Era il 2010. Eravamo giovani; entrambi minorenni e con ancora due anni di scuola da superare.
La ragazza più dolce che abbia mai conosciuto.
Posso dire che mi ha cambiato: abbiamo tutti passato quel periodo di ribellione; il primo bacio alla sigaretta, il primo respiro di marijuana e la prima carezza fredda alla bottiglia di birra.
Ero fin troppo vivace con diecimila amici al mio fianco, compagni della notte e delle serate più malate; ma lei era sempre là che mi aspettava, in quella lunga strada buia nella periferia.
Non invadeva i miei spazi e la cosa ci ha quasi uccisi.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra al sapore di Gin Lemon; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più esilarante che abbia mai conosciuto.
Non esisteva un momento tranquillo; nell'aria si libravano le sue risate e quasi mai le sue parole.
Era una campionessa nelle imitazioni; il suo pezzo forte era la camminata simile a quella che fanno le atlete del nuoto sincronizzato.
Devo dire che rideva principalmente per la mia risata bruttissima; mentre Dio dava lezioni su come ridere probabilmente la mia anima era altrove.
Lei però l'adorava; le piaceva sentire i miei singhiozzi. Io li odiavo con tutto me stesso.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre imitava un tricheco con i grissini; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più felice che abbia mai conosciuto.
Non esistevano lacrime con lei: la mia tristezza era la sua e faceva di tutto per rallegrarmi.
Un talento innato, non potevo far altro che sorridere: il suo era il sorriso più innocente che i miei occhi avessero mai amato.
Era solita baciarmi le lacrime: diceva che asciugarmele con il dito non era terapeutico.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre riposavamo dentro la vasca da bagno; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più gelosa che abbia mai conosciuto.
Nella mia compagnia non mancavano le ragazze ma erano per la maggior parte amiche di infanzia; le consideravo cugine, se non sorelline.
Non ero di sua proprietà, ma il pensiero che qualcuna potesse rubarmi le faceva un sacco di paura.
Ricordo ancora il giorno in cui finsi di essere con una nuova ragazza. Le inviai una foto e, non so come, riuscì a trovarmi. Era in lacrime.
La tranquillizzai subito: era una sconosciuta a cui fotografai le spalle.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre i passanti ci tenevano gli occhi addosso; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più dormigliona che abbia mai conosciuto.
Eravamo entrambi dei gufi: a differenza degli altri, preferivamo la notte che alla mattina.
Quando si vedono le stelle, c'è molto più silenzio.
Durante le vacanze, ci davamo la buonanotte molto tardi e di conseguenza ci svegliavamo quando ormai le persone pranzavano.
Durante il periodo scolastico, invece, cercavamo di recuperare il sonno durante le lezioni.
Non presi sonno una notte e, motivato da Eddie Guerrero, le feci una frog splash: un urlo di dolore e, subito dopo, un pugno dritto sul naso.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre iniziavo a farle il solletico; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più testarda che abbia mai conosciuto.
"No" era la sua parola preferita.
Con lei... non potevi vincere. Son convinto che ogni tanto sapeva di aver torto, ma il suo orgoglio era più forte di lei.
A volte speravo che non lo fosse, litigavamo spesso per questo. Un giorno glielo dissi in faccia e mi esiliò da casa sua. Il motivo del litigio era futile e facilmente risolvibile.
Provai ad essere testardo e orgoglioso quanto lei: la evitai per un paio di giorni.
Fece scivolare una lettera di scuse sotto la porta. Ero convinto di aver vinto, ma era solo un malefico piano per farla entrare.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre il film continuava ad andare avanti; da quel giorno smisi... smisi per lei.La ragazza più sensibile che abbia mai conosciuto.
Certo, era sempre sorridente ma riusciva a capire le emozioni degli altri.
Aveva la lacrima facile, soprattutto guardando i film e le serie TV, ma ciò non la rendeva debole.
Non potevo nemmeno fare una buona azione che si emozionava subito e i suoi occhioni si riempivano di acqua salata: era molto fiera di me, sembrava quasi una mamma che guarda un figlio con non so quanta fierezza.
"Me lo prometti?".
"Te lo prometto".
Una promessa siglata con le labbra mentre tenevo in mano il suo bellissimo nipotino; da quel giorno smisi... smisi di sorridere.Da allora sono passati cinque anni; lei è partita per la sua terra natia mentre io... sono ancora qua.