"Dannazione! Che fine ha fatto quello stronzo". Urlo in preda a una crisi isterica. Povera Mechi, deve sorbirsi tutte le mie paranoie.
"Tranquillizzati,per la miseria! Mi stai facendo uscire di testa con tutte queste urla, Tini!"
Ha ragione. Sto urlando. Okay, adesso me ne starò zitta zitta sulla poltrona mentre mi torturerò le unghie appena smaltate.
"Mechi, non so cosa pensare"
Ecco l'ho rifatto. Adesso mi picchia. 3...2...1...
"Oh allora proprio non ci senti! Jorge è uscito e basta! Tra poco torna, calmati, e che diamine"
"Sì, ma non mi ha detto dove andava! Era molto evasivo, misterioso e appena gli ho chiesto dove andava mi ha detto che era di fretta"
Oggi è il mio compleanno, se non lo sapete. Per questo sono così, ehm...agitata, sì sono agitata. Ma chi voglio prendere in giro! Sono preoccupata da far quasi preoccupare le mie preoccupazioni. Ah e sono anche ansiosa! Diciamo che sono il modello perfetto di 'la ragazza problematica'.
Jorge è uscito da quasi due ore, non mi ha nemmeno mandato un messaggio.
Allora, è il mio diciottesimo compleanno, il mio fidanzato è disperso e in più non ho ancora ricevuto un misero regalo... E siamo già alle quattro di pomeriggio.
"Mechi,Mechi,Mechi"
"Che c'è, che c'è, che c'è!"
"Oh calmina eh, io ho bisogno di affetto e tu che fai? Mi aggredisci il giorno del mio compleanno! Bell'amica che ho"
"Con tutto il bene che ti voglio ma ora stai esagerando Tini"
"Sì, hai ragione ma non posso farci nulla"
Mi stendo sul letto e sfoglio una rivista, articoli su articoli di come conquistare il tuo Lui, perdere 15 chili in una settimana e sciocchezzule simili... Oh guarda un articolo su me e Jorge. Aw, che carini che siamo in questa foto. Leggo l'articolo che parla di quella volta che i giornalisti ci hanno visti insieme in spiaggia poco tempo fa. Lo mostro a Mechi che dice:
"Sì siete adorabili insieme, quante volte te lo devo ripetere"
"Fino a che non avrai mal di gola"
"Grazie al cazzo, non ho mai mal di gola!"
"Appunto! È questo il bello!"
Scoppiamo a ridere mentre bussano alla porta. Mechi va ad aprire e...
"BRUTTO STRONZO! Dove ti eri cacciato?" urlo a più non posso mentre mi getto tra le sue braccia.
"Ti amo anche io bimba"dice sorridendo ignorando il mio dolce insulto. Amo quando mi chiama così.
"Dov'eri finito?" Domando ancora in braccio a lui guardandolo dritto negli occhi con fare sospettoso e ciò gli fa suscitare una risata, una risata amorevole.
"Amore, se te lo dico rovino i piani prestabiliti"dice con fare dannatamente sensuale.
"Oookay, forse è ora che io mi dilegui... Mi sento di troppo qua, ciao cari e fate i bravi... Ci vediamo stasera per la festa!" dice la bionda mentre esce a passo svelto dalla camera.
"Ciao Mechi!" dico prima che uscisse.
"Allora, dove eravamo rimasti?" mi domanda Jorge. Dio, quanto è figo quando mi parla a pochi centimetri dalle labbra.
"Mmh non lo so, stavamo forse parlando di quanto tu sia stronzo?"
"Oh, non mi risulta... Ma lo prendo comunque come un complimento stronzetta"
"Ehi! Guarda che oggi dovresti essere il miglior fidanzato di sempre! Questi nomignoli sono un punto a tuo sfavore per dopo, tesoro"
"Oh mamma e adesso? Mi scusi Altezza" dice prima di scoppiare in una risata interminabile.
"Che cazzo ridi?"
"Ti ho chiamata 'Altezza' ma sei una nana"
"Doppio ehi! Siamo già a meno due, fossi in te non continuerei a sputtanarmi"
"Okay, la smetto.. Ma potresti scendere? Sai non sei una piuma"
"Meno tre"dico prima di scendere e poggiare i piedi sul pavimento.
"Comunque... Adesso che siamo soli un bacino me lo porteresti dare"
"Non ti meriti nemmeno uno dei miei b-" non finisco la frase che mi bacia lui. E che bacio.
Mi spinge sul letto e si stende sopra di me, non togliendo le labbra dalla mie. Ho le dite tra i suoi capelli. Ho sempre avuto un debole per i suoi capelli, soprattuto per il suo ciuffo che ogni benedetta volta che se lo sistema ho un mancamento.
Ad un certo punto mi accorgo che il respiro viene a mancare così abbandona le mie labbra per impadronirsi del mio collo. Mi scappa qualche risatina dal momento che soffro il solletico e il collo è il mio tallone d'Achille.
"Mi sei mancata." dice con affanno appena sulle mie labbra.
"Anche tu, però a me di più perché non sapevo dove ti eri cacciato" ribatto sorridendo.
"Vedrai che alla fine mi ringrazierai"
"Se lo dici tu mi fido"
Gli sfilo la maglia mostrando così il suo fisico perfetto.Caspita...questo ragazzo diventa sempre più bello. Sta per sfilare la mia maglietta quando il mio telefono squilla. Guasta feste.
"Non rispondere"dice il mio ragazzo mentre ritorna sul mio collo per dare dei lievi morsetti.
"Devo, forse qualcuno mi deve fare gli auguri" dico cercando di allontanare Jorge ma è troppo pesante, allora gli mordo il petto e cade a peso morto su di me.
"Jorge spostati! Sei pesante, devi dimagrire"
"Ehi!" Approfitto di questi secondi e lo spingo dall'altra parte del letto,afferro il telefono e rispondo.
È mamma.
"Ciao mamma!" Rispondo il più naturale possibile.
"Ciao tesoro, allora per sta sera tutto apposto?"
"Sì sì.. Tut-to appo-sto" cerco di dire ma Jorge è tremendo.
"Tini tutto okay?"
"Sì certo! Il fatto è che sto facendo un' altra cosa e quindi non riesco a tenere il telefono". Lancio un' occhiataccia a Jorge. Dopo me la pagherà.
"Okay, ciao amore! E ciao anche a te Jorge!"
Merda.
"Ciao Mariana"dice sorridendo.
"Ciao mamma".Chiudo all' istante la chiamata.
Sta ridendo come un matto.
"Mi hai fatto fare una figura di merda"
"Oh bimba, le fai anche senza il mio aiuto"
"Meno quattro, un altro punto in meno e saltano tutti i progetti per sta notte" dico scherzosamente. Lui la sta prendendo con serietà, infatti appena dico ciò sgrana gli occhi.
"Non puoi! Ho già preparato tutto! E.. E poi non ho detto nulla di offensivo, non hai il diritto di rigirare la frittata quando ti comoda"dice con un tono disperato.
"Oh sì che posso, l'entrata al tempio è mio e posso benissimo vietare l'accesso" ribatto io mentre mi osservo le unghie. Lo sto facendo impazzire, è quello il mio obbiettivo.
"Okay farò tutto ciò che mi chiederai, ti prego"dice con le mani congiunte.
"Non mi basta" affermo con nonchalance.
"Oh andiamo, sai che è importante per me, ho aspettato un sacco per farlo perché eri più piccola di me e ora mi dici questo. Tini da te non me lo aspettavo"e si volta dall'altra parte offeso.
"Dai amore, scherzavo! Sai che quando fai il permaloso sei ancora più carino"
Nessuna risposta.
"Okay ho capito, annullo il punteggio... E sta notte potrai fare ciò che vuoi"
"Sai che potrei fare l'attore melodrammatico?" Dice con un sorriso sornione.
"Brutto stronzo! Mi stavo per preoccupare"
"Si chiama recitazione, cercalo nel vocabolario" dice soddisfatto prima che io gli dia una cuscinata in faccia.
"È ciò che ti meriti, stronzetto" sto per alzarmi ma...
"Oh tu ora non scappi, bimba" mi afferra per i fianchi e mi getta sopra di lui.
"Ti amo"dice guardandomi negli occhi.
"Ti amo" ripeto sostenendo lo sguardo. Ha degli occhi meravigliosi, ti catturano appena li incroci.
Jorge mi prende il viso tra le mani e mi bacia con foga, mi chiede l'accesso con la lingua che non viene negato. Mi slaccia il reggiseno. Mi palpa i seni con una lentezza snervante. A questo suo gesto mi scappa un verso gutturale ma cerco di trattenerlo, tentativo inutile dal momento che Jorge sorride soddisfatto.
"Jorge che ore sono?" Lo interrompo, alza lo sguardo.
"Adesso non è importante" e ritorna a dare attenzione al mio seno destro.
"Sì che lo è! Dobbiamo prepararci per sta sera, ti sei scordato?"
"No,però è meglio stare qua a coccolarci" dice maliziosamente.
"So dove vuoi andare a parare, e ti anticipo già che sta notte dopo la festa sono tutta tua".