Di Carezze e Febbre

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Tutti sanno che verso luglio, inizia il male di stagione di quando si è in nazionale. I ragazzi lo sanno, lo sa il mister, infatti lui stesso è il primo a non lamentarsi quando arriva quel momento. Il mister sa che almeno può fidarsi di Federico Chiesa, o come ormai è sta rinominato dai suoi amici Chiesino, è l'unico ragazzo che raramente si ammala. Infatti quando quella mattina, lo videro con gli occhi febbricitanti e con le energie sottoterra, già si era capito che Federico, doveva tornarsene a letto.

"Berna vieni qua" disse il mister a Federico Bernardeschi, grande amico, ragazzo con grande interesse amoroso verso Federico Chiesa, era l'unico ragazzo di cui il mister si fidava veramente. Non solo in campo, perché sapeva che Berna aveva solo bisogno di più spazio e più fiducia, ma anche come ragazzo su cui riponesse tutta la sua fiducia, quando si trattava di rincuorare i suoi amici, finalmente soprattutto ora; il ragazzo poteva dichiararsi. Tutti credevano che Mancini non sapesse niente, ma con il poco tempo che stava là aveva avuto la fortuna di vedere; la riunione di un sacco di coppie sia in fatto di amicizia che di fidanzati. Florenzi ha sia riabbracciato Pellegrini che El Shaarawy, gli Sterenzo erano tornati, Nicolò Barella aveva ri abbracciata Locatelli e Chiesa, Locatelli che ancora scottato dal suo amore finito per Gigio ; aveva potuto tornare ad amare grazie e Matteo Pessina, poi c'erano loro. I due Fede innamorati dal 2016, da quando la Fiorentina se li teneva stretti sotto la sua ala. Anche per questo la nazionale era piena di drama, lo stesso Mancini faceva fatica a seguire le situazioni di sua figlia Michela che aveva iniziato a stare insieme a Jorginho che ogni tanto veniva beccato fuori dalla porta della ragazza. "Mister che succede?" Domandò Federico con ancora il fiatone, non amava essere disturbato mentre si allenava. Ma quando effettivamente era lo stesso mister a chiamarlo e non Danielino o Vialli, la situazione era diversa, doveva dimostrare il motivo per cui Il Mancio si fidava di lui. "Il microbo sta male. Cerca di stargli  accanto durante l'allenamento in coppia, fammi sapere se peggiora durante l'allenamento. Voglio vedere quanto quel testone decide di fare il duro. " gli disse il mister indicando Federico Chiesa che già esausto cercava di respirare, che ogni volta veniva fermato da una tosse che faceva accapponare la pelle. Barella si era subito avvicinato anche lui al mister, aveva il terrore della tosse, sapete vivere con 4 femmine in casa, ma soprattutto tutte e tre piccole, il primo segno di tosse, si poteva considerare un grandissimo campanello d'allarme. "Mister ma non dovremmo mandare in camera Chiesa, non sembra stare bene." Disse  il sardo cercando di sembrare il meno losco possibile e soprattutto cercando di non farsi sentire dal diretto interessato che si trovava di fronte a loro. "Si dovremmo, vorrei vedere quanto dura.  Restate nei paraggi , se lo vedete strano. Fatelo subito sedere e chiamatemi."  Disse Mancini avvicinandosi a Vialli, doveva subito cambiare tattica, con Chiesa malato non si poteva rischiare. Alla fine l'uomo si fidava dei suoi giocatori sapeva che non erano degli incoscienti, allora questo era da rivedere, ha ancora in mente la volta che aveva visto tutta la squadra in Mega Hangover  dopo che i ragazzi hanno vinto l'ennesima partita, il giorno dopo si è ritrovato la squadra che indossava tutti gli occhiali da sole e in mano aveva sempre la loro bottiglia d'acqua, credo che Barella ha ancora in testa la sua strigliata era quello ridotto peggio.

"Fede come stai?" Domandò Barella mentre poggiava la mano sulla spalla del genovese,Chiesino sentendo la sua voce  si drizzò di scatto."Sono solo un po' raffreddato" disse il ragazzo del 97, gli sarebbe passato come la sera prima. Così iniziarono l'allenamento, solamente quando arrivarono a finire di fare la corsa Fede era già stanco, si teneva la mano sul petto, la sua fronte grondante di sudore. "Fede guardami." Disse Berna avvicinandosi a lui,Fede non dava segni di volerlo guardare quindi Berna prese iniziativa, poggiandogli la mano sulla fronte, la ritrasse immediatamente, quel ragazzo è bollente. Come cazzo faceva a stare in piedi!
"Federico sto bene. Mi gira solo..." disse il ragazzo prima di svenire, la cosa non sorprese molto Federico, effettivamente il più piccolo era già instabile da qualche minuto, quindi fini tra le braccia di Berna, il carrarese così riuscì a sedersi sul terreno avvendo il giocatore della Juventus inerme con la testa poggiata sul suo grembo.  Di colpo tutti smisero di allenarsi Nico corse verso il mister mentre Chiello, si avvicinò ai due Fede.  "Berna che sta succedendo a Fede?" Domandò il capitano, per poi inginocchiarsi accanto ai due.  "Credo che abbia la febbre molto alta, é svenuto, il mister mi ha detto che dovevo occuparmi di lui, ma non l'ho fatto e adesso è svenuto." Okay il capitano doveva calmare subito Bernardeschi, perché due calciatori che svengono nello stesso momento, non sarebbe stato facile da sopportare. "Okay ho capito, tienilo con la testa sulle tue gambe. Io gli alzo le gambe, intanto Nico è andato dal mister, quindi adesso fai come me, respira e inspira." Disse Chiello mentre alzava leggermente le  gambe del più piccolo. E così aspettarono l'arrivo del mister che decise di superare dei nuovi record mondiali di velocità, nel mentre Chiesa aveva riaperto gli occhi, facendo veramente fatica a restare con gli occhi aperti. "Hey piccolo, guardami. Mantieni gli occhi aperti, adesso ti portiamo in infermeria okay? " gli disse Berna  mentre con il dorso della mano gli accarezzava la guancia, fede gli aveva fatto prendere un colpo. "Chiello puoi continuare ad allenarti, Berna prendi in braccio Chiesa che lo portiamo in infermeria." Disse il mister avvicinandosi ai tre, così il carrarese con la calma più tranquilla immaginabile prese in braccio Fede che si strinse al suo petto, come se volesse essere protetto da qualcosa.

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