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Strecatto's pov

Alla fine è andata tutto bene, Cico ha rivelato tutto ai suoi amici.
Chiusa la chiamata, lui rimane con lo sguardo fisso sullo schermo nero.

Strecatto: «Beh Cico... come stai?»

Lui mi guarda sospirando profondamente.
Si lascia cadere su di me più rilassato, circondando il mio collo e stringendomi a lui.

Cico: «Mmh...»

Sorrido e porto le mani dietro la sua schiena, accarezzandolo lentamente.

Strecatto: «Ora è quasi tutto finito, non ti devi preoccupare»

Lui annuisce e rilascia il suo peso su di me, cercando sostegno.
Sta ancora tremando, come la sua voce, che fa fatica a ripristinarsi. Ha superato la sua più grande paura e sono molto fiero di lui.

Strecatto: «Che ne dici se, mmh... andiamo un po' sul letto a riposarci?»

Lui accetta e mano nella mano ci dirigiamo verso la mia piccola camera da letto.
Apro la porta e mi blocco, ricordandomi che ho un letto singolo. In due non ci stiamo.

Strecatto: «Ah, giusto...»

Rivolgo lo sguardo al mio ragazzo, si sta grattando il collo quasi possessivamente.
Ha la testa girata non riesco a vederlo, ma perchè tutta questa agitazione?

Cico: «Po-possiamo... si...»

E' molto agitato, sia per la situazione attuale che per la precedente ansia che sta pian piano svanendo.

Anche il mio cuore accellera.

Sono consapevole della vicinanza che Cico ha bisogno in questo momento ed io voglio fargli da supporto.

Io annuisco e degluitisco allo stesso momento: spero che dopo questo si riprenda.

Qualche secondo dopo ci ritroviamo sullo stesso letto singolo, io accasciato sopra di lui con la testa stretta fra le sue braccia.

Non mi lascia andare.

Strecatto: «Riguardo a prima...»

Aspetto un po', non voglio dire qualcosa che non vuole sentire adesso, lo farebbe restare peggio.
Lui non dice niente.

Strecatto: «Sei stato davvero coraggioso a urlarlo a tutti... davvero.»

Lo sento sospirare, alzare il petto all'insù e abbassarlo nuovamente.

Cico: «Ero solo disperato, tutto qui...»

La sua amarezza e tristezza, si sentivano in ogni suono della sua frase.
Lui mi stringe di più, facendo segni circolari col dito sulla mia schiena: prima in alto, poi in basso, a destra e a sinistra.

Il suo tocco e così delicato.

Strecatto: «Io non la vedo così»

Appoggio il mento sul suo petto, guardandolo dal basso.

Strecatto: «Volevi con tutto te stesso mettere fine a questa lunga e dolorosa storia, urlando quanto ti dispiace e... quanto mi ami...»

Lui spalanca di poco gli occhi e arrossisce, le sue guance diventano rosse e le orecchie seguono il colore rosa scuro.

Te ne sei reso conto, Cico?

Tu non sei un uomo da nulla, perchè tu hai emozioni, come tutti.

Mi hai salvato quando tu stesso mi avevi fatto cadere giu dal burrone.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 18, 2021 ⏰

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