“Muoviti asgardiano” la voce della guardia sulla destra sembrava stanca, stanca tanto quanto era stanco Loki.
Prenderle da Hulk e farsi catturare dagli amici di suo fratello non era nei suoi gloriosi piani. Sarebbe stato un ottimo sovrano pe Midgard, migliore di Odino, più forte di Thor.
Mantenere quell’aria spavalda era snervante, si arrovellava la mente cercando una via di fuga ma era solo. Spariti i chitauri, bestie senz’anima, sparito il colosso dagli occhi blu che gli aveva consegnato il suo scettro. Troppi agenti e soprattutto gli Avengers intorno per pensare di fuggire combattendo, almeno non c’era il bestione.
Poi sentì il nauseante odore dell’acqua di colonia di Tony Stark come se di lui ce ne fossero due e dalle scale arrivarono i colpi di frustrazione di Hulk. La porta di servizio volò contro le vetrate del piano terra, la guardia più vicina venne scaraventata subito dietro la porta. Tony Stark, cadde e suo fratello si precipitò a fare l’eroe mentre la valigetta del tesseract gli scivolava davanti.
L’afferrò e in una manciata di concitati secondi tutto ciò che aveva visto di New York gli sparì davanti.
Non aveva in mente una direzione precisa o un luogo quando si era smaterializzato, voleva solo sparire e trovare un posto in cui riorganizzarsi. Trovò un deserto.
Una vasta distesa di sabbia fine si stendeva a perdita d’occhio, si rialzava in piccole dune spazzate da un vento caldo che raccoglieva sabbia e polvere in piccoli vortici, tutto era arido e secco e la pria cosa che pensò Loki fu che lì si soffocava, se non se ne fosse andato sarebbe morto come affogato.
Fece appena in tempo a liberarsi dal bavaglio e dalle manette che comparve un rettangolo di luce arancione alto quanto un uomo, ne uscì un soldato, poi due e tre.
Impossibile dire se uomini o donne, avevano uniformi nere corazzate sul petto, caschi protettivi che coprivano interamente il volto ed erano armati con manganelli di ferro nero. La porta luminescente alle loro spalle si chiuse.
Che la tecnologia di Stark potesse raggiungerlo fin lì?
《Variante, posa l’artefatto asgardiano e arrenditi a essere falciata dalla sacra linea temporale》 esordì il primo soldato 《uhm?》 dopo aver quasi conquistato la terra, essere stato pestato da un mostro verde e arrestato da un gruppo di buffoni in calzamaglia non aveva alcuna voglia di perdere tempo con degli altri esseri inferiori.
《Piazzate la carica e chiamate i traduttori per le creature subumane》 esortò il soldato a capo.
Un'altra di quelle porte luminose si aprì sulla sua destra e ne uscirono altre due persone, molto più malconce delle prime, i traduttori evidentemente non erano soldati a giudicare dalle loro uniformi sgualcite e il sangue secco sul viso scoperto, il casco perso chissà dove. La prima a venir notata era una donna dagli occhiali squadrati incrinati e i capelli castani simili a un nido di corvi che squadrò i colleghi con freddo disprezzo, l’uomo era poco più alto e guardava la sua compagna come un cane guarda il padrone pensò Loki, ma notò anche che la porta arancione dietro di loro non si era richiuso subito ed era ancora lì.
A separarlo da quella porta c’erano solo pochi metri, meno di quelli che lo separavano dai soldati armati. Li percorse il più in fretta possibile spintonando i due traduttori e tuffandosi nel varco.
Sentì le imprecazioni dei traduttori, lo sbraitare furioso del soldato che dava gli ordini, il varco stringerglisi intorno e tutto sparì di nuovo. Si accorse di aver lasciato cadere perfino il tesseract e di essere finito sdraiato su un pavimento in legno scuro, di qualche ufficio vecchio stile forse.
Poi vide un uomo voltato di spalle, il più basso che avesse mai visto, che sorseggiava del tè.
“Quattrocchi di merda, Moblit, siete già di ritorno?” disse girandosi e sbarrando gli occhi quando si vide davanti un perfetto estraneo dall’aspetto più che bizzarro.
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What if - Loki/AoT
FanfictionL'universo è un prisma e ogni singola scelta crea infinite facce e frammenti, ogni universo collide con infiniti altri e non esiste nulla non potrebbe essere. Questa è parte della storia di un universo in cui una serie di scelte porteranno il dio de...