Capitolo Unico

549 37 16
                                    


 "Buongiorno mamma, oggi sei più bella che mai", dice mio figlio, dandomi un bacio sulla guancia, mentre sono intenta a preparare la colazione.

"Ti ringrazio tesoro, farò finta di crederci."

"Dovresti avere più stima di te stessa", insiste, sedendosi a tavola e addentando un cornetto appena sfornato, mentre io gli verso il caffè.

"Ci proverò, ma credo che tu sia un tantino di parte..." affermo convinta.

Lui mi guarda e mi sorride: uno di quei sorrisi che partono da una leggera incurvatura delle labbra e poi si allargano a illuminare tutto il viso, fino a raggiungere gli occhi. Uno di quei sorrisi che sono capaci di cambiarti la giornata, di riscaldarti il cuore, che ti fanno capitolare ogni volta.

Dico sempre, non mi stancherò mai di ripeterlo, che mio figlio, Matteo, è stato il più bel successo della mia vita. Le ha dato un senso e a me un obiettivo: quello di essere per lui, ogni giorno, un esempio, una fonte di ispirazione come lo è stata, per me, mia madre.

Raccolgo i piatti della colazione, li metto nel lavello, poi, come ogni mattina, vado in bagno per preparami alla mia giornata lavorativa.

Mi guardo allo specchio e ripenso alle parole di Matteo: "Sei più bella che mai!"

In quell'immagine riflessa, io, a dir la verità non ci trovo nulla di bello, anzi...

Gli anni e le preoccupazioni quotidiane hanno lasciato il segno: rughe sottili attorno agli occhi e agli angoli della bocca formano una specie di mappa del tempo, dove ogni solco conduce ad un evento impresso nella memoria. La pelle ha perso la sua elasticità e luminosità, nonostante l'uso costante di creme che promettono miracoli mai avverati. Anche gli occhi hanno una luce diversa: non sono più curiosamente spalancati con ottimismo sul futuro, ma osservano guardinghi il presente e guardano con nostalgia al passato. Li chiudo, poi, con un sospiro li riapro e il volto che vedo lì, di fronte a me, non è più il mio, ma quello di mia madre.

Anche se mi manca, ogni volta che penso a lei sorrido, perché i miei ricordi più belli sono legati a lei. Lei aveva il sorriso più dolce, lo sguardo più caldo ed il tocco più delicato.

Quand'ero piccola e mi ammalavo, non avevo mai paura, perché sapevo che lei mi avrebbe guarita, anzi, talvolta, speravo di svegliarmi al mattino con la fronte che scottava, perché significava rimanere a casa da scuola e godere delle sue "coccole".

Se prendevo un bel voto il suo "brava" mi riempiva di orgoglio e felicità per giorni interi.

Adoravo aiutarla nelle faccende domestiche perché mi faceva sentire "grande", "importante" come lei.

Mi piaceva molto osservarla mentre si truccava e lo faceva ogni giorno, sia che dovesse uscire o meno. Non lo faceva per piacere agli altri o, almeno, non solo per quello, ma per rispetto di se stessa. Voleva essere bella e in ordine perché questo la faceva stare bene.

Quando sono cresciuta, lei è diventata la mia confidente, ma non è mai stata invadente e non ha mai criticato le mie scelte. Si limitava ad ascoltarmi, riassumendo, poi, i pro e i contro, invitandomi a non essere frettolosa e magari a dormirci sopra una notte, prima di prendere qualsiasi decisione.

Anche fare shopping con lei era bello! Aveva un gusto semplice e giovanile ma allo stesso tempo elegante. L'ho sempre invidiata per questo. Il suo fisico non rispondeva certo ai canoni classici della bellezza femminile, eppure lei sapeva nasconderne perfettamente i difetti col risultato di risultare sempre....bella, adeguata ad ogni ambiente e situazione.

Poi è stato il mio turno di diventare mamma e nella maternità ho scoperto una nuova bellezza che però non ha nulla a che fare con la perfezione, anzi è proprio il contrario.

E' una bellezza fatta di notti insonni, di pianti continui che ti portano all'esasperazione e ti tolgono tutte le energie, di poppate e prime pappe, dei primi passi incerti, con le braccia tese a cercare il tuo sostegno e delle prime parole o, meglio, di quella prima parola che ti fa dimenticare in un istante tutta la stanchezza: "MAMMA".

Ho scoperto, così, la bellezza e la grande responsabilità di essere il mondo intero per qualcuno, che dipende da te in tutto e per tutto, ma ho scoperto anche la bellezza della solidarietà femminile. Perché l'essere mamma unisce le donne di ogni età e generazione.

Ancora oggi, a distanza di anni, quando passo accanto al parco del mio paese e vedo il crocchio di mamme che chiacchierano tra di loro, mentre i bimbi giocano, ripenso a quando anch'io ero così e trascorrevo lì interi pomeriggi, traendo da quelle semplici confidenze una gioia profonda, che ancora oggi riscalda il cuore e penso che, per fortuna, alcune cose non sono cambiate e mi auguro non cambieranno mai.

In quel parco sono nate amicizie che sono diventate parte essenziale non solo della mia vita ma anche di quella di mio figlio. E anche questo è bello, anzi straordinario: riuscire, oggi, a costruire un rapporto che non si basa su un interesse reciproco, sul calcolo di "cosa io posso ottenere in cambio di", ma è spontaneo, sincero, vero...

Mi riscuoto da queste riflessioni, che negli ultimi tempi occupano sempre più spesso la mia mente, forse a causa dell'età che avanza e che ti porta a guardare non tanto al futuro, ma al passato, a quello che è stato, a come lo hai vissuto e finisco di prepararmi.

Afferro le chiavi della macchina e prima di uscire do un'ultima occhiata veloce in giro, per accertarmi di aver lasciato tutto in ordine, di non aver dimenticato nulla ed il mio sguardo cade sulla fotografia, posta sul mobile dell'ingresso, che mi ritrae con mia madre al suo ultimo compleanno. Siamo sedute l'una vicino all'altra, tempia contro tempia e sorridiamo a Matteo che ha scattato quella foto. Lì mi vedo bella, davvero bella e una nuova consapevolezza si fa strada in me.

La bellezza non è un dato oggettivo, incontrovertibile, ma è la conseguenza di una sensazione di benessere che nasce dal profondo della tua anima. E quella sensazione di benessere è data dall'amore che nutri per qualcuno o per qualcosa o che ci metti nel fare qualcosa. E' l'amore, questa forza indescrivibile, che ci fa vedere la bellezza. Se il tuo cuore è pieno di astio, di rancore, di invidia difficilmente riuscirai a cogliere la bellezza di un tramonto, di un cielo terso, di un sorriso, di un volto.

Ecco perché mio figlio mi trova bella e io, a mia volta, trovavo bella mia madre. Perché nel suo e nel mio guardare c'è amore.

La Bellezza - attraverso immagini e ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora