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Rachel era tra le mie braccia a terra, mentre delle lacrime scorrevano lungo il mio viso.
Cercavo di tenere premuto sulla ferita, per cercare di contenere il sangue che stava perdendo.
Avevo già chiamato Tony e fra un po sarebbe arrivato.
Un altro sparo arrivò vicino a me, ma per mia fortuna non colpì nessuno dei due.
Dovevo solo aspettare, mentre io cercavo di proteggere Rachel con il mio corpo.
Sentì un altro sparo, ma questa volta colpì qualcosa di metallico.
Trony con la sua armatura ci aveva fatto da scudo parando il proiettile.
Lui cercò di mirare al tipo che aveva sparato, ma senza successo, lui riuscì soltanto a fuggire.
"Che succede ragazzo?"mi chiese preoccupato.
"Hanno sparato a Rachel!"dissi in panico.
"Tranquillo Peter, ora portiamola alla base! Muoviamoci!"disse sbrigativo.
Presi in braccio Rachel e iniziai a sparare le mie ragnatele.
Non ero mai andato così tanto veloce in vita mia.
Alle volte davo degli sguardi a Rachel che ancora era inerme con quei bellissimi occhi che ora erano chiusi.
Finalmente arrivammo e subito Bruce (Hulk) seguito da qualcun altro che non focalizzai chi fosse data l'agitazione, ci vennero in contro.
"Portatela in infermeria presto!"mi disse.
Svelto la portai lì e la adagiai sul lettino e delle persone compreso Bruce andarono subito da lei lasciandomi in dietro.
"Vieni ragazzo ora lasciamoli!"mi disse Tony facendomi uscire dalla sala.
Mi accompagnò in salotto e ci sedemmo tutti e due sul divano.
"Cosa è successo?"mi chiede serio Tony.
"I-io non lo so, eravamo sul tetto e poi g-gli hanno sparato!"dissi in fretta ancora tra le lacrime.
"Ok, calmati, tranquillo Peter!"cercò di tranquillizzarmi Tony.
"Come faccio a restare calmo se..."mi fermati prima di continuare.
"Se...?"mi chiese facendomi continuare il discorso.
"...se la persona di cui sei follemente innamorato è lì dentro?"mi chiese continuando lui a parlare dato che io non gli rispondevo.
Alzai lo sguardo su di lui e lo vidi sorridere, ma poi riportai lo sguardo a terra.
"Peter sei un bravo ragazzo, vedrai che ce la farà!"disse calmandomi mettendomi una mano sulla schiena.
"È troppo cocciuta per morire adesso!"disse scherzando, facendomi sorridere.
"Ma ora devi dirmi cosa è successo di preciso!"mi disse ritornando serio.
Presi un respiro e poi risposi.
Stavamo parlando sul tetto del palazzo e poi ha detto che voleva tornare a casa dato che era stanca, così ci siamo alzati, io ero girato di spalle e qualcuno da dietro ha sparato colpendo Rachel.
Ho sentito il senso di ragno troppo tardi, il proiettile era troppo veloce e mi ha preso alla sprovvista.
Lei è caduta a terra e aveva un sacco di sangue che gli usciva! Ho cercato di proteggerla con il mio corpo, perciò non sono riuscito a vedere chi fosse stato a sparare!"spiegai io.
"Va bene, grazie, stanne certo che troveremo quel tipo!"disse convinto Tony e allora io annuì senza aggiungere parola.

Dovevamo soltanto aspettare, ma sembrava che il tempo si fosse fermato.
Io ero ancora in salotto e poco dopo ci raggiunsero anche Nat, Steve, Wanda, Thor e Clint.
"Tieni!"disse Nat porgendomi un bicchiere con dell'acqua.
"Grazie!"dissi prendendolo e ricambiando il suo sorriso.
"Peter forse dovresti andare a riposarti!"disse Wanda avvicinandosi a me.
"No non sono stanco!"
"Peter sono le 2 del mattino, domani hai scuola!"cercò di convincermi.
"No, lei c'era per me, perciò io ora ci sono per lei!"gli risposi convinto.
"Va bene!"disse soltanto.

Passò un'altra ora e iniziavo ad agitarmi sempre di più.
Gli unici ancora svegli eravamo io e Steve.
"Perché non esce? È lì dentro da un'ora e mezza!"dissi alzandomi in piedi.
"Tranquillo Peter vedrai che sta bene, è lì dentro da poco, dagli tempo!"disse Steve raggiungendomi.
"No Steve non dirmi di stare calmo, ho paura!"dissi, mentre altre lacrime iniziarono a rigare il mio viso.
"Sta bene!"mi disse abbracciandomi.

