CAPITOLO 27

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Finalmente arrivò il quattro di Luglio, era la nostra festa preferita, prima di andare a Parigi avevo organizzato la festa a casa di Taylor e Thomas, la casa più grande di tutti i membri della nostra famiglia, si sviluppava su ben tre piani e aveva un giardino enorme con una bellissima piscina, io e Julian arrivammo prima degli altri invitati per aiutare la Wilson family, come la chiamava Rachel, ad addobbare il giardino: bandiere americane ovunque e tanti tavoli pieni di cibo e bevande, quel giorno faceva molto caldo, fortunatamente e quindi Julian obbligò Thomas e Christian ad aiutarlo a ripulire la piscina da qualche insetto, doveva essere tutto perfetto e in effetti fu così, oltre che alla nostra famiglia invitammo tutti i nostri amici, compresi i ragazzi e Damien con Miranda, Taylor aveva invitato i suoi due migliori amici: Jamie e Aron e, ovviamente tutta la sua squadra di football, suo fratello Thomas aveva invitato tantissimi amici e Christian era, come sempre in compagnia dei suoi tre migliori amici: Michel, nostro cugino, Elle e Lili, era davvero bello passare del tempo tutti insieme, immersa nella piscina ammirai Julian e Taylor lanciarsi a palla da football, in quel momento, immaginai seriamente il mio futuro con Julian, immaginai i nostri figli e la nostra casa, i natali e le vacanza estive con la nostra famiglia, insomma tutte le cose che amavo fare sommate alla persona che amavo, sarebbe stato fantastico!

Julian era così dolce con la piccola Taylor e anche con le mie sorelline, aveva insegnato lui a Nathan come nuotare a cagnolino e aveva persino imparato a fare le trecce a Evie e Joy, mi aveva fatto ascoltare una canzone che il signor Foster li aveva consegnato dalla stanza di James, avrebbe tanto voluto impararla, così la imparò Julian e, aiutato da Dustin e zio Ryan ci era riuscito in un mesetto scarso!

Il suo cuore migliorava di giorno in giorno e, finalmente aveva ripreso completamente gli allenamenti, aveva smesso di fumare e dovevo ammettere che baciarlo subito dopo che si era fumato una sigaretta non era granché, provammo a recuperare tutti gli anni e le cose che non avevamo fatto prima e, con tanta pazienza ci saremmo riusciti, negli anni a seguire ma, capiteci, ventun anni sono tanti da recuperare, sono esattamente 7671 giorni, considerando che l'anno in cui eravamo nati era bisestile, non sono per niente pochi!

Mentre bevevo una coca-cola seduta nell'idromassaggio affianco alla piscina mia madre mi raggiunse immergendosi in acqua, mi porse una fotografia sbiadita, raffigurava due bambini in braccio a due donne, una era lei e la bimba che teneva in braccio, vestita di rosso ero io, quando mi concentrai sulla donna accanto capì immediatamente di chi si trattava: era Savannah, la madre di Julian che era in braccio a lei, affianco a mia madre, entrambe sorridevano, io e Julian ci tenevamo per mano, era così carino da bambino! Presi l'altra fotografia che mi aveva dato, in quella c'eravamo solo io e Julian, dovevamo avere all'incirca un anno considerando che sua madre era morta qualche mese dopo il suo primo anno di vita, un miscuglio di emozioni indecifrate mi bagnò la guancia sottoforma di lacrima, provavo così tante cose in quel momento che non reagì, rimasi a fissare le fotografie come se avessero d'un tratto preso vita, sembrava che mi stessero parlando.

Julian faceva parte della mia vita da sempre e io l'avevo semplicemente scordato ma una cosa era certa: avrebbe continuato ad essere parte della mia vita, avrebbe continuato ad essere la mia vita.

Per sempre.

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