STRE

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Avete presente quelle storie in cui li protagonista è uno strafregno e la sua vita è perfetta, ecco non è la mia storia.
Io sono Strecatto o Stre come volete chiamarmi ho 18 anni e vivo con la mia sorellina di 6 anni i miei genitori sono morti in un incidente stradale proprio l anno in cui è nata Greta (la sorella). Inoltre Greta soffre della fibrosicistica/mucoviscidosi malattia che riempie i polmoni di muco che provocano un'infezione ad essi fino  alla morte. La porto spesso dal dottore per praticare la nuova chemio che sembra rivelarsi inutile come le altre infatti lei peggiora sempre di più il dottore mi ha detto che potrebbe non avere ancora tanto tempo. Se lei dovesse venire a mancare rimarrei da solo perché le mie zie materne ai sono allontanate perché hanno scoperto che sono gay mio padre non ha fratelli o sorelle e i miei ultimi nonni sono morti circa 6 mesi fa. Domani è il 13 settembre non che lunedì il primo giorno di  scuola io non ho amici perché credo siano inutili le uniche persone a cui tengo che mi fanno credere nella amicizia sono dei ragazzi che non abitano a Milano ossia nella mia città ma in altre, registro anche dei video con Lyon che ha circa 4 milioni di follower. Loro non sanno della mia situazione credono che abbia una vita normale come le loro ma non è così. Ora che è di nuovo settembre e durante l estate sono riuscito a guadagnare abbastanza per circa 8 mesi ho programmato la giornata in modo tale da soddisfare tutti i miei impegni.

Svegliarsi e andare a scuola portare e riprendere la sorella da scuola
Ore 6:00 alle 2:30
Fare compiti e aiutare Greta
Ore 2:30alle 5:30del pomeriggio
Lavorare nel bar di fronte a casa mia
Ore  8:00 alle 2:40 di notte
(Il bar diventa una discoteca)

Questa è più o meno la vita che vivo tutti i giorni il che non mi dispiace perché so di riuscire a sostenere me e mia sorella da solo e così riuscirò a far vedere come sono fatto e cosa riesco a fare.

