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Vedi Itachi, so benissimo quali erano le tue intenzioni, cosa volevi che io facessi e cosa non. Forse potrai essere deluso, ma non puoi dirmi nulla, non puoi fermarmi... Vorrei vendicarmi, ancora; ma questa volta di Konoha e puoi immaginare come mai. Esatto, mi hanno rivelato tutto mentre di te, ormai, era rimasto solo il corpo. Al momento, in questo mondo non c'è persona che io abbia amato più del mio fratello maggiore, Itachi. Sapere che si sia sacrificato per il villaggio, per Konoha, è una cosa che non riesco ad accettare.
So benissimo quali erano i tuoi desideri, i tuoi ideali, il tuo amore per la pace e il tuo odio verso le guerre avendone vissuta una. Ma io non sono Itachi Uchiha il salvatore, bensì Sasuke Uchiha, e come Uchiha sono anche un vendicatore. Compierò la mia seconda vendetta, la prima è stata quella di porre fine alla tua vita e alle tue sofferenze; me ne sono pentito? Forse, ma non posso fare più nulla se non vendicarti. Poi ucciderò chiunque si metterà in mezzo alla mia strada e distruggerò la Foglia. Questa sarà la mia seconda vendetta. La vendetta per tutto quello che hanno fatto a te, e a noi e a tutti gli Uchiha.
Quindi se mi puoi sentire in qualche modo dall'altro mondo, non preoccuparti per nulla, so benissimo cosa sto facendo, anche se per te può essere sbagliato, per me è la cosa giusta.
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Il sedicenne che si trovava su una scogliera, in riva al mare, di sera, e al tramonto; dava sfogo ai suoi sentimenti e al suo dolore. Lasciava che le lacrime attraversassero le sue guance per poi cadere per terra. Rifletteva e pensava ancora al suo amato fratellone, capendo che tutto quello che aveva sentito era effettivamente vero. Ricordava Itachi quella notte, ricordò di averlo visto con le lacrime agli occhi; aveva recitato troppo bene ma non è riuscito a trattenersi. Aveva pianto davanti a lui, lo aveva notato, pensava di essersi sbagliato, era accecato, traumatuzzato, era impaurito, molto confuso. Sasuke si sentiva così piccolo e debole davanti a lui, davanti a quei occhi. In quel momento sapeva di non poter fare nulla se non seguire quei consigli che il maggiore gli aveva dato... già. Per quanto dolore egli gli abbia fatto provare, lui, Sasuke Uchiha, in un punto che sembra così lontano, così in profondità, sentiva di volergli ancora quel bene che gli ha sempre voluto.
Sentiva ancora il tocco di Itachi, le sue dita colpire la sua fronte prima di dirgli addio per quello sembra il per sempre. Lo vide morire col sorriso... Sembrava averlo aspettato da molto... Sembrava spensierato.
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Non lo so nemmeno io; è corta, lo ammetto, avrei potuto aggiungere di più ma ho preferito rimanere sul 'canonico/ quasi' piuttosto che aggiungere cose che non esistono e che forse non sarebbero mai potute esistere comunque, in qualsiasi circostanza. Poi, ho fatto abbastanza fatica con la parte di Sasuke dato che il suo carattere mi è un po' un mistero, un carattere completamente diverso dal mio.
(Dopo darò un'altra letta per correggere eventuali errori)