Finalmente mi calmati un po e Steve iniziò a parlare.
"Ti piace davvero così tanto?"mi chiese.
"Certo! Lei è perfetta! Oggi gli ho detto cosa provavo per lei, ma non ho detto il suo nome, però non credo che abbia capito che stavo parlando di lei!"
"E perché non glielo dici?"
"Perché ho paura della sua reazione, è veramente speciale lei per me e perderla è l'ultima cosa che voglio!"gli spiegai come se fosse una cosa semplice.
"Ti assicuro che non la perderesti!"
"Come fai a dirlo?"
"Tu cosa credi che provava ogni volta che baciavi l'altra ragazza?"
"N-non lo so!"
"Ci rimaneva malissimo, avrebbe tanto sperato che fosse lei quella ragazza!"
Mi scappò un sorrisino a quelle parole e stavo per rispondere, quando ad un tratto comparve nella stanza Tony.
"Hei Steve, io ho localizzato il tipo che ha sparato a Rachel vado a prenderlo, vieni?"chiese Tony a Steve.
"Certo!"rispose lui alzandosi.
"Vengo anche io!"
"No Peter, tu rimani qui da Rachel in caso abbia bisogno!"mi fermò Tony
"Va bene!"dissi soltanto per non controbattere, non ero in vena di farlo.
Così loro sparirono dal salotto lasciandomi solo.

Passò più o meno un'ora e io l'avevo passata a dormire, dato che dopo Steve e Tony se ne sono andati, io mi ero addormentato senza accorgermene.
Mi svegliai e controllai l'ora, era tardissimo e Rachel era ancora lì dentro, ma finalmente arrivarono Tony e Steve.
"Lo abbiamo trovato!"
"Perfetto!"esultai io
"L'avete già interrogato?"gli chiese Nat entrando nella stanza.
"Si!"rispose Steve.
"E..."dissi incitandolo a continuare.
"È una stupida banda di ladruncoli di banche che tu qualche mese fa li hai presi e portati in prigione, a quanto pare uno è riuscito a uscire grazie ad una cauzione e ovviamente voleva vendetta, dato che quando li hai fermati c'è stata una sparatoria tra di voi e suo fratello è morto lì.
Cercava solo di vendicarsi, voleva ucciderti, ma senza successo, tranquillo ora è al fresco!"spiegò Tony.
Perciò era colpa mia se ora Rachel era in quella situazione!
Se lei non avesse saputo della mia identità, questo non sarebbe mai successo e ora lei starebbe bene!
Quella sera avevo pianto tantissimo, ma nonostante ciò, alcune lacrime mi rimanevano ancora e al solo pensiero che Rachel stava male a causa mia, automaticamente stavo male pure io.
"Perciò è colpa mia!"dissi sussurrando dando voce ai miei pensieri sperando che qualcuno non sentisse.
"No Peter non è colpa tua!"mi rassicurò Nat.
"Si invece!"dissi alzando la voce.
"S-se io non gli avessi mai detto della mia identità questo non sarebbe mai successo!"dissi singhiozzando.
"Non è colpa tua! E poi lo aveva scoperto lei chi eri!"ripeté dinuovo Tony.
Rimasi zitto, finché finalmente qualcuno uscì dalla stanza in cui c'era Rachel.
"Sta bene, ma ora sta riposando!"ci disse Bruce.
"Se volete potete andarla a vedere, ma fate piano e andate uno alla volta!"continuò lui.
Tutti quanti facemmo un sospiro di sollievo e piano piano iniziarono ad entrare tutti quanti per vederla.
Entrò prima Tony, poi Nat, Steve e Wanda, gli altri sarebbero andati a vederla domani.
Per ultimo entrai io e gli altri erano già andati a dormire.
Entrai nella stanza e la vidi lì, su quel letto distesa che dormiva profondamente senza forze.
I suoi capelli dorati erano sparsi su tutto il cuscino.
Avevo una voglia matta di rivedere quei bellissimi occhi ambrati, ma sopratutto di posare finalmente le mie labbra sulle sue e assaporarle per bene per cercare di imprimere il loro gusto.
Gli presi soltanto la mano e mi sedetti affianco a lei restando semplicemente a guardarla.
Che grande cazzata che avevo fatto mettendomi assieme a Liz, perché anche se lei non avrebbe ricambiato i miei sentimenti avrei continuato ad amarla per sempre e nessun'altra ragazza poteva colmare il vuoto che sentivo quando lei non era al mio fianco.
Quello che provavo per lei non è semplicemente una cotta di quest'età, ma era vero l'amore che provavo per lei e solo per lei.
Mentre pensavo però, un altro pensiero affiorò alla mia mente.
Se non fosse stato per me, queste cose gliele avrei potute dire direttamente guardandola negli occhi perdendomici dentro.
E nonostante tutto, mi faceva malissimo vederla in quello stato, attaccata a tutte quelle macchine, gli aghi sul suo braccio e sentire tramite una macchina i battiti del suo cuore così lenti, non potevo sopportarlo, così mi alzai da quella sedia e me ne andai lasciandola di nuovo sola con gli occhi ancora rossi e gonfi per tutte quelle lacrime versate quella sera.

~ My superhero ~ Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora