-Questions-

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"Harry io non penso che sia un buona idea." Liam era molto insicuro sull'idea di Harry di andare a fare domande agli abitanti della villa fuori città.

"Secondo me si, insomma in teoria lì dentro c'è un intera famiglia di cui non si sa nulla e loro vivono qui indisturbati...il punto è che nessuno sa nulla su di loro quindi perché non andare a fare qualche domanda? Insomma non possiamo escluderli a priori dalle indagini."

Liam spostò lo sguardo dall' amico alla scrivania e dopo pochi attimi di silenzio Harry sentì un flebile "Va bene." seguito da un "Ma dopo verrai al bar con me e Niall."

Harry alzò le spalle e sorrise "Ok. Ora andiamo ad indagare."

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Louis sentì una macchina nel vialetto di casa e si sporse verso il vetro della finestra al secondo piano per vedere chi fosse.

Appena riconobbe la volante dello sceriffo inveì "Cazzo. Quell'irlandese aveva ragione."

Poi chiamò tutte le sue sorelle e Zayn in camera sua decidendo cosa fare ma appena sentirono dei colpi alla porta si bloccarono.

Johanna che aveva sentito tutte le conversazioni tra i suoi figli in quei giorni, aprì la porta e fece un sorriso cordiale ai due ragazzi davanti a lei.

"Buongiorno agenti, come posso aiutarvi?"

I partner porsero la mano e si presentarono "Piacere Liam Payne, sono lo sceriffo di questa città e mi premeva darle il benvenuto a Brooksville."

La donna sorrise e poi prese la mano di Harry "Buongiorno, Harry Styles capitano di polizia della città di Jule, sono qui a Brooksville per un caso."

Johanna li fece accomodare in cucina "Volete qualcosa da bere? Te, acqua, caffè..."

"Per me un tè e per lo sceriffo un caffè grazie mille." disse Harry per entrambi.

Johanna mentre preparava le bevande ascoltava tutto ciò che stavano dicendo i suoi figli, sopratutto le reoccupazioni di Zayn e Louis su i loro ospiti: Johanna poteva vedere il futuro delle persone solo stringendogli la mano, cosa che era successa appena si erano presentati ma la donna non avrebbe interferito con la vita dei suoi figli.

"Allora, come vi trovate in questa cittadina?" era compito di Liam fare domande alla padrona di casa.

"È un pochino piccola ma non potevo chiedere di meglio per la nostra situazione attuale." portò il caffè e il tè in tavola ponendoli proprio davanti ai due ragazzi che ringraziarono con un cenno del capo.

"Beh anche io ho dovuto fare i conti con la grandezza di questa città." cercò di alleggerire quel poco di tensione che si percepiva nell'aria, senza successo.

Liam abbassò il capo e respirò profondamente e Harry si rese conto che non aveva cambiato tattica per tranquillizzarsi e passare al punto della situazione.

"Sa, è mio compito che ci siano informazioni su tutti gli abitanti della città soprattutto in questo momento complicato."

La donna corrugò le sopracciglia e Harry andò in aiuto all'amico "È da un paio di settimane che le persone spariscono di notte e vengono ritrovate morte nel bosco, dobbiamo avere la certezza che siate innocenti facendo a lei e ai suoi figli delle domande."

Johanna si guardò intorno e abbassò la voce prima di parlare "Agenti potete credermi quando vi dico che non siamo stati noi, ci siamo trasferiti qui perché ho appena perso mio marito nonché padre dei miei figli e essendo una famiglia ricca tutti i giornali ci avrebbero messo come copertina e in questo momento non voglio esporre i miei figli ad una cosa del genere."

"Ci dispiace per la vostra perdita, non vi volevamo disturbare o in qualche modo infierire solo che è il nostro compito sapere chi abita nelle strade di questa città." Harry annuì in supporto all'amico.

Johanna fece un piccolo sorriso "Si non preoccupatevi lo capisco."

"Bene, ci dispiace per aver fatto questa irruzione e spero di rivederla in futuro magari per la città a passeggiare." disse Harry alzandosi dalla sedia invitando anche Liam.

La donna lì accompagnò alla porta "Certamente ci rivedremo."

A quelle parole sia Liam che Harry vennero i brividi ma li attribuirono al cambio di temperatura da dentro a fuori la casa.

"Arrivederci."

"Arrivederci." poi Johanna piano aggiunse "Ci rivedremo molto prima di quel che immaginate."

-

"Quindi mamma cosa hai visto?" Daisy e Phebe continuavano a porre alla madre domande del genere da quando i due agenti avevano lasciato la casa.

"Ragazze sapete come la penso, io vedo si il futuro delle persone ma nessun'altro lo deve sapere apparte me."

"Perché?"

"Beh è un po' ingiusto che qualcuno sia a conoscenza di tutto il tuo futuro ma tu no."

Le gemelle annuirono.

"Oh Lottie grazie per aver convinto quei due ragazzi a credere alle mie parole."

"Di nulla mamma."

Zayn e Louis erano molto più interessati al profumo che i due umani avevano lasciato sulle sedie piuttosto che la conversazione che stava avvenendo in salotto.

"Zay come fa il suo odore ad essere così buono?" chiese Louis aggirandosi vicino al posto che aveva occupato Harry.

"Non lo so, io ho ancora in mente il rumore dei battiti del suo cuore." lui intanto si aggirava di fianco al posto di Liam.

"Non penserai che..." non finì la frase Louis lasciando intendere.

"Beh è molto strano ma non impossibile, potrebbe essere."

Poi vennero interrotti da Johanna che gli chiedeva di raggiungere il resto della famiglia per prepararsi per la caccia di quella notte.






N. A.

Nuovo capitolo che avrei voluto pubblicare prima ma che sono riuscita solo ora.

-M

-My peace in hell- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora