I colori riempirono la tua visione mentre la fragranza floreale si fece strada nel tuo naso. Avevi un sorriso sul tuo volto, non potevi immaginare di essere da nessun'altra parte se non in questo giardino botanico. Beh, era un negozio di fiori, ma quando tu chiudevi gli occhi era come se quel posto ti portasse da un'altra parte. Una scatola sbattuta per terra vicino a te, ti fece sussultare.
"Smettila di sognare ad occhi aperti e mettili dietro." Grugnì l'uomo.
"Qual è la parola magica?" dissi tu.
"Metti questa roba dietro, altrimenti la tua pianta di lavanda preferita soffrirà," rispose con un sorrisetto diabolico che ti fece rizzare i capelli sulla nuca. Era una terribile contraddizione per il suo viso angelico insieme al grembiule rosa che indossava.
"Seokjin, non oseresti," ringhiasti tu.
"Sfidami," spinse ulteriormente, alzando le sopracciglia. Ma dopo aver visto la tua faccia, lui scoppiò a ridere nella sua famigerata risata che riempì la stanza. Alcuni clienti si voltarono a guardare il bell'uomo mentre il suo viso diventava rosso. "Sto scherzando," disse lui asciugandosi le lacrime dagli occhi. "Ma per favore metti le provviste nel retro per me."
"Ugh, perché mi fai sempre portare scatole così pesanti?" piagnucolasti tu. "Sono una ragazza fragile." Sbattesti le sopracciglia guardandolo, sperando che lo avrebbe in qualche modo addolcito. Ma sapevi bene che Kim Seokjin non sarebbe stato persuaso da nessuno tranne da lui stesso.
"Fragile come il mio culo," rise lui. "Ti ho vista cacciare dei ragazzi dalla tua classe l'altro giorno."
Le tue spalle si scrollarono. "Mi prendono sempre in giro e con le voci è facile farlo."
Seokjin sospirò e posò una mano sulla tua spalla. "T/N, scusa, non volevo sollevare l'argomento."
"So che non era la tua intenzione farlo," risposi tu. "Un volta che sarò laureata all'università il prossimo anno, andrò in un posto lontano, dove nessuno conosce la mia storia e potrò essere chi voglio."
"Beh, non c'è fretta," aggiunse Seokjin, "Mi servirebbe sempre un po' di aiuto da queste parti."
"Oppa, sono stata un peso per te per tutta la vita. Penso di aver bisogno di allargare un po' le mie ali." E proprio come tanti anni fa, ti accarezzò leggermente la fronte e poi tornò ad innaffiare le margherite. Tua madre era morta durate il parto e, pieno di sensi di colpa e tristezza, tuo padre aveva iniziato a bere e a giocare d'azzardo. Il debito si era sommato al punto in cui si era allontanato, senza di te. Il boss mafioso ti aveva raggiunto un giorno per chiederti dei soldi. Avendo solo 14 anni all'epoca, eri abbastanza terrorizzata.
Vedendo che non avevi soldi con te, il boss mafioso aveva intenzione di portarti con se per farti pedina transazionale per i suoi affari. Ma fortunatamente, la famiglia di Seokjin, che era molto amica di tua madre, si era presentata al momento giusto. Avevano pagato il capomafia e gli avevano ordinato di lasciarti in pace, altrimenti avrebbero messo di mezzo la polizia.
Dopodiché, ti accolsero. Avevi promesso di lavorare sodo per ripagarli, ma avevano fatto un patto con te, che tu andassi a scuola e vivessi con loro finché non fossi stata pronta per uscire dalla loro dimora. All'inizio, eri titubante riguardo a tutte le loro azioni gentili nei tuoi confronti, ma Seokjin essendo Seokjin, lentamente ti aveva aiutata ad aprirti attraverso le sue battute e le sue lamentele. Nonostante avesse 6 anni in più di te, il suo spirito era ancora quello di un bambino. E poiché era anche figlio unico, gli piaceva avere una sorellina intorno.
