Capitolo 1

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Mi chiamo Sara, e ho 16 anni. Frequento il terzo anno di liceo. Liceo classico per l’appunto. Mi sono sempre piaciute le materie letterarie e amo, dico AMO le letteratura.

Da grande vorrei diventare una scrittrice o una insegnante, momentaneamente sono solo sogni chiusi in un cassetto.

Potrei definire la mia vita facile, ma non lo è.

 Mio padre morì quando avevo dodici anni. Era ubriaco fradicio ed ebbe un incidente stradale.

 Non ci furono speranze, la macchina si era girata su se stessa almeno una decina di volte, rompendo la sbarra che divideva la strada dal dirupo di montagna, cadendo a valle.

 Da quel momento la mia vita cambiò in maniera radicale.

 Mio padre era sempre stato il mio eroe. Era tutto ciò alla quale aspiravo io.

 Era uno scrittore, e anche lui amava molto la letteratura. Forse deriva da qui la mia passione.

 Ora vivo stabilmente da mia madre, prima dell’incidente vivevo da papà erano separati, ma non posso dire che ci stia bene.

 Mia madre Claudia è una donna dolcissima, ma sembra che la morte di papà la abbia stravolta.

 Certo a tutti dispiace, ma anche a una donna divorziata dall’uomo che è morto?

 Non riesco a spiegarmelo.

 Forse mamma aveva capito di amarlo ancora.

 Forse aveva perso quello che era il suo eroe.

 La sua morte ovviamente aveva segnato anche me.

 Poi, l’anno scorso morì la persona alla quale volevo più bene in assoluto.

 Mia sorella Sophie.

 Aveva deciso di comprare dei biglietti aerei per andare a New York, per avere una pausa dal mondo reale con  delle sane vacanze. Sarei dovuta andare anche io con lei, ma all’ultimo mia madre aveva preferito che restassi.

 Quell’aereo non arrivò mai a destinazione.

 Dopo due ore di volo di schiantò, e non ci fu nessun sopravvissuto .

 Questo solo perché la vita mi vuole bene. Prima papà poi Sophie.

 Sempre per continuare in bella, qualche giorno fa ho trovato Lucas, il ragazzo che credevo fosse l’amore della mia vita, a pomiciare con la mia EX migliore amica, Valentina.

 E per dirla tutta lei ci aveva fatti mettere insieme.

 La vita è così ingiusta? Perché?

 Mai equilibrata tutto ad alcuni e niente ad altri…

 E io cosa ho? NIENTE. Io sono il niente.

Oramai, non so più in cosa credere.  Non credo nell’amore , non ci credo più.

Gli unici che mi sono rimasti accanto sono Pisolo, il mio cane e Gabriele il mio migliore amico.

 Per me è come un fratello.  L’unica certezza che ho al momento è che mi vuole tanto bene.

 Al momento siamo in auto, io e Gabriele, lui con un braccio sulla mia vita per stringermi a se. Adoravo quando lo faceva.

Stavamo lasciando Milano per iniziare una nuova vita, una vita più felice a Firenze.

 Eravamo io, la mamma, Gabriele e sua madre Lucia.

 Anche i suoi genitori erano divorziati e lui viveva con la mamma.

 Lì avrei ricominciato gli studi dal terzo anno insieme a Gabriele. Avrebbe frequentato la stessa scuola, anche lui adorava le materie letterarie.

 Saremmo potuti stare sempre insieme.

 E forse… con lui al mio fianco, in una città nuova, una casa nuova, una vita nuova non avrei più sofferto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 07, 2015 ⏰

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