13 settembre ore 6:00 di mattina

Mi sono appena svegliato mi faccio una doccia veloce esco mi asciugò e mi vesto con dei jeans blu classici con una maglia rossa speditomi da uno dei miei amici online mi piace molto quella maglia ma non so da chi mi è stata spedita perché non c'era il mittente ho provato a chiedere a loro chi fosse stato ma non ho avuto nessuna risposta però la adoro lo  stesso. Ho preparato lo zaino con un semplice quaderno nero e il mio astuccio grigio che si abbina perfettamente con il mio zaino dell' eastpak ho aggiunto poi una bottiglietta di acqua frizzante e una fetta di pizza di qualche giorno fa. Ho svegliato mia sorella l ho fatta preparare e ho preso la macchina del nonno visto che ho la patente l ho accompagnata a scuola e poi  mi sono recato verso la mia scuola. Devo dire che non sono per niente in ansia perché sono classificato ormai dal principio come l asociale della scuola lo scorbutico il Gay mi hanno dato così tanti soprannomi che a stento ricordo il mio. Nella mia classe ci sono sempre stati diversi gruppi ma io sono stato sempre isolato ma ora non mi interessa più nulla possono aggiungere come soprannome anche stronzo. Sono entrato all'inferno (la classe) e mi sono seduto al primo banco vicino la finestra  spero solamente che nessuno si sieda accanto a me perché ho visto che quest' anno ci saranno tre ragazzi che li conosco sono Alex, Giorgio e Cico tre dei miei unici amici vado molto d'accordo con i primi due ma con Cico per nulla anzi trovava sempre una scusa per lasciarmi da solo deridermi prendermi in giro per quello che dico e faccio ma ovviamente solo quando siamo soli. A svegliarmi da ciò fu la professoressa di latino (si perché frequento lo scientifico) annunciando l arrivo di questi nostri nuovi compagni di classe da a loro dei posti e io capito vicino ad Alex gli voglio un sacco bene è come se fosse il mio fratellino appena si è seduto mi ha abbracciato e io subito accettai ricambiando. Finite le prime due ore passate con il professore di matematica e la professoressa di latino è suonata la campanella per la ricreazione io sono uscito dalla classe da solo e mi sono seduto su una panchina del cortile della scuola quando vedo avvicinarsi a me una figura di un ragazzo occhi marroni capelli castano vestiti con un jeans grigio e una maglia del medesimo colore del pantalone, era Giorgio. Si è seduto accanto a me salutandomi.
Gio: Ciao perché sei qua da solo?
STRE: io di solito mangio qui perché mi piace questo posto!
Ho detto questo per non dire che non avevo amici e che odio l ambiente scolastico perché assomiglia ad uno zoo forse li c'è anche meno rumore e più tranquillità.
Gio: Vieni con me andiamo da Alex e Cico
Io non ho risposto mi sono alzato e l ho seguito ci siamo seduti attorno ad un tavolo io mi sono seduto accanto a Giorgio ma appena ci siamo seduti e dopo aver salutato ho intravisto da parte di Giorgio e Alex uno sguardo pieno di passione e amore giuro di averli visti sorridere e arrossire. Ma purtroppo oltre a noi tre c'era Cico non l ho degnato nemmeno di uno sguardo ma mi sono offeso tanto in passato mi ha distrutto psicologicamente e non sono pronto a perdonarlo. L ho visto fissare la mia maglietta ma ho fatto finta di nulla perché non avevo la minima voglia di parlargli. Finita la ricreazione tornammo in classe e trascorremmo le ultime ore piacevolmente. Sono le 2 e sto andando verso la macchina ma vedo appoggiata su di essa dei ragazzi o meglio dire esseri non muniti di cervello erano come dire dei bulli mi danno sempre fastidio ormai ci ho fatto l abitudine. Viene verso di me uno di loro tirandomi un pugno sul naso facendolo sanguinare io sono rimasto immobile fermo in quella posizione lo sguardo era fermo gli occhi asciutti sono rimasto così fino a quando non si sono stufate e uno di loro ha detto
Tipo1: Era più divertente l anno scorso ma fidati che non è finita qua
Io l ho ignorato entrando in macchina posando il mio zaino nel bagagliaio e sono partito per andare a prendere la mia sorellina. Appena è salita in macchina ho sentito della tosse pesate stava quasi soffocando così decido di portarla all ospedale arrivati lì la medicano d urgenza io nel frattempo sono andato in bagno a sciacquarmi la faccia.
DOTT: Strecatto tua sorella deve rimanere qui con noi non può tornare a casa perché è in una situazione troppi critica.
Io annuisco in silenzio lascio diversi documenti e torno a casa quando sento il mio cellulare squillare rispondo al telefono e sento una voce familiare era Alex.
Alex: hei stre che fai?
STRE: nulla ho appena finito di mangiare? (Gli dissi un altra bugia)
Alex: ti dispiace se veniamo io Gio e Cico?
STRE: Emm... No no
Alex: ok veniamo tra poco!
STRE: ora ti mando la posizione ciao a dopo!
Alex:ciao!!
Ho deciso di mentirgli non voglio che sappiano nulla però è difficile nascondere il mio naso visto che non smette di sanguinare.

5 minuti dopo
Suona il citofono e apro la porta io cercavo di nascondermi dietro essa perché avevo il naso sanguinante ma non ce l' ho fatta Giorgio mi prese il viso chiedendomi che avevo fatto e gli dissi di aver sbattuto il naso sulla credenza  poco prima lui ha fatto finta di niente girando il suo sguardo verso Alex e Cico io non stavo capendo così li feci entrare e sedere sul divano io sono andato a prendere qualcosa da mangiare io alla fine non ho pranzato ma non avevo fame. Ho appoggiato le cose da mangiare sul tavolino difronte al divano quando mi squilla il telefono che sfortunatamente era su quel dannato tavolo da parte dell' ospedale io afferro il telefono e rispondo
Ospedale: lei è Strecatto
STRE: si sono io cos è successo
Ospedale: nulla di preoccupante può venire a riprendere Greta
STRE: arrivo.
Ho chiuso la chiamata e ho detto
STRE: ragazzi arrivo subito!
E sono scappato via con la macchina verso l ospedale.

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