Quando Seokjin aveva aperto il suo negozio di fiori, non aveva bisogno di chiederti di aiutarlo, perché tu eri pronta a fare qualsiasi cosa per lui e la sua famiglia. Dovevi tutta la tua vita a loro. Quando eri cresciuta, avevi chiesto ai suoi genitori del perché ti avessero accolta da loro. Loro ti avevano risposto perché era il desiderio più grande di tua madre che tu crescessi felice, e che non potevano deluderla. Nonostante i loro sforzi per integrarti nella loro famiglia, le parole si erano sparse velocemente in città e eri stata cacciata dalla scuola poiché era una indesiderata e sfortunata ai loro occhi. Credevano anche che tu fossi ancora affiliata al boss mafioso e facessi cose indecenti. Era successo tutto 8 anni fa, eppure le parole continuavano a non morire. Smisi di preoccuparti di tutto questo, perché infondo non ti importava più. Avevi persone che ti amavano e che tutt'ora lo stavano facendo, questo era tutto ciò che contava.
"Oh, verrò con te a fare la spesa stasera," gridò lui dal fuori.
Lo guardasti un po' sospetta, "Perché? Non ti fidi, credi che comprerò delle cipolle al posto del formaggio?" Chiesi tu sarcasticamente.
Lui alzò gli occhi al cielo, "Sta zitta. So che non sei goffa come il mio ragazzo." Sospirò, pensando al ragazzo di cui si era innamorato all'università e ora si erano uniti l'uno con l'altro. Anche se Namjoon era in città, a lavorare in una grande compagnia musicale. Nonostante le discussioni senza senso, Seokjin aveva finalmente trovato qualcuno oltre a se stesso perfetto, ed era stato divertente vederlo agitato ogni volta che Namjoon si presentava di sorpresa.
"E allora perché vuoi venire con me?"
Gli occhi di Seokjin si socchiusero mentre guardava fuori. "Ho sentito voci di un'infiltrazione di una gang mafiosa in città. La notizia ha riferito che alcune ragazze sono scomparse. Potrebbe non essere collegato, ma comunque non voglio correre rischi."
"Oppa," iniziasti a parlare, sentendo che il tuo corpo diventava sempre più sensibile alla notizia. Non avevi mai pensato che nient'altro di questa città potesse esserci qualcosa di pericoloso tranne i ragazzi sregolati della tua classe, ma sembrava che tu avessi qualcos'altro di cui preoccuparti d'ora in avanti.
"Inoltre, se vieni rapita, chi mi farebbe i complimenti per il mio bel viso d'ora in poi?" lui sbuffò, e la sua risata riempì di nuovo la stanza. Alcuni clienti lo guardarono, per la maggior parte, erano affezionati a lui poiché pensavano che fosse bello come i fiori che riempivano quel negozio.
"Sei incredibile." Sospirasti tu. Poi seguisti il suo ordine di caricare le provviste nel retro. La giornata trascorse senza problemi. Ma quello che ti aveva detto Seokjin era ancora in agguato nella tua mente. Ti fece venire i brividi. Giusto in tempo, Seokjin chiuse a chiave le porte del negozio di fiori e ti accompagnò al supermercato. I suoi occhi scrutavano le strade circostanti, provando uno strano senso di allarme, ma lo spazzò via rapidamente per raccontarti una nuova barzelletta che aveva imparato.
L'ombra sogghignava sotto il bagliore arancione del lampione.
Obiettivo individuato.
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ʙʟᴜᴇ sɪᴅᴇ - ᴊᴜɴɢ ʜᴏsᴇᴏᴋ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfiction[COMPLETATA] Un sorriso diabolico si dipinse sul suo viso. Sarebbe interessante, pensò tra sé. Aveva messo gli occhi su di te dal giorno in cui aveva messo piede in quella città, qualche mese prima. A essere onesti, il suo sguardo non ti aveva mai l...