"È stata una bella serata, non trovate?... Hic!" disse Ray con un sussulto.
"Hai assolutamente... Hic!... ragione, amico mio" fece Dominic un pochino traballante sulle gambe.
"Ragazzi? Vi ricordo che vi state appoggiando entrambi a me,... Siete abbastanza pesanti voi due, lo sapete si?!" sentenziò arrabbiata Charlotte che, nel mezzo del trio, stava sorreggendo i due amici che quella sera avevano alzato il gomito al locale jazz. Però, in fondo, avevano ragione, è stata davvero una bella serata, nessuno di loro si era mai sentito così rilassato da molto tempo.
Dopo tre faticosi tentativi per metterli a letto (Dominic gli era scivolato dalle braccia ed era andato a finire a faccia in giù sul pavimento!), Lottie si dichiarò soddisfatta del suo lavoro, "Voi uomini siete tutti uguali, non sapete reggere l'alcool, mpf!", e se ne andò nella sua camera a cambiarsi.
Ma nessuno sapeva cosa passava per la testa di Dom in quel momento; troppi pensieri gli affollavano la mente, troppe volte ritornava al momento in cui in suoi occhi hanno incrociato quelli di quella bellissima cantante che aveva visto prima al locale.
Troppe volte stava ripensando a quelle labbra di un rosso che neanche un rubino avrebbe mai potuto eguagliare, troppe volte stava ripensando ai brividi che gli erano venuti dopo averla sentita intonare la prima nota di quelle bellissime canzoni.
Quella ragazza misteriosa le aveva rubato il cuore. Doveva conoscerla, doveva rivederla di nuovo.
Il mattino seguente stavano entrambi guardando confusi Charlotte che, tutta pimpante, stava preparando la colazione per tutti.
"Goodmorning, guys! Dormito bene? Non trovate che oggi sia una bellissima giornata? Ehi Dom, come va la testa?" parlò tutta d'un fiato mentre armeggiava con piccole brioche e frutta.
Dominic si portò le mani sulla testa e disse ancora più confuso di prima: "...La mia testa?... Perché è successo qualcosa che mi sfugge?.." e si voltò verso il suo amico, che bevendo il suo caffè, si strinse nelle spalle in segno della più totale ignoranza.
Lottie accennò un piccolo sorriso: "Oh, no no, non è successo niente di importante" , per fortuna nessuno vide le dita incrociate che nascose dietro la schiena.
Qualcuno bussò alla porta.
"Chi potrà mai essere a quest'ora di domenica mattina?" domandò Ray alzandosi per andare ad aprire.
Bussarono nuovamente, questa volta con colpi più impazienti.
"Eccomi, arrivo arrivo!" si affrettò.
Aprì la porta e davanti si trovò tre strani tipi che lo guardarono impassibili: avevano tutti e tre degli scuri occhiali da sole, un lungo Montgomery beige aperto sul davanti che sotto lasciava intravedere i loro raffinati completi d'alta sartoria e un cappello che li copriva da quel sole accecante che splendeva in quella calda mattina soleggiata.
Ray rimase così interdetto che non riuscì a proferire parola tanto che non poté fare altro che scansarsi e lasciarli entrare.
"Brother, chi era alla por... Oh, salve" disse Charlotte modulando improvvisamente il tono della voce.
"E voi chi sareste? I moderni tre moschettieri?" Dominic li squadrò diffidente.
Si sedettero sul divano quasi contemporaneamente. Ray sgranò gli occhi per un istante.
Si tolsero gli occhiali uno dopo l'altro.
Ora cominciava a spaventarsi.
Uno di essi cominciò a parlare per primo: "Sono l'agente DeLuca dell' FBI,..."
Quello accanto a lui continuò: "... Scotland Yard, agente Andrews..."
E l'ultimo concluse le presentazioni: " ... Agente X, MI6. Al vostro servizio."
Ray stava seriamente pensando di andarsene ma sua sorella, fulminea, lo intercettò e lo bloccò per un braccio.
Dominic cercò di prendere le redini della conversazione: "Well, io sono Dominic Sky e loro sono i fratelli Raymond e Charlotte Cooper..."
"Sappiamo perfettamente chi siete" lo interruppe l'agente Andrews.
Ray si dovette sedere.
"....Okaaayy, ora che abbiamo finito i convenevoli potete spiegarci il motivo della vostra visita, cari e inquietanti signori?" domandò Dominic cercando di essere il più gentile possibile. Anche se erano davvero inquietanti quei tre.
"Siamo venuti a conoscenza del vostro "colpo" avvenuto un paio di giorni fa..." cominciò l'agente X.
I tre amici si lanciarono uno sguardo complice.
"...e abbiamo scoperto che l'oggetto da voi rubato, il famoso "Iceberg dell'Atlantico", è a sua volta ricercato da uno dei più pericolosi e spietati criminali in circolazione: Bradley "Fire" Jameson.
"Lascio a voi immaginare il metodo da lui prediletto per uccidere le sue vittime" si intromise l'agente DeLuca.
"E sta cercando voi tre. Si è nascosto nell'ombra per architettare il peggior modo per riprendersi quel gioiello. E se per caso non l'aveste capito ma per "peggior modo" include con la vostra morte."
Charlotte impallidì appena sentì pronunciare quelle parole.
"Quindi, noi agenzie investigative abbiamo deciso di collaborare per prendere una volta per tutte Jameson e proteggere quel gioiello, tesoro e patrimonio del nostro Paese. Ci siamo uniti per proteggere voi dalla sua furia omicida."
Dominic deglutì rumorosamente. "E quindi che cosa pensate di fare?" cercò di parlare con la voce più ferma che potesse uscirgli, ma era difficile dopo essere venuti a conoscenza di quei terribili dettagli.
Calò un silenzio carico di tensione. I tre agenti li guardavano fissi negli occhi, professionali, privi di emozioni, e questo non aiutò affatto a calmare i tre poveri destinatari di quelle informazioni.
Fu l'agente Andrews a parlare: "Per proteggervi al meglio avevamo pensato di allargare la nostra collaborazione... a voi. Il gioiello lo custodiremo in un posto segreto di massima sicurezza e voi lavorerete con noi sotto copertura, nuove identità, nuove vite, vi proteggeremo in tutti i modi a noi possibili, ma... aiutateci a prendere quel criminale. No more victims. No more flames. Prendiamo quel bastardo. Questa volta per sempre."
L'agente X li squadrò lentamente uno ad uno, poi con un tono solenne li sfidò: "Allora che ne dite, ci state?"
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IL RUGGITO DELL'OCEANO
AçãoANNI '20. Gli Anni Ruggenti. Anni di vita, di problemi, di passioni, di amori- E' la storia di un ruggito che arrivò dritto al cuore di un ladro dagli occhi di ghiaccio, di come lui e i suoi inseparabili amici abbiano salvato il mondo da una minacci...