Knight girl

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Capitolo 1 ~ Posso sempre sognare.

Io sono Diana, ho sedici anni e sogno da quando ho memoria di diventare cavaliere. Abito in un paesino abbandonato, continuamente attaccato da una potenza marinara che vuole conquistare la nostra isola: Zavion. Un'isola piena di persone tranqiulle,siamo un popolo pacifico e ricco, ma in questo periodo di guerra, molta gente muore di fame e altre se la cavano coltivando il necessario per vivere. Il nostro esercito è potente, ma anch' esso ha subìto molte perdite e non abbiamo tempo di riorganizzarlo. Data la scarsa protezione e le navi che circondano la mia isola, nessuno può avvicinarsi alla riva. Spesso sogno il dolce suono delle mie onde che si frangevano sulla costa rilasciando una soffice spuma bianca che veniva, a sua volta, assorbita dalla sabbia che in sè appariva d'orata e lucente agli occhi innocenti del sole. Ora non posso più vedere niente. Passo le mie giornate nella fattoria di mia zia dove racolgo le uova, mungo le mucche, alleno i cavalli... ma una cosa posso sempre farla: quando mia zia e mia mamma si riposano, io posso andare nel fienile con Argo, il mio cane, e allenarmi con le spade che nascondo in un cumulo di paglia. Ho preparato anche un tiro a segno per le mie frecce e un percorso da fare col mio cavallo. Questi sonobi miei unici divertimenti: i miei amici sono in cittá e io mi sono rifugiata con mia madre e mia zia qui in campagna. Mio padre è in guerra, e mia nonna mi ha lasciato qui da sola, l'ho vista per l'ultima volta un anno fa: era nella sua stanza, sul sul letto che ansimava. Avevo capito subito che tra qualche minuto non ci sarebbe più stata, né per me nè per nessuno. Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti sul morbido materasso di piume. Le presi la mano e lei mi disse:" So che é diffiile per te, ma devi essere forte. Vivi per me , e realizza tutti i tuoi sogni come se fossero i miei, anche se dovrai andare contro la legge fallo per me.". Chiuse gli occhi e mi abbandonò con un sospiro: vidi la morte con la sua gelida mano portarmela via, e io non potevo fare niente. Le lacrime mi riempirono il viso e il giorno dopo la sotterrammo nel giardino della fattoria. Rammento quando mi raccontava le storie di eroici cavalieri che combattevano per la libertá del paese, e ricordo ancora le parole soavi, scelte con cura e con quella dolcezza che le usciva da quella bocca rosata era ancora piú bello. Ora non posso piú sentire la sua voce rauca, ma piena di passione. Ora cercherò di realizzare il mio sogno, senza aspettare che arrivi qualcuno alla porta a dirmi che ho la strada liberara, adesso sono cambiata, adesso sono pronta. Mi allenerò ogni giorno sempre di piú. Nessuno può fermarmi ora. Prima sognavo, adesso spero e cerco di realizzare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 18, 2015 ⏰

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