Non so manco spiegare la sensazione che provo ora, se devo essere felice perché oggi comincia la scuola dopo aver passato un weekend stupendo, o...essere scontenta perché magari la gente possa ricordarsi della mia caduta..e, magari rivedere Andrea non sarà la cosa migliore di sempre.
-martina alzati subito e vestiti, lo zaino te l'ho già preparato io, dobbiamo volare.-mia sorella non è mai stata così,sembra quasi infuriata, non riesce a guardarmi negli occhi e.. soprattutto non mi ha mai fatto lo zaino o cose del genere. Comunque sia, faccio per annuire e subito mi metto all'opera.
15 minuti dopo*
-ok andiamo veloce- subito salutiamo nonna e papà, loro mi guardano e subito guardano il soffitto, come se già sapessero tutto...o forse lo hanno saputo da qualcuno.
***
-Ok dov'è la tua entrata?- indico con l'indice l'entrata della mia scuola e subito dopo,chiara mi prende per il polso e mi porta vicino ad Andrea e il suo compagno, credo si chiami Francesco? Comunque sia ero super in ansia, cosa le stava prendendo?!-andrea!- mia sorella si mette faccia a faccia con Andrea..e le mie mani cominciano a sudare sempre di più,ma io e il mio corpo non riusciamo a fermare quello che stava per accadere, perché in realtà nemmeno io lo sapevo,o..forse non volevamo saperlo.
-chi sei?- esclama Andrea vedendo che c'ero io dietro chiara. - ah ok ho capito, la sorellina della piccolina no?- questa volta l'ha fatta grossa, vedevo mia sorella arrossire di rabbia e dolore, perché solo lei sa come mi sono sentita in quel momento.
-non ti permettere più di avvicinarti a mia sorella,non ti permettere più di toccarla e non ti permettere più ad insultarla, hai capito?!!!- mia sorella è fatta così, ha alzato più del dovuto la voce, tutti i miei compagni e quelli delle altre classi mi guardavano,mentre io..sprofondavo nella vergogna più assoluta.-francesco- mia sorella stacca lo sguardo minaccioso da Andrea e si rivolge verso l'amico, Francesco che effettivamente avevo già sentito pronunciare dalla sua bocca. -tu eri complice vero? Mi fai schifo, mi fate schifo. Tu caro Andrea non azzardarti più ad avvicinarti a martina, e tu caro Francesco di questo cavolo, non avvicinarti più a me, perché io mi fidavo di te!- se ne va subito infuriata e nel mentre arriva serena a darmi un abbraccio e a rassicurarsi che io stessi bene.
Ad un certo punto vedo spuntare la famosa "benedetta" che arriva da Andrea e li ruba un bacio sulla punta della bocca, come se nulla fosse, rassicurandolo e dicendogli che tutto andava bene e che lei era con lui. Ma davvero?
-sere.. benedetta è la fidanzata di A-andrea?- ero sconvolta e sotto shock.
-si..ma come fai a sapere chi è?- faccio il segno con le mani in modo da capire che lo avrei detto dopo e nel mentre ci incamminiamo verso la porta per entrare,anche perché già la campanella era suonata. E come per farlo apposta mi sbatte nella spalla destra benedetta, ho già capito il suo segno di sfida.****
-ok ragazzi, oggi parliamo di fiducia-la professoressa ha uscito quella parola come se nulla fosse, proprio oggi dovevamo parlare di fiducia,come se io ne avessi.
-martina, alzati e raccontami di te,della fiducia che provi verso di te.- ahahah sembra fatto apposta, ma dai.
Faccio per alzarmi anche se era una posizione che proprio non mi piaceva, c'erano tutti i miei compagni che mi guardavano e io avevo il fondo schiena rivolto verso Andrea perché lui era ancora oggi dietro di me.
-emh...c-ciao...come sapete mi chiamo Martina- facevo davvero fatica a parlare e a presentarmi, anche perché questo non serviva,tutti già sapevano come mi chiamassi, dopo la scenata di mia sorella...
-dai Martina, raccontaci di te, che tipo di ragazza sei?- la professoressa anche se so che non lo ha fatto apposta, ha colpito un punto di me particolarmente debole... Non sapevo nemmeno io come spiegare il tipo di persona che ero.-emh...come dire..sono una ragazza timida, anche se dentro di me..sono una ragazza come tutte le altre...penso,ragiono,capisco... Alcune volte non nego che butto le peggio parole dentro di me, ma... Credo che le persone più mi fanno male, e più io sono così.-
Si,ho sottolineato tutto quello che dovevo dire e che mi sentivo da dire,ho sottolineato apposta per Andrea e benedetta, a quanto pare sembrano essere la coppia perfetta. Aahahaha che antipatia.
-ok Martina puoi sederti, grazie-la prof era davvero gentile.***
Finalmente il giorno stancante di scuola finisce,serena va via con l'autobus e io faccio per fare l'ultimo passo verso la porta d'uscita, quando Andrea stranamente era dietro la porta ma senza far nulla, come se stesse aspettando la mia uscita. Ovviamente io me ne accorgo ma passo avanti.
- Martina- la sua voce quasi traballava nel chiamare il mio nome, forse aveva paura.
-senti Andrea non ho tempo da perdere,poi lo sai che non puoi nemmeno parlarmi, ora basta.- posso essere timida ma quando una cosa la devo dire la devo dire. Quindi faccio per andare via mente vedevo lui che mi guardava da lontano...anche se, devo ammettere che sono curiosa.. cosa mi doveva dire? Cosa voleva dirmi?
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My Fantastic Adolescence
General Fictionla protagonista è un'adolescente molto timida e insicura...il suo nome è Martina. Lei abitava a Londra, ma purtroppo con la morte della madre si dovette trasferire a Bevagna per restare a vivere da nonna mentre papà cominciava a cercare lavoro in qu...