Una volta ancora - [Euphoria]

Una volta ancora

Ti ricordavo così, essere immutabile e perfetto, maligno ed irrequieto; ed io chiusa nel tuo abbraccio, senza via d'uscita eppure lontana anni luce, i polsi legati da corde invisibili, incatenata alla presenza costante del tuo ricordo, così vivido da sembrare reale ma del tutto astratto. Poi il lutto, l'accettazione dell'abbandono, sempre più logorante. Lacrime e sangue lucido, gote rosse e cuore perso. Amore nella forma più pura, sesso nella forma più violenta. Lividi nell'anima, dolore nelle ossa, dipendenza, brividi, emozioni portate all'estremo, lenzuola strappate, grida di odio, grida di amore. Cadere a terra e rialzarsi, speranza nel destino, delusione e rassegnazione. Cosa è stato tutto questo per me se non la prova inconfutabile dell'aver vissuto? Una mancanza si fa spazio nel mio cuore ed è l'unica cosa di cui sento di aver bisogno, dopo tutto ciò che ho passato, dopo tutto ciò che è stato, dopo tutte le lotte perse e le cure all'anima andata in frantumi, dopo tutto questo, il mio cuore chiede perdono, chiede aiuto, chiede quel calore. Ritroviamoci. Abbracciami. Nulla è più importante se questo non esiste. Nulla è più importante se dovessi ancora una volta negare al mio cuore di sentirsi al sicuro. E nelle tue braccia, di nuovo mi abbandono, priva di sensi, stanca. Cullami e proteggimi, solo per una volta ancora. Aiutami ad asciugare le lacrime della perdita e sentiti libera di piangere con me. Una melodia accompagna il momento, suonata da viole e pianoforti, tocca pezzi dell'anima a cui pensavo di aver rinunciato per sempre. Toccami e lasciati toccare. Baciami. Ti accarezzerò con la delicatezza che non hai mai conosciuto e ti farò ballare come non hai mai ballato. Se chiudi gli occhi puoi vederlo anche tu, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Abbandonati con me in un sussulto. Grida più forte che puoi al mondo che siamo insieme. Infine dimentica, voltati, allontanati di nuovo e lascia che io curi le mie ferite aperte da sola. Lo hai sempre fatto. Abbandonami. Abbandonami, Jules, e non tornare. Stavolta per sempre.