EVANGELINE
"Beautiful soul" è sempre stata una delle canzoni a me è più care: è stata l'ultima canzone che scrissi con la mamma prima che morisse. Ricordo che è stato uno dei momenti più intensi che abbia mai vissuto con lei, tutta quella purezza, quella gentilezza e bontà del cuore e dell'animo che aveva lei le voglio trasmettere qui, stasera, alla Royal Charity House in occasione di un evento di beneficenza.
Da quando sono arrivata si respira un'aria molto strana, tutti sono molto agitati e con i nervi a fior di pelle. Sarà che l'enorme sala è circondata da delle guardie larghe quante un armadio e dall'aspetto poco rassicurante o dal fatto che non si conosce tanto bene l'identità di questo sconosciuto benefattore? Bah...
"Basta Evangeline!" mi dissi scuotendo la testa.
Non dovevo pensare a futili questioni che non mi riguardavano, "Hai già un milione di problemi per la testa che fatichi a ignorare, per stasera concediti il lusso di non pensare a NIENTE!" continuai sottovoce, cercando di autoconvincermi.
Già, avevo bisogno di distrarmi e non pensare a niente se non a divertirmi. E io conoscevo un solo modo per farlo: cantare.
Dopo un rinfrescante drink al lussuoso bar e quattro risate con il resto della mia band, salii sul palco per sistemare il microfono prima di iniziare a cantare.
Avevo un piccolo rituale prima di ogni esibizione che mi aiutava a calmarmi; guardare in cielo e lanciare un muto saluto a quell' angelo custode che sapevo che da lassù non si perdeva una mia esibizione. "Questa è per te, mamma!" sussurrai con un sorriso.
Mentre stavo finendo di sistemare gli ultimi fili collegati al microfono mi accorsi di essere osservata. Ma non era quella solita sensazione di disagio quando qualcuno ti guarda insistentemente, anzi, era una strana sensazione di piacere, perché sembrava che quella persona non lo stesse facendo con malizia.
Per questo, quando alzai la testa per scoprire chi era il mio misterioso ammiratore non potei fare altro che sorridere.
"Non ci credo..." pensai. Era di nuovo lui!
Sbaglio o diventava sempre più bello? Stava da Dio con quel completo in giacca e cravatta...
Sperai con tutto il cuore di non essere diventata del colore dei miei capelli, anche se, alla luce di quelle colorate decorazioni, il più rosso tra i due sembrava proprio lui!
Dopo il momento iniziale di silenzio, fece un passo verso di me come un imbarazzato quindicenne davanti una ragazza e disse timidamente un: "Ehi".
Sembrava un cucciolo smarrito per quanto era agitato. Non la smetteva più di torcersi quelle grandi mani che aveva...
Lo squadrai ancora per un instante poi, sperando che la voce non mi uscisse troppo acuta per la tensione, ricambiai il saluto: "Ehi".
Nei suoi occhi vidi un lampo di sollievo quando gli risposi (pensava che lo avrei ignorato o cosa?) e di rimando ammiccò un mezzo sorriso quando mi prese la mano e mi fece un dolce baciamano all'antica.
Ma proprio in quel momento la situazione degenerò. Ci girammo entrambi verso la fonte di quel frastuono dalla quale tutte le persone stavano scappando urlanti.
Qualcuno aveva sparato un colpo di pistola.
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IL RUGGITO DELL'OCEANO
ActionANNI '20. Gli Anni Ruggenti. Anni di vita, di problemi, di passioni, di amori- E' la storia di un ruggito che arrivò dritto al cuore di un ladro dagli occhi di ghiaccio, di come lui e i suoi inseparabili amici abbiano salvato il mondo da una minacci...