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*la mattina dopo*

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*la mattina dopo*

il giorno seguente, infreddolita, T/n si girò dall'altro lato alla ricerca delle forzute e calde braccia di Hanma, ma quando tastò un po' alla cieca non percepì nulla. ancora mezza stordita dal sonno aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco e quando ce la fece notò che effettivamente non c'era nessuno al suo fianco.

sospettosa si alzò cercando di stare in piedi visto che aveva ancora un lieve dolore la sotto, si avvolse attorno al corpo una coperta giusto per non girare nuda per casa e uscì dalla camera per cercare Hanma.

"Hanma?" chiamò ma non ricevette risposta.

entrò in ogni singola stanza della piccola casa, ma di Hanma nessuna traccia. una parte di lei lo aveva sempre saputo che per lui era solo una cosa da una notte e fine, però quando ieri sera le aveva detto che sarebbe rimasto dalla sua parte e quando, dopo il loro rapporto, si è steso su di lei abbracciandola mentre gli accarezzava i capelli, aveva veramente pensato che potesse esserci qualcosa di più tra di loro.

"dio quanto sono stupida.." sussurrò tra se e se buttandosi dell'acuqa freasca in faccia per svegliarsi.

arrabbiata con se stessa per aver permesso a quell'uomo di fare di lei ciò che voleva, filai in camera per vestirmi. mentre finiva di allacciarsi la camicia, notò un piccolo bigliettino posato sul comodino, lo aprì e dalla scrittura capì immediatamente che si trattava di quella di Hanma.

scusa, ti spiegherò tutto quando ci rivederemo, non ti arrabbiare <3.

Hanma.

"troppo tradi, sono già arrabbiata, deficente."  esclamò lanciando il biglietto nel cestino della spazzatura.

——

di soppiatto Hanma si infilò nell'angusto vicoletto laterale e lo percorse interamente, cercando di evitare le pozze per non sporcare le sue lucide costose scarpe italiane, fino ad arrivare alla piccola porta di legno con la solita targhetta di falso oro con inciso sopra "Tetta Kisaki".

si guardò un po' intorno e notò subito che il sistema a riconoscimento facciale era stato eliminato, probabilmente da quando si era unito dalla Tenjiku ha cambiato metodo, o semplicemente è paranoico e ne cambia uno ogni dieci minuti. si avvicinò e in assenza di un campanello bussò

"parola d'ordine?" chiese una voce maschile.

'sul serio siamo passati dal riconoscimento facciale alla parola d'ordine?!' pensò.

"ehm.. mikey abrustolito cotto alla griglia? tetta er magnifico presidente?" sparò totalmente ignaro di quale fosse.

contro ogni previsione, una chiave girò nella toppa e la porta si aprì rivelando Ran, uno dei due fratelli Haitani, abbastanza trasandato, con parecchie ferite e bruciature.

𝐂𝐇𝐎𝐈𝐂𝐄 ᝰ 𝗛𝗮𝗻𝗺𝗮 𝗦𝗵𝘂𝗷𝗶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora