CAPITOLO 10

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"Ad una sola condizione" dichiarò improvvisamente Ray, diventando tutt'un tratto serio.

"E quale sarebbe?" domandò incuriosito l'agente DeLuca, prendendo una brioche preparata da Charlotte, ma riposandola l'attimo dopo con una smorfia di disgusto. Non sapeva di mirtilli come sembrava.

Lottie stava per alzarsi e prenderlo a pugni, ma Dominic la prese prima che potesse fare del male a qualcuno e se la mise sulle ginocchia, come una bambina capricciosa. Charlotte arrossì violentemente e si azzittì per tutto il resto della conversazione.

"Dato che saremo noi ad andare sotto copertura, dovete lasciarci agire a modo nostro. Con le nostre regole. Altrimenti , cari signori, quella è la porta e queste sono le brioches di mia sorella. Allora... We have a deal?"

I tre agenti si scambiarono lunghe occhiate interrogative tra di loro, poi, dopo quella che sembrò un'eternità, si alzarono dal divano con una sincronia da far paura e una risposta pronta.

Fu l'agente Andrews a tendere la mano per siglare l'accordo: "Deal".

Sembrava una decisione presa alla leggera, su due piedi, ma non era così.

Appena l'agente DeLuca, l'agente Andrews e l'agente X varcarono la soglia di casa loro, già sapevano che la loro vita non sarebbe più stata la stessa.

Stavolta potevano fare del bene a tante altre persone, le loro azioni sarebbero state ammirate con rispetto e non con disprezzo sulle testate giornalistiche. Potevano rendere il mondo quel posto migliore che tanto cercavano.

Basta essere egoisti. Potevano le versioni migliori di loro stessi.

Era arrivato il momento di dimostrare quelli che erano veramente.

"Charlotte, muoviti!!" urlarono Dominic e Ray davanti a degli agenti imbarazzati, due giorni dopo. "Non serve che ti porti tutti quei trucchi!..." gli fece ancora Dominic. "... O vestiti!" sbraitò esasperato Ray concludendo la frase dell'amico.

"Ehm... portatevi solamente lo stretto necessario; abiti nuovi, documenti e accessori vari ve li forniremo noi." disse l'agente X con fare sbrigativo.

"Ho sentito bene? Sbaglio o ha detto... ABITI NUOVI?!?!" strillò dal piano di sopra Charlotte.

"SIII!" gli rispose Ray facendole il verso; odiava la lentezza della sorella nel prepararsi, nonostante lei sia una delle ladre più veloci che conosca. Forse l'unica. "Quindi MUOVITI Lottie!! Non lo ripeterò un'altra volta!"

Guardò di sottecchi gli agenti. Ognuno di loro guardava altrove per cercare di mascherare l'imbarazzo che stavano provando assistendo a quella buffa scena.

Si sentirono dei passi e da dietro l'angolo sbucò il faccino di Charlotte: "Signori...Papà..." annunciò con voce angelica guardando beffarda suo fratello "...Possiamo andare" e si avviò verso la porta. L'agente Andrews, controllando di non essere visto da nessuno, alzò le mani in cielo in segno di ringraziamento.

"Bene, allora, are you ready?" domandò per la terza volta l'agente DeLuca prima di entrare nell'enorme edificio davanti a loro.

"Se ce lo richiede un'altra volta, giuro che me ne vado!" bisbigliò innervosita Charlotte puntandogli un dito contro. Erano tutti un po' tesi.

Stavano per entrare nella tana del lupo.

La Royal Charity House era un imponente monumento storico adibito a tema per l'occasione. La maestosa struttura architettonica però non lo rendeva affatto un edificio ospitante un evento di beneficenza e, nonostante le numerose luci appese come decorazione, la targa in oro massiccio posta sul davanti risultava alquanto sinistra.

IL RUGGITO DELL'OCEANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora