capitolo unico

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Odiavo Potter. Era uno stronzo. Era carino, lo ammetto... no, non era carino, era proprio bello. Non sapevo se fosse il fattore bad boy che me lo faceva vedere così, ma Potter aveva veramente un bel fisico. Il contrario del mio, insomma. Lui aveva messo su un bel po' di muscoli giocando a quidditch, mentre io avevo smesso di giocarci da un po'. Richiedeva troppo tempo saper giocare bene, e io tutto quel tempo non ce l'avevo. Come mai? Beh, tra mio padre che improvvisava "riunioni di famiglia" ogni due per tre, i compiti, andare alle lezioni, stare un minimo con quelli che avrebbero dovuto essere i miei amici e pianificare strategie per non far capire a nessuno il mio orientamento sessuale il mio tempo libero era terminato. Eh già, ero gay. Ma se qualcuno lo avesse saputo, tempo cinque secondi e mio padre mi avrebbe ucciso. Diceva che dovevo sposare una purosangue e farci anche un bambino. Ma a me non piacevano le donne. E soprattutto, non mi piaceva essere attivo. Perchè si, ero Draco Malfoy, gay e passivo. Insomma tutto il contrario di quello che i miei genitori pretendevano da me.

Pretendevano troppe cose da me, soprattutto con tutti quei bei ragazzi che avevo intorno! Era difficile trattenermi e non fare neanche un apprezzamento su nessuno di loro. Ad esempio, Blaise Zabini, Cormac Mclaggen, Dean Thomas, erano tutti bei ragazzi... peccato però... che non fossero Harry Potter. Non sapevo perchè, lo odiavo. Odiavo quella sua voce profonda capace di farti venire i brividi. Odiavo quei suoi capelli ricci e mori sempre scompigliati, volevo tanto sistemarglieli. Odiavo quei suoi occhi verde smeraldo, erano un fottuto labirinto. Odiavo quel suo corpo da urlo. Odiavo quelle labbra sottili sulle quali volevo posare le mie. Lo odiavo perchè mi stavo innamorando di lui.

Lo odiavo perchè mi ero innamorato di lui e lui aveva insultato due ragazzi che si baciavano solo perchè erano due maschi.

Lo odiavo.

Lo odiavo.

Però lo amavo.

"BASTA, DRACO, DATTI UN CONTEGNO, STAI PER PIANGERE DAVANTI A TUTTI!"

Cercai di calmarmi. Sembravo veramente una di quelle ragazzine che fantasticano sulla loro prima cotta.

Ah già, lui era la mia prima cotta.

Mio padre un giorno mi aveva detto che ad Hogwarts mi sarebbero piaciute tante belle ragazze, anche se poi ne avrei sposata una purosangue.

E invece no. Da quando ero ad Hogwarts, non riuscivo a staccare gli occhi da nientemeno che Harry Potter.

Sentii un gufo arrivare. Lo guardai. Era il gufo di famiglia. Un misto di emozioni mi travolse. Tristezza, panico, rassegnazione.

Sapevo cosa succedeva quando mio padre voleva "riunire la famiglia". E non era mai nulla di buono. Quando avevo sette anni mi buttò in un seminterrato, facendomi fare un volo dalle scale e con la spiacevolissima compagnia di un'acromantula. Affamata.

Mi salvai per un pelo, solo perchè il mio padrino, Severus Piton, sentì le mie urla strazianti. Altrimenti addio Draco.

Stavolta però, sarebbe stato peggio. Non so perchè, me lo sentivo.

Corsi fuori dalla sala grande. Non mi importava se tutti mi fissavano, stavo per vomitare. E sarebbe stato certamente meglio evitare di farlo in pubblico. Mio padre mi avrebbe punito anche per quello.

Dopo essermi svuotato lo stomaco (non che lo avessi riempito granchè, anzi, avevo solo spizzicato una fettina di pane per non far preoccupare nessuno) andai nel mio dormitorio. Presi il bigliettino di mio padre e lo bruciai. Mezzo secondo dopo ero al Manor. E morivo di paura.

"Incarcerarmus!" udii. Improvvisamente delle corde invisibili mi avevano legato come un salame.

"P-padre?" chiesi, confuso. Mi aspettavo di tutto, ma non quello.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 11, 2022 ⏰

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