capitolo 26

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"EZZA ATTENTO" Amine non fa in tempo a capire cosa sta succedendo che si ritrova piscina.
Tutti ci mettiamo a ridere.

Sto prendendo il sole, in questi giorni mi sto rilassando tantissimo, mi piace davvero stare qui, e per mio dispiacere domani si torna a Milano.

Ho appena chiuso una chiamata, mi hanno comunicato che il bar in cui lavoro chiuderà, quindi io, come Alessia, non servo più, sono ufficialmente senza lavoro. Perfetto direi.

"Ragazzi" entro in salone
"Dicci" Mattia si sistema sul divano
"Mi ha chiamata il mio capo" dico
"Che ti ha detto" chiede Vale
"Sono stata licenziata perché il bar verrà chiuso"
"Che figli di puttana" si alza Sami
"Non potevano avvisarti prima così che tu potessi trovare un lavoro?!" Continua
"Che ti devo dire" dico
"È l'unica cosa che sai dire" alza la voce di nuovo Sami
"Ma sei scemo? Te la stai prendendo con me, cosa ci posso fare, non l'ho deciso io, ti stai incazzando tu, ma quella arrabbiata dovrei essere io, evita di farmi la ramanzina, in questo momento non voglio sentire nessuno, evita di rompermi i coglioni, vuoi attaccare briga con qualcuno, bene vai fuori da qui e fatti un giro, non venire a rompere a me" dico, ma come si permette?
"Senti fai quel cazzo che vuoi" si risiede sul divano
"Sami vaffanculo tu e il tuo modo strafottente di dire le cose" vado in camera mia e sua, mi chiudo dentro e di quando non voglio aprirgli non entrerà in camera, sta notte se mi gira dorme sul divano, magari capisce che la colpa non è la mia.

*Sami pov*

"Che cazzo ti è preso?" Quasi mi urla in faccia Zaccaria
"Non iniziare a farmi la ramanzina, so cosa vuoi dirmi" forse ho sbagliato, mi sono arrabbiato con lei quando non ha fatto nulla, anzi è stata fin troppo gentile, volevo scaricare un po' di tensione ma non dovevo farlo così, su di lei.
So che non vorrà parlarmi e ha pienamente ragione.

*Martina pov*

"Sami non ti faccio entrare" urlo, hanno appena bussato alla porta
"Non sono Sami" la voce diane mi fa comparire un sorriso sul volto.
Apro la porta
"Amore mio" lo faccio entrare e subito dopo richiudo la porta.

"Era già arrabbiato, non voleva" interrompe il film che stavamo guardando
"Non me ne frega, finché non si sente davvero di chiedermi scusa non lo farò entrare"

"Vado di la" dice Amed lasciandomi un bacio sulla guancia
"Lascia aperta la porta, ti prego" continua
"Giurami che non entrerà nessuno" dico
"Lo giuro"

Ho mangiato e guardato film per tutto il giorno, sono quasi le tre di notte, sono vergognosa, come ho fatto a sprecare tutto questo tempo.

Mi sto per addormentare, sento la porta aprirsi piano piano, qualcuno si appoggia al materasso, si sdraia, avvolge le sue braccia al mio bacino e lascia dei baci sui miei capelli.

"Scusami piccola" la voce di Sami è bassa, quasi impercettibile
"Non dovevo, scusami" continua
"Sai Zaccaria mi stava per strozzare e Amed mi ha guardato male tutto il giorno, Aziz mi ha tirato un ceffone e Mattia ha detto che se non mi faccio perdonare per quello che ho fatto mi spacca il culo insieme a Vale, Amine, Yosef, Anas, Markos e Amed." Ridacchia
Lo bacio, non riesco a fare la presa male davanti a lui, o almeno non per troppo tempo.
"Se ti ho perdonato ringrazia Amed"
"Ti ha parato il culo tutto il tempo che è stato qui" continuo accocolandomi al suo petto.
"GRAZIE AMED" urla Sami, rido.

*spazio me*
Mi scuso per l'assenza

la prima volta // sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora