Dopo aver pulito il pavimento dalle schegge del vetro del bicchiere ripieno di succo, Areum ti fece sedere al tavolo da pranzo. Era strano vederla seduta. Eri così abituata a vederla nel suo angolo in piedi mentre tu e Hoseok mangiavate che pensavi che fosse un oggetto d'antiquariato che apparteneva alla casa. Tutto conteneva una storia, erano indizi, semplicemente non avevi le capacità intellettuali o il coraggio per mettere davvero le cose in prospettiva.
"Conosco il giovane padrone da quando è nato, ero la custode della sua casa," spiegò Areum. "La sua famiglia faceva parte di un grande conglomerato mediatico della città. Erano loro a gestirlo. Poi, quando i suoi genitori sono morti in un incidente d'auto quando lui era ancora un bambino, piuttosto che lasciarlo andare da alcuni parenti che non si sarebbero presi cura di lui, decisi di allevarlo da sola, come ho fatto. Hoseok era stato gentile, disponibile e indipendente. Quella parte di lui esiste ancora. Non mi ha mai trattata come una serva. Aveva bisogno di qualcuno che fosse costante e che non lo lasciasse da solo, e questo è stato il mio ruolo per un po. E poi sei arrivata tu."
I tuoi occhi si allargarono, ora ti eri più incuriosita. "Hai ragione," procedette con la spiegazione. "Il giovane padrone non è solo uno sconosciuto per te. Non era la prima volta che lo avevi incontrato. Dopo la morte dei suoi genitori, ci siamo trasferiti qui in modo che potesse avere una vita relativamente normale. Dopo il suo primo giorno di scuola, era tornato a casa con gli occhi chiusi e il suo solito sorriso luminoso e mi aveva detto che aveva incontrato una amica a scuola. Era la prima volta che era così eccitato per qualcosa, specialmente per la scuola. Nonostante fosse amichevole, gli altri ragazzi della sua scuola precedente non gli piacevano molto perché dicevano che era troppo rumoroso e a volte strano."
Mettendo da parte le cattive azioni che aveva compiuto, il tuo cuore si strinse ancora alla visione di un ambino rifiutato dai suoi amici. Era qualcosa che avevate entrambi in comune. Nessun bambino avrebbe dovuto passarci sopra ad un esperienza del genere, avrebbe dovuto essere amato e felice. "Non ricordo di averlo mai visto prima," dissi tu scuotendo la testa. "Voglio dire, sono sicura che l'avrei riconosciuto, anche se fosse cresciuto. O qualcuno avrebbe continuato a parlare di lui, giusto?" Non eri sicura della risposta, niente aveva più senso.
"Ci arriverò più tardi," rispose Areum. "Ora voglio parlarti del tuo rapporto con il giovane padrone. Una volta che vi eravate trovati, eravate inseparabili. Ogni volta che andavo a prenderlo, vedevo sempre voi due in classe, rannicchiati in un angolo a leggere un libro. Hoseok non era un gran lettore, ma amava il modo in cui gli leggevi i libri. E insisteva sempre di rimanere finchè tuo padre non fosse venuto a prenderti. Dopo averti incontrata, aveva iniziato a prendere i libri in mano. Era tornato ad essere se stesso. Non solo, stava riguadagnando la luce persa dopo la morte dei suoi genitori. Potrei fare solo supposizioni, ma avevo visto che anche tu eri felice con lui perché non ti giudicava come faceva con gli altri."
"Sai delle voci?"
Lei annuì, "È una piccola città. Le signore del mercato mi avevano avvertita di tenere lontano da te il giovane padrone. Ma sarebbe rimasto al tuo fianco qualunque cosa fosse accaduto e io non avevo intenzione di fermarlo. Col passare del tempo, penso che il vostro rapporto si sia rafforzato. Non passò molto tempo prima che il giovane padrone si innamorasse."
Non potesti trattenere il tuo sussulto, "Innamorato?"
"Desiderava mettere su famiglia, ed era qualcosa che finalmente poteva ottenere con te. Ti amava."
La tua bocca si spalancò, "Come ho reagito quando me l'ha chiesto?"
"Non ho mai avuto la possibilità di chiedertelo, ma avevi sempre avuto un bel sorriso quando eri con lui. Spensierata e senza paura di nulla. Credo che tu avessi bisogno di lui tanto quanto lui avesse bisogno di te. Hoseok pensava davvero che voi due avreste sempre avuto accanto l'un l'altro. Non riusciva a immaginare il giorno in cui quel sogno si distrusse."
"Cos'è successo? Ha qualcosa a che fare con il motivo per cui non riesco a ricordarlo?"
"Si," lei sorrise amaramente. La sua voce divenne un sussurro, come se fosse qualcosa di cui non avrebbe dovuto parlare. "La mia conoscenza di questo ha un limite. Ma so quando il boss mafioso è venuto a cercarti, ed è successo qualcosa che ti ha scioccata. Quando ti risvegliasti con la tua nuova famiglia, non avevi più ricordi del giovane maestro, o molto di quello che era successo nella tu infanzia."
Crollasti sulla sedia, sentendoti sopraffatta dalle informazioni che ti erano appena state lanciate addosso. Cosa era successo che ti aveva fatta andare in shock? E perché Seokjin e la sua famiglia non te ne avevano parlato? C'era ancora qualcosa che indugiava nella tua mente. "Perché è diventato questa persona? Perché è un boss mafioso?"
Areum aprì la bocca, ma non fu la sua voce a parlare. "Perché lo volevo." Entrambe vi voltaste spaventate nel vedere Hoseok scendere le scale. Aveva cambiato la sua maglietta bianca con il suo solito stile. Doveva uscire di nuovo. Si avvicinò a voi due e Areum si alzò dal suo posto. "Perché io posso," disse più forte. Tirò leggermente le punte dei tuoi capelli, facendole roteare intorno al suo dito. "Avevi promesso che non mi avresti lasciato, ma l'hai fatto. E te la farò pagare."
Ti cadde la mascella. Non era la risposta che ti aspettavi. Dalla storia che ti aveva raccontato Areum, sembrava che gli importasse di te. Ma il mostro di fronte a e aveva in mente solo di divertirsi. "È per questo che mi hai presa? Perché mi sono dimenticata di te?" La rabbia ti attraversò il corpo e afferrasti il bordo del tavolo per sostenerti.
"Ho bisogno di un altro motivo?" chiese arrogantemente.
"Sei una persona orribile." Sputasti fuori. "Ho davvero pensato che se avesi conosciuto la tua storia, allora forse ti avrei capito di più. Ma ora so che sei solo un fantasma senza cuore. Forse è stata la cosa migliore che mi sia dimenticata di te."
Per una frazione di secondo nei suoi occhi freddi, avevi visto una nota di tristezza, ma poi scomparve. "Forse," rispose lui. Non potevi più guardarlo. Lo spingesti di lato e ti dirigesti verso la tua stanza.
"Perché non le hai detto la verità?" Chiese Areum.
"Ti avevo detto di non dirle niente."Non riusciva ad arrabbiarsi con Areum, perché conosceva le sue intenzioni.
"Aveva il diritto di sapere."
Le spalle di Hoseok si abbassarono. I suoi occhi si chiusero." Ho paura che se si ricorda, soffrirà troppo. E poi non potrò consolarla."
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ʙʟᴜᴇ sɪᴅᴇ - ᴊᴜɴɢ ʜᴏsᴇᴏᴋ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfic[COMPLETATA] Un sorriso diabolico si dipinse sul suo viso. Sarebbe interessante, pensò tra sé. Aveva messo gli occhi su di te dal giorno in cui aveva messo piede in quella città, qualche mese prima. A essere onesti, il suo sguardo non ti aveva mai l...