Prologo

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Jalen infilò la testa sotto il getto dell'acqua e chiuse gli occhi passando entrambe le mani sulla testa, mandando indietro i corti capelli scuri. Si crogiolò sotto la delicata pioggia di gocce rilassandosi, dopo aver avuto una giornata pessima all'università.

All'improvviso sentì aprire l'anta scorrevole del box e si girò per guardare chi fosse: era Hale.

«Ciao bellissimo!» disse facendogli scorrere addosso uno sguardo lussurioso.

Jalen era un ragazzo piuttosto prestante; un metro e ottantacinque, muscoli perfettamente torniti, asciutti e scattanti, capelli castano scuro e occhi color caramello. Innegabilmente bello, questo fatto era diventato croce e delizia da quando viveva in quella casa dal suo primo giorno di college. I suoi coinquilini erano tre gay che gli avevano subito messo gli occhi addosso e Jalen era entrato in un vortice che ancora al terzo anno lo travolgeva senza dargli un attimo di respiro, ma era pur vero che a lui piaceva tutta quella situazione: ognuno di loro era così diverso dagli altri, che unendoli formavano la persona ideale per Jalen, quindi non riusciva a negarsi a nessuno dei tre.

Già, da quasi due anni – poiché il primo anno di convivenza era stato più uno studiarsi da lontano – il giovane intratteneva una relazione tripla, seppur senza parlare di amore. Sesso, tantissimo sesso per lui, e la consapevolezza che nessuno dei tre sapesse cosa gli altri facevano con lui.

E il bello di tutto ciò era che Jalen non doveva fare niente, perché fosse in doccia, a letto, o in cucina, sapeva che prima o poi sarebbe comparso Hale, oppure Alix, o magari Kian, per dargli e prendersi piacere!

Solitamente lo facevano con discrezione, quando erano certi che nessuno avrebbe potuto disturbare, o sorprenderli in azione.

Quindi in quel momento non era poi così sorpreso di trovarsi di fronte Hale, poiché gli altri due si trovavano ancora a lezione.

Jalen accennò un sorriso leccandosi poi le belle labbra, mentre l'altro si spogliava velocemente per raggiungerlo nella doccia. Quando fu all'interno del box chiuse l'anta e si avvicinò al compagno poggiandogli entrambe le mani sul petto liscio, per poi farle scivolare verso le spalle fino a poggiarvi sopra le braccia. Jalen lo strinse a sé circondandolo con un braccio, mentre con l'altra mano gli accarezzava il sedere perfettamente tornito.

«Sapevo mi avresti raggiunto» disse Jalen guardandolo dritto negli occhi azzurri.

«Ah sì. Forse dovrei cominciare a tenerti più sulla corda, o magari cercarmi un altro ragazzo con cui scopare» mormorò Hale infilandogli le dita tra i capelli sulla nuca.

«Sarei felice per te se trovassi qualcuno di cui innamorarti, in fondo io non sono il tuo ragazzo» ribatté sorridendogli.

L'altro fece scivolare una mano sul suo petto, per poi scendere lentamente verso il basso, fino a raggiungere la meta voluta: il pene ancora a riposo di Jalen. Quest'ultimo si lasciò sfuggire un sospiro.

Hale sorrise con malizia e lo baciò sul mento. «Come potrei abbandonarti quando so che ti piace tanto scopare con me» sussurrò.

«Oh, davvero modesto! Credi non riuscirei a trovarmi qualcun altro con cui scopare?»

L'altro lo guardò negli occhi. «Davvero per te sarebbe così facile sostituirmi? Mi sento un poco offeso» ribatté imbronciandosi.

Jalen sorrise, sapeva benissimo che stava recitando. «Ho passato una pessima giornata, che ne dici di succhiarmelo così poi ti fotto?»

«Che classe!» borbottò Hale, ma comunque cominciò ad abbassarsi fino a ritrovarsi accosciato di fronte al compagno e al suo sesso un po' indurito. Mosse su e giù la mano lungo l'asta coperta dalla pelle serica, dopodiché vi avvicinò la bocca e leccò lentamente l'apice facendo ansimare Jalen. Quest'ultimo poggiò una mano alla parete di piastrelle e abbassò la testa per guardare Hale che si dava da fare con lingua e bocca, alternandoli con la mano per farlo diventare sempre più duro.

«Che meraviglia» ansimò strappando all'altro un sorriso di soddisfazione

«Mi piace succhiartelo» disse Hale alzando un momento gli occhi.

«Davvero? Non lo avevo capito» ribatté Jalen ironico passandogli una mano tra i capelli castani. «Prendilo in bocca» aggiunse impaziente.

Il compagno non si fece pregare e cominciò a succhiarlo con avidità sentendolo diventare sempre più duro nella propria bocca, riempiendola fino in gola.

Jalen sbadigliò stiracchiandosi e allungò un braccio per afferrare il cellulare poggiato sul comodino. Erano quasi le otto di sera e dopo aver fatto sesso con Hale nella doccia, si era sdraiato a letto e addormentato. Ora la casa era immersa nel silenzio e non capiva se era da solo o semplicemente gli altri fossero particolarmente silenziosi.

La sua domanda ricevette una risposta dopo pochi secondi quando qualcuno aprì la porta della sua camera, entrava e richiudeva il battente chiudendolo a chiave.

Jalen si alzò su un gomito e nella penombra della stanza guardò Kian, il quale si avvicinò al letto sorridendogli.

«Ciao dolcezza» lo salutò rimanendo in piedi.

«Ciao» gli sorrise Jalen. «Gli altri non ci sono?»

«No, sono usciti a mangiare una pizza con alcuni compagni di corso» rispose sfilando la maglia e mostrando il magnifico corpo muscoloso. Kian era alto quasi un metro e novanta, capelli biondo miele e occhi celesti; era bellissimo e molti gli sbavavano dietro, ma la sua fissazione era Jalen. Non sapeva stargli lontano e ogni volta gli dimostrava quanto lo desiderasse, facendo un sesso selvaggio da capogiro!

Quando anche il resto degli indumenti finì sul pavimento, Jalen lo guardò voglioso, rendendosi conto che era già eccitato. Così si sporse un poco verso il bordo del letto e con una mano gli afferrò il membro, per poi prenderlo subito dopo in bocca.

Kian gli passò una mano tra i capelli scuri, apprezzando la sua iniziativa, ma poco dopo lo costrinse ad alzare il volto verso di lui, che si abbassò per baciarlo famelico.

«Che fortuna che gli altri siano usciti... avevo proprio voglia di scoparti» mormorò Kian contro le labbra di Jalen, spingendolo indietro e adagiandosi sopra il suo corpo invitante. Immediatamente si sistemò tra le gambe del compagno, che si strinsero intorno ai suoi fianchi attirandolo di più. «Impaziente?» sorrise prima di baciarlo ancora.

«Mettilo dentro» sospirò Jalen strusciandosi contro di lui.

«Niente preliminari?»

«Il mio preliminare è stato guardarti... dai, scopami» insistette mordendogli il labbro inferiore.

Kian gli infilò di nuovo la lingua in bocca, poi drizzò la schiena mettendosi in ginocchio, afferrò Jalen dietro le ginocchia e con un movimento deciso lo attirò meglio verso di sé, infine allineò la punta del proprio pene con la sua fessura e con un movimento deciso di fianchi lo penetrò lasciandolo senza respiro.

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