capitolo 17

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Il giorno successivo passò assai in fretta; al lavoro andò tutto sereno, con poca gente che veniva a prendere libri in prestito.

Le ore passavano e io pensavo a come sarebbe stata quella serata. Non potevo negare di essere nervosa: Emma aveva quel non so che di misterioso, e questo mi affascinava e spaventava al tempo stesso.

Con il tempo avevo imparato a diffidare delle persone, in generale. Ma lei era diversa, me lo sentivo...e non volevo fare brutta figura con la madre di Henry.

Se c'era anche solo una minima possibilità che io fossi sua zia, volevo sfruttarla al meglio.

Qualcosa era scattato in me al nostro primo incontro; era un bambino speciale...

《Tutto bene, Gloria?》

Non avevo sentito Belle arrivare e trovarmela accanto mi fece sobbalzare.

《oh scusa... non ti volevo spaventare》si scusò subito lei

《No Belle tranquilla non fa nulla...ero persa nei miei pensieri...》 mi giustificai io.

La rossa, quasi come leggendomi nel pensiero, sorrise e, chiudendo la biblioteca, mi rassicurò

《Ei, vedrai che andrà tutto bene dopo. Sei una brava ragazza ed Emma è una tipa apposto...non ti preoccupare e divertiti e basta》

Nonostante la tensione e malgrado ci conoscessimo da poco, quelle parole mi fecero sorridere e diedero un senso di calma.

《E poi ci saremo noi con te...cosa potrà mai andare storto?!》domandò lei retoricamente

Quel pomeriggio arrivò in un batter d'occhio e, dopo essermi lavata, era il momento di vestirsi. Ruby aveva chiesto a sua nonna di finire prima, di modo da potermi dare un passaggio in macchina.

Così, alle tre e mezza si fece trovare sotto casa e partimmo. Direzione: appartamento di Mary Margaret.

Ruby indossava dei pantaloni neri di pelle ed una camicia rossa, Belle un vestito blu notte che arrivava fino alle ginocchia stretto da una cinturina marrone chiara. Io, invece, ci avevo messo di più a decidere; dovendo andare solo per fare merenda e parlare non sapevo se vestirmi informalmente o, conoscendola comunque poco, se essere formale. Alla fine avevo optato per la prima opzione e mi ero messa dei semplici jeans strappati, una maglia bianca con le maniche che cadevano sulle spalle e delle scarpe da tennis bianche.
Gloria

Una volta arrivate Ruby parcheggiò e ci disse di andare avanti e nel mentre lei ci avrebbe raggiunte

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Una volta arrivate Ruby parcheggiò e ci disse di andare avanti e nel mentre lei ci avrebbe raggiunte.

Così io e Belle ci incamminammo, lei davanti, io che la seguivo. Dopo aver fatto due piani di scale, arrivammo al numero che Emma mi aveva indicato e che la rossa conosceva già abbastanza bene.

Belle stava per bussare quando io la fermai

《Aspetta...come sto?》 le chiesi, sistemando le pieghe dei jeans e mettendo bene il cellulare nella tasca posteriore di essi.

Lei sorrise e, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio disse 《Perfetta》, e bussò.

Quel semplice piccolo gesto aveva fatto scattare in me qualcosa, forse perché mia mamma era solita farlo sin da quando vivevo con loro... ma non potei rifletterci su più di tanto perché, pochi istanti dopo la porta si aprì ed io rimasi di stucco.

Davanti a me apparve la bionda con un sorriso stampato in volto, bella da togliere il respiro; indossava dei jeans scuri ed una camicia verde acqua scuro.

Davanti a me apparve la bionda con un sorriso stampato in volto, bella da togliere il respiro; indossava dei jeans scuri ed una camicia verde acqua scuro

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《Entrate pure, prego》 ci invitò lei, dopo quella che a me parve un'eternità

La rossa ringraziò entrando, così come Ruby che, nel mentre, ci aveva raggiunte. Io entrai per ultima e, richiudendo la porta, la bionda mi sussurrò all'orecchio

《Di tutte, sei la più bella》, facendomi arrossire.

Mentre Emma ci preparava le tazze con i tè ed i caffè, noi tre ci sedemmo sul tavolino all'entrata ed io osservai la casa.

Era a due piani: appena entrati si notava l'angolo cucina, con un piano dove si poteva bere stando in piedi, di fronte, un divano ed una poltrona, di lato, nascosto, un letto, e di lato una tavola rettangolare, accanto alla porta. Dietro al divano una scala a pioli che portava al piano di sopra.

<<Ok, eccoci qui>> esclamò la bionda, servendo a Ruby e Belle i due tè e porgendomi la mia tazza. Stavo per bere quando mi fermai con la tazza a mezz'aria. Emma, che stava parlando con Ruby, si fermò di colpo e mi osservò preoccupata

《Che succede?》

《No, nulla...solo...anche te metti sempre la cannella??》 chiesi io, appoggiando la tazza.

Emma sembrò stranita all'inizio ma poi variò espressione e, sorridendo, rispose 《Oh sì, scusami...è l'abitudine oramai...se non ti piace la tolgo e ti rifaccio-》

《No non fa nulla, va benissimo così》 mi affrettai a rispondere, bevendo il caffè.

Emma sorrise e tornò al suo discorso, lasciandomi ai miei pensieri...

Anche alla madre del mio presupposto nipote piaceva la cannella...strana coincidenza...finché si trattava di cioccolata e panna era una cosa normale che piacesse a molti, ma la cannella...

Cercai di non pensarci su e tornai a seguire il dialogo tra le ragazze...in fondo, come aveva detto Belle, cosa mai potrà andare storto?!?

Pov's autrice

Sto per andare al mare fino a lunedì quindi per 4 giorni circa non aggiornerò, perciò ecco a voi un capitolo un po' diverso dal solito e più lungo..buon venerdì e a presto! commentate pure plis che ci tengo al vostro parere!

La ragazza che crede nelle favole volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora