Parte 1 senza titolo

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Vi consiglio di leggere questa OS ascoltando "Moments" dei ragazzi.

A Silvia, la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto.

A lei che mi sostiene sempre.

Lei che è pazza di Louis William Tomlinson, lo riconoscerebbe anche solo da una ciocca di capelli.

A lei che mi ha dato l’ispirazione per questa OS, ma che ormai diventerà una vera e propria ff dedicata a lei.

Spero possa piacerti.

Ti voglio bene.

Antonella.

Erano le tre di notte e il ragazzo dagli occhi oceano non riusciva a prendere sonno. Si girava e rigirava in quel letto che ormai era troppo grande per lui. Tolse con una mossa veloce le coperte su di lui con i pedi e sospirò guardando dritto il soffitto buio.

Sbuffò e molto lentamente si alzò dal letto. Strisciò i suoi piedi nudi fino ad arrivare alla scrivania sotto la finestra della sua camera. Si sedette e accese la luce posata sul legno freddo.

Aprì uno dei cassetti e prese un foglio. Afferrò una penna e iniziò a scrivere.

“Oggi sono settantotto giorni senza di te.

Sono qui a pensarti, senza riuscire a prendere sonno come ogni santa notte.

Settantotto giorni senza la tua presenza.

Settantotto giorni da quando sei diventata mia in tutti i sensi.

Settantotto giorni da quando ti ho detto quel maledetto “Non deve più accadere.  È stato un errore.”. Solo per paura di rovinare la nostra amicizia, ma credo che con quella frase l’ho rotta completamente.

Settantotto giorni da quando non ho avuto il coraggio di dirti che è stato bellissimo. Che è stato meraviglioso e che l’avrei voluto fare ogni istante della mia vita con te. Dirti che volevo sentirti mia in quel momento e sempre, perché tu eri mia.

Ricordo ancora quando tutto d’un tratto ci trovammo in camera mia, corpo contro corpo, a fare l’amore.

Settantotto giorni da quando non ho avuto il coraggio di dirti che ti amo, da quando ti ho fatto pensare che non provavo niente per te. Che non era un amore corrisposto. Ma solo per paura di farti del male. Non sono il ragazzo ideale per te. Meriti di meglio e io sono troppo poco per te e tu troppo per me.

Settantotto giorni da quando ho perso la mia migliore amica, la mia piccola Nemo. Quel nome che ti appioppai perché da piccola ti nascondevi sempre dai tuoi per giocare ai supermercati e poi ti perdevi sul serio iniziando a piangere e chiedere “Avete visto i miei genitori?”. Come se la gente potesse sapere chi erano i tuoi genitori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2015 ⏰

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