Chocolate and Strawberry - [KiriBakuDeku]

Chocolate & Strawberry

Hello Puddigs <3

eccomi tornata con quella che è la mia prima esperienza con una Threesome, ecco si, avete capito bene la parola! Il tutto è nato dalla mia più grande indecisione, Bakugo sta meglio con Kirishima o con Deku? e perchè scegliere uno al posto dell'altro? e niente ho partorito questa cosa in un paio di giorni, era parecchio che non riuscivo a scrivere qualcosa che mi soddisfacesse quanto questa storia.

Avverto tutti i lettori che essendo una THREESOME ci sarà dello smut bello intenso! io nel caso vi ho avvertito prima, non vorrei essere causa di svenimenti improvissi XD

Buona Lettura

La vostra Miss Yamazaki

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Avete presente quando vi ritrovate in quelle situazioni in cui non sapete come ci siete finiti e neppure come andranno a finire? Ecco questo era quello che accadde a Bakugo quella sera.

Era completamente assorto nei suoi pensieri quando, durante una passeggiata serale definita da lui alla madre come "una passeggiata senza rotture di palle", aveva sentito picchiettare animatamente sul vetro della gelateria che si accingeva ad oltrepassare, al lato opposto del vetro un Kirishima sorridente e lui, quel nerd di merda che detestava così tanto che l'idea che si soffocasse con del gelato qualsiasi non gli sembrò un brutto sogno irrealizzabile. Ghignò malignamente al pensiero.

Non appena avevano avuto un contatto visivo che fosse stato qualcosa di più di un "ciao bro" quello stesso ragazzo che poco prima aveva riempito di ditate la vetrata che li separava, sotto lo sguardo irato della commessa, era uscito come una furia spingendolo dentro al locale nonostante le numerose lamentele, poco pacifiche, del suddetto protagonista in questione. Una volta varcate le due grandi porte la scena di quel nerd soffocato da un gelato qualsiasi iniziò ad allietalo a tal punto che pensò che sarebbe stato un ottimo spunto per passare quella serata in loro compagnia.

Non era mai riuscito a resistere agli occhi dolci di Kirishima, lo sapevano anche muri del suo debole per quei capelli e per quel sorriso sempre stampato sul volto, chiaramente e senza neppure dirlo ad alta voce mai e poi mai avrebbe ammesso che quell'essere che ora saltellava allegro come un grillo verso il suo tavolo gli piaceva tanto, troppo forse, preso dall'orgoglio com'era, mai e poi mai avrebbe ammesso i suoi sentimenti, neppure sotto la più trucida delle torture.

La gelateria si presentava come un luogo semplice, mille mila gusti tra cui scegliere, dai più variegati ai più semplici, la cioccolata calda scorreva incessante da quelle che sembravano delle fontanelle appena uscite dal set de la "fabbrica di cioccolato", le commesse stra gentili, strette nelle loro divise perfette senza neanche una macchia nonostante il lavoro da loro svolto, il sorriso finto stampato in faccia, con l'unica voglia quella di finire il proprio turno, pulire tutto e andarsene a casa.

"Buonasera, benvenuto com-"

"Voglio quello che hanno preso loro" neanche il tempo di farle finire la frase a quella povera anima -che seriamente ci stava provando mettendoci tutta la sua buona volontà-, che indicò con l'indice il tavolo a cui erano seduti i compagni avviandosi subito dopo verso di loro, broncio sul volto e mani in tasca da vero bullo strafottente. La commessa rimase impietrita per qualche secondo incapace di dargli una risposta sensata.

Si ritrovò davanti ad una coppa dall'aspetto davvero invitante, cioccolato fondente spolverato con peperoncino e fragola, a contornare il tutto una montagna di panna montata che faceva sembrare il tutto molto professionale. Pensò che quei gusti, uno stravagante e l'altro così semplice, rispecchiassero a pieno i rispettivi proprietari, Kirishima adorava il piccante, lo sapeva mezzo mondo, lo osservò con la coda dell'occhio come nonostante quel cioccolato facesse bruciare anche le viscere e dai suoi occhi fuoriusciva qualche lacrimuccia, se lo gustava cucchiaio dopo cucchiaio leccandolo con gusto non lasciandone neppure un residuo. Il nerd di merda invece aveva un cono composto da fragola e panna montata, lo leccava manco fosse diventato il re del porno, a piccole ma profonde leccate.