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È passato un mese ormai da quando io e Peter ci siamo messi assieme e le cose vanno molto bene tra di noi e ultimamente, un semplice bacio che ci scambiavamo, alla fine diventava qualcosa di più passionale e sentito, ma per adesso non ci siamo mai spinti oltre.
Liz dopo che è venuta a sapere di noi due ha fatto una scenata mettendosi in ridicolo davanti a tutta la scuola

*flashback*
Stavamo mangiando in mensa come tutti i giorni, quando ad un certo punto, a interromperci fu quella tro-, cioè figlia di una brava donna, che venne verso di noi infuriata.
"TU!"urlò a Peter, allora lui si alzò in piedi per cercare di fermarla prima che potesse fare una scenata.
"Liz cosa ce?-"
Peter non finì di continuare la frase che si beccò uno schiaffo in pieno viso da Liz.
L'impatto con la sua faccia fu fortissimo e il suono riecheggiò in tutta la mensa facendo voltare tutti gli studenti su di noi.
Io mi alzai subito in piedi per difendere Peter.
"Hei ma come ti permetti?"gli dissi a voce più alta.
"Tu sta zitta!"disse credendo che mi avrebbe chiuso la bocca, ma mi fece solo incazzare di più.
"Sai ho problemi ad ascoltare le troie!"esclamai io.
"Hei hei tranquilla, ci penso io!"mi calmò Peter facendomi un sorriso per convincermi.
Per fortuna c'era lui altrimenti nessuno sarebbe stato in grado di fermare le mie mani attorno al collo di quella vipera, e pensare che piaceva a Peter...
"Cosa vuoi?"disse cambiando espressione rivolgendosi di nuovo a lei.
"Tu mi hai lasciato, solo per quella sgualdrina?"disse quel 'sgualdrina' indicandomi e guardandomi disgustata.
"Vieni qui che ti ammazzo!"dissi minacciosa, allungando le mani verso di lei, ma Peter e Mj mi fermarono prima.
"Non chiamarla mai più così, e poi ti ho lasciato perché semplicemente non sono innamorato di te!"spiegò Peter un po alterato.
"Ora se non ti dispiace, vattene!"continuò lui.
"Ma tu mi amavi!"insistette lei
"Non ho mai detto di amarti, ho detto che mi piacevi e basta!"gli spiegò.
"Tu...io...vaffanculo Peter Parker!"urlò lei.
"Signorina Toomes! In ufficio!"disse severa la vicepreside sbuffando da dietro la porta e facendo zittire tutti.
Mi trattenni dal ridere e prima che se ne andasse ci guardò ancora per una volta con disgusto.
Che figura di merda! È stata una cosa umiliante, lei si è umiliata da sola!

*fine flashback*

Da quel giorno non l'ho più vista a scuola e a quanto pare si era trasferita.

Oggi mi trovavo alla base distesa sul letto accocolata a Peter a guardare un film, dato che domani era domenica e non c'era scuola.
Erano più o meno le 17 e qualcosa
e non sapevamo che fare.
Lo sentì inspirare per la millesima volta, così intuì che si stava annoiando.
"Ti stai annoiando?"
"Si, cioè no, cioè si mi sto annoiando, ma non perché tu sei noiosa, il film lo è!"disse un po incasinato facendomi ridacchiare.
"Ho capito tranquillo, che vuoi fare?"gli chiesi io.
"Non lo so, ti va di fare un giro?"propose lui.
"Va bene!"
"Allora ti porto io da una parte!"disse alzandosi dal letto.
"Dove vuoi andare?"
"È una sorpresa!"
"Oh andiamo Peter, sai che non mi piacciono le sorprese!"
"Ma questa è una sorpresa bella!"
"Non esistono sorprese belle!"
"Fidati!"
Alla fine, come sempre, mi convinse e iniziammo a dondolare tra i palazzi, fino ad arrivare al solito palazzo dove guardavamo le stelle qualche sera.
"Chiudi gli occhi!"mi disse appena atterrammo in cima, mettendomi poi le mani sugli occhi.
"Se mi butti giù non è una sorpresa molto bella come dicevi prima!"dissi scherzando.
"Vedrai che ti piacerà!"disse sicuro.
Mi voltò e mi fece avanzare piano piano.
"Ok ora aprili!"disse togliendo delicatamente le mani dai miei occhi.
Io gli aprì e davanti a me vidi un panorama mozzafiato come sempre, ma questa volta il cielo non era blu e puntellato dalle stelle, ma all'orizzonte il sole così tondo e di un colore intenso come il fuoco, dipingeva il cielo di una tinta rossastra, mentre delle nuvole viaggaivano calme per tutto il cielo.
La luce rossastra del tramonto illuminava ogni edificio, strade, ogni cosa!
"Mio dio Peter è... bellissimo!"
"Te l'ho detto che ti sarebbe piaciuto!"
"Questa volta ti do ragione!"

Eravamo seduti sul bordo del palazzo come sempre a guardare l'orizzonte.
La temperatura non era ne troppo fredda e ne troppo calda, mentre un venticello passava tra i nostri capelli muovendoli un po, e dai nostri occhi si poteva vedere il riflesso del sole che piano piano, lasciava il cielo da un colore dorato a uno vermiglio e poi cremisi diventando poi blu sempre più scuro e facendo vedere le stelle e la luna grande che illuminava quel cielo così immenso ed infinito.
Amavo Peter, dio se amavo Peter, era perfetto e non capisco come certa gente si possa permettere di offendere, anche solo una volta questo ragazzo dal cuore così dolce e semplicemente bellissimo!
Potrò pur sembrare ripetitiva e sdolcinata, ma io non la smetterò e non mi stancherò mai di dire queste cose su questo ragazzo, il mio ragazzo!
"Hei ti va di andare a casa mia? May è fuori per lavoro fino a martedì!"mi chiese poi lui.
"Se non disturbo..."
"Figuarati!"
Così mi aggrappai di nuovo a lui e in poco tempo arrivammo a casa sua.
Avevo già chiamato mio zio per avvisarlo, perché sapevo che sarebbe stato capace pure di smuovere tutte le pattuglie e i carabinieri di New York!

Come sempre in qualche modo finimmo per baciarci, ma questa volta mi sembrava diverso.
Approfondimmo di più il bacio, finché no mi sbatté con poca forza al muro per non farmi male senza interrompere quel contatto, per poi passare anche a torturarmi il collo.
Dopo un po si staccò, ma rimase comunque vicino alle mie labbra.
"Rachel io voglio fare l'amore con te, ma solo se pure tu lo desideri quanto lo voglio io!"disse lui.
Mi prese alla sprovvista.
Davvero voleva farlo con me?! Voleva fare per la prima volta l'amore con me? Pure io lo desideravo un sacco e di certo non esitai a rispondergli.
"Certo che lo desidero pure io!"gli sussurrai sulle labbra.
"Non farlo perché ti senti obbligata, solo se lo vuoi pure tu davvero!"
"Io lo voglio!"gli dissi convinta delle mie parole.
Mi guardò negli occhi per qualche secondo, per cercare di capire se ero sincera con lui e poi si fiondò subito sulle mie labbra con molta foga, passando ancora una volta per il collo.
Il suo profumo, il suo tocco, i suoi occhi, mi mandavano sempre in estasi! Lo avevo già detto?! Non importa io lo ripeterò all'infinito!
Oooh quella notte non credo che sarei tornata presto a casa caro zio Tony!...

~ My superhero ~ Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora