a difendersi, e la detesta profondamente per questo.

caro Hanma,

muoviti a finire il compito testa di minkia, ti sei preso anche fin troppo tempo!

Kisaki.

simpatico come al solito quel viscido. mentre accartocciavo la lettera e la riponevo nella tasca, arrivò finalmente davanti a casa di T/n. come ogni mattina, trovò davanti alla piccola porta di legno scuro il solito giornale. in realtà non si trattava di un quotidiano legale, era più una sorta di volantino con scritto dei gossip inutili riguardanti la borghesia che in un giornale normale non si trovano. sospirando, lo raccolse e suonò al campanello tanto per essere gentile, ma sapevo già che la porta era aperta.

appena mise piede in casa un paio di ciabatte bianche volarono da in cima alle scale colpendolo violentemente una in testa l'altra una gamba.

"non osare fare un'altro passo con le scarpe bagnate, ciuffo di merda!" lo accolse simpaticamente la ragazza urlando.

"non osare darmi ordini, cagna maledetta, o ti faccio fuori!" replicò l'uomo scazzato.

𝐂𝐇𝐎𝐈𝐂𝐄 ᝰ 𝗛𝗮𝗻𝗺𝗮 𝗦𝗵𝘂𝗷𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora