Capitolo 18 ~ La storia di Katherine

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Cassandra                                                  "Come sarebbe a dire non è morta?"  "Hai capito benissimo, Katherine non è mai morta in quella chiesa, è riuscita a scappare e da allora ha passato i successivi cinquecento anni a scappare dal sottoscritto, peccato che io non sappia dove si trova"
"Per quello non c'è problema, riuscirai a fartelo dire da Damon, piuttosto, che cosa hai intenzione di fare con lei?"
"Ancora lo so, ma ti garantisco che non sarà un problema per te e la tua famiglia"                                        
"Bene" dico prendendo un coltello e piantandomelo nell'Aorta così da dissanguarmi, "Ora puoi soggiogarmi" continuo.                                                      "Portami da colui che può svelarmi il piano di Katherine" ed, ovviamente, io sono costretta ad obbedirgli.

Stefan                                                        
Mentre sto controllando Stefan compare Cassandra accompagnata da Klaus.                                         
"Cassie stai bene? Perchè sei sporca di sangue? Ti ha fatto del male?" 
"No, e anche se fosse non potresti farci niente, ora spostati e lascia che Klaus vada da Damon"     
"Cosa?! Non se ne parla, Cassie potrebbe fargli del male, è pur sempre mio fratello"                           
"Non lo farà, abbiamo un accordo, e comunque non lo permetterei mai, puoi solamente fidarti di me?"   
"Sì" rispondo rillutante facendo passare Klaus.

Cassandra                                                  "Allora?" dico a Klaus che sta uscendo dalla cella di Damon.
"So dov'è Katherine e so qual è il piano di Damon"
"Cioè?" chiedo impazientemente. impazientemente                                      "Pensi davvero che te lo dirò?"     "Klaus noi avevamo un accordo!"
"Lo so bene cara, difatti l'ho rispettato, l'accordo era che tu mi facessi alcune domande e io soggiogassi il tuo amico per scoprire il piano di mio fratello, non hai mai accennato al fatto che io dovessi svelarti il piano e che non potessi soggiogarlo per impedire di svelarvi ciò che hai in mente"
"Tu cosa?" chiedo furibonda ma Klaus se n'è già andato.

"Quindi Klaus ha soggiogato Damon così che non ci riveli il suo piano?" chiede Stefan.                       "Sì"                                                                  "Se gli dessimo della verbena? Potrebbe eliminare il soggiogamento" "No Stefan, non è così che funziona, della semplice verbena non basta" "Ma deve pur esserci un modo"        "C'è un incantesimo ma... è troppo doloroso"                                                     "Non importa Cassie! Se è l'unico modo per liberarlo allora fallo"
"Ma Stefan..."
"Niente ma Cassie! Capisco che sei ancora innamorata e che non vuoi che soffra così tanto ma non puoi lasciare che Klaus lo controlli"
"Hai ragione... ma devo farlo da sola, tu va' da Elena e controlla che stia bene"                                       "Ma..."                                                           "Niente ma, vai" e lui rassegnato esce dalla porta.

Entro nella cella e subito Damon dice: "Può essere poco sicuro stare qui ora che hai lasciato che Klaus controlli la mia mente"
"Non è il momento per fare la vittima, sono qui apposta per sistemare questo piccolo inconveniente, prendi questo" dico lanciandogli una sacca di sangue.                                                        "Ma cos'è sangue di gallina? Mai bevuta cosa più schifosa"
"No è sangue di coniglio, e ora sta' zitto e ascolta"
"Devo ancora abituarmi a questo tuo carattere"                                                     "Sarà meglio che tu lo faccia, ora, ti farò un incantesimo per eliminare il soggiogamento..."             
"Non se ne parla, mi fido più di un originale che di una strega"
"La vuoi finire di interrompermi?!" dico utilizzando il solito incantesimo per provocare dolore.     
"Ora, sei hai provato dolore con questo incantesimo quello contro il soggiogamento è mille volte peggio" "Tu sì che sai come rassicurare le persone"                                                       "E chi ti ha detto che volevo rassicurarti?"                                               "Pure stronza... mi piace"
"Magia subactas in dicionem auferendum" e continuo a ripetere queste parole, sento Damon urlare di dolore ma nonostante ciò riesco a non fermarmi.                                                    Comincio a sentirmi incredibilmente affaticata, -Avrei dovuto usare delle candele!- penso.              
Riesco a resistere fino alla fine ma nonostante ciò cado a terra, noto solo Damon che mi afferra, poi il nulla.

"Cassie" sento delle voci chiamarmi in lontananza e noto che pian piano si fanno sempre più vicine.
Apro gli occhi e noto di essere incatenata alla parete con la testa poggiata sulle gambe di Elena.

"Mi spiegate cos'è successo? E dov'è Damon?"
"Sei svenuta addosso a Damon dopo l'incantesimo e lui è riuscito a liberarsi e... ti ha incatenata alla parete"
"Quel bastardo! Dobbiamo trovarlo!"
"Calmati Cassie, ci stanno pensando gli scagnozzi di Klaus, ora noi possiamo farc da parte" dice Elena in comune accordo con Stefan.
"Ma non capite che il problema è proprio questo? Lo uccideranno appena proverà a mettersi in mezzo! Dobbiamo impedirgli di salvare Katherine, non farlo ammazzare"
"Lui non si farà aiutare Cassie, è troppo orgoglioso"
"Lo so, ma questo non significa che lo possiamo abbandonare!"
"Cassie, non puoi sempre preoccuparti per lui dopo quello che ti ha fatto, lui è così"
"Lui sarà anche così, ma siamo la sua famiglia e dobbiamo stargli vicino e non abbandonarlo! Voi fate come credete ma non lo lascerò solo, e ora toglietemi queste maledette catene"

Vampire Witch: The ShamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora