"Alice, era meglio restare nel Paese delle Meraviglie, non credi?
La realtà non è come la immaginavi, vero?
Ma dimmi, come pensavi che fosse crescere?
Tu volevi essere sempre felice.
Tu non pensavi che nel mondo esistesse così tanto dolore.
Tu pensavi che fossero tutti lì, pronti a fermare le tue cadute.
Tu pensavi di diventare una stella, un giorno.
E adesso sei lì, Alice, seduta in quell'angolino buio, con quel sangue che esce dalle braccia, dalle gambe e dall'anima.
E piangi, Alice.
Piangi, perché non ce la fai più.
Piangi, perché hai smesso di combattere.
Piangi, perché non sei abbastanza.
Piangi, perché sei di troppo.
Piangi, perché non sai più nulla.
Piangi, perché asciughi le loro lacrime, ma chi asciuga le tue?
Piangi, perché i tuoi occhi non ne possono più di tenere intrappolate tutte quelle lacrime.
Piangi, perché sei un errore.
Piangi, perché sei una delusione.
Piangi, perché sei così.
Piangi, perché non trovi più motivi per continuare a respirare.
Piangi, perché hai finito di vivere già da un po'.
Piangi, perché i mostri che abitavano sotto il tuo letto sono cresciuti con te, e si sono trasferiti nella tua testa.
Piangi, perché vuoi farla finita.
Piangi, perché hai troppa paura per farla finita.
Piangi, perché ti fai paura.
Chiami il Bianconiglio, vuoi farti condurre di nuovo nel Paese delle Meraviglie.
Urli, gridi, lui non ti sente.
Guardati, Alice.
Dove sei finita?
Perché ti sei lasciata andare?
Alice, passerà vedrai.
Alice, starai bene.
Alice, Alice, come mai è tutto buio intorno a te?
Alice, sei andata via?
Alice, Alice, mi vedi da lassù?
Alice, quanto sangue hai lasciato qui.
C'è qualche pezzo del tuo cuore, in mezzo a tutto questo rosso?
Alice, eri così piccola.
Così fragile.
E pensare, che bastava solo qualcuno che si prendesse cura di te.
Alice, Alice, Alice.
Ora nel Paese delle Meraviglie ci rimarrai per sempre, non sei contenta?
"
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Alice.
Short StorySalve lettori questa è una brevissima storia storia scritta da me non vi anticipo niente, vi lascio alla lettura, spero vi piaccia.