I know that look

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21/10/21

|HARRY'S POV|

Il 21 ottobre, come annualmente accadeva, il primo dei quattro quadrimestri si sarebbe chiuso:dopodichè un breve periodo di vacanza ci avrebbe accolto.

Il mio dito scorreva freneticamente sul tasto 'aggiornamento' della mia e-mail personale,infatti, le richieste dalle scuole maggiormente importanti, venivano inviate proprio in quel giorno.

Passai ore a ripetere lo stesso movimento, fino a quando, decisi di prendermi una pausa e di controllare solo qualche ore dopo.

Andai in camera di Louis, dato che Zayn era quasi inesistente dopo essere entrato nella sua e-mail, quindi cercai conforto altrove.

Aprii la serratura della stanza numero 28 e i suoi occhi si puntarono su di me, quasi a comprimermi, probabilmente non si sarebbe aspettato che in una mattina tanto carica di tensione, mi sarei scollegato dal mio dispositivo.

"Buongiorno piccolo, novità?" Mi disse venendomi incontro e fingendosi la vita con le sue braccia, per poi, baciarmi dolcemente.

"Per ora no" dissi facendogli vedere il telefono privo di notifiche utili, anche se la mia suoneria era sparata al massimo, in caso qualcosa  fosse cambiato.

Cominciammo a parlare, fino a quando il mio telefono emise una notifica, non ci diedi per niente peso, pensai fosse Zayn che mi cercava.

"Ehi, controlla. Non si sa mai" mi disse Lou facendomi alzare la testa dal suo petto, notando come lanciai il mio cellulare in un posto indefinito.

Ripresi il dispositivo che si era appostato ai piedi del letto e lo sbloccai con velocità: la mia euforia e la mia ansia erano alimentate negli ultimi secondi.

Aprii la mia e-mail.

Gli occhi mi si offuscarono.

Leggevo a malapena quello che era scritto al di sopra del luminoso display.

"Caro signor. Styles,
le comunichiamo con estremo piacere che, per merito dei suoi ottimi risultati scolastici, la "El Camino Real Charter High School" , si presenta come disponibile per accoglierla.
Le alleghiamo tutti i documenti riguardanti la medesima scuola con maggiori informazioni.
Le auguriamo buona giornata.
Ci faccia sapere al più presto!
                                                          Segreteria"

Rilessi la stessa mail, lo stesso testo, sempre le stesse parole, circa dieci volte, fino a quando non percepii Louis che voleva capire cosa fosse arrivato.

Passai direttamente il mio cellulare a Louis dato che anche volendolo non sarei riuscito a parlare, non sarebbero uscite parole, perchè le emozio i che custodiva non erano descrivbili.

Insomma, mi aveva contattato una delle scuole più prestigiose, la quale, si situava in California: questa era la decisione che avrebbe deciso a sua volta il mio destino, avrei dovuto pensarci piuttosto profondamente.

"Harry, lo conosco quello sguardo. Non ci devi pensare nemmeno un attimo, cominciare fare le valigie" Mi disse sorridendo e stringendomi al suo petto.

"Ma, Louis, te, o meglio, io e te, sai, noi, come faremo?" Gli chiesi togliendomi dalla schiena la domanda che rimbalzava nelle pareti della mia mente.

"Piccolo, ci sentiremo tutti i giorni, a qualsiasi ora tu voglia, ma non puoi assolutamente rifiutare. È letteralmente una delle scuole migliori al mondo" Mi disse gesticolando freneticamente.

La giornata passò, lui mi ripeteva di non pensarci nemmeno, mentre io ero sempre più convinto che non avrei retto una relazione a distanza.

La relazione dove ci si può  cedere tutti i giorni è una delle cose migliori che ci possa capitare nella vita: stare sempre con la persona della tua vita, con la persona che ami.

Le relazioni a distanza sono davvero toste da reggere: non potersi abbracciare, non poter parlare dal vivo, non potersi baciare, insomma, era davvero dura.

Erano circa le dieci quando tornai nella mia stanza, con qualche peso e pensiero in più di quanto la avevo lasciata precedentemente.

Quando parlai con Zayn, le parole che mi aveva ripetuto Louis, erano come state stampate nella sua bocca:decisi di liquidare con una risposta poco precisa e abbandonarmi ai miei pensieri.

Non sapevo genuinamente cosa fare, il solo pensiero che la mia relazione potesse giungere al termine mi spezzò il cuore.

Avevo bisogno di aiuto, forse persino di consigli, così dormii sui miei problemi e pensieri.

Si dice che la notte porti consigli.

Forse lo avrebbe fatto.

In caso contrario avrei ascoltato il cuore.

Da quando ascoltavo quello non sbagliavo.

O perlomeno sbagliavo di meno.

Decisi di rilassarmi.

Ne avevo veramente bisogno.

I'm complicